in casa mia farebbe schifo, nella casa di una mia amica sarebbe bellissimo!

dipende dal contesto

A me piace, ma penso sia un pezzo di cui ci si può stancare facilmente..
prova a pensare di accettarlo.. fra un anno sarai ancora contenta della scelta?

in bocca al lupo!

escludo un rivestimenti neri et similia, fanno troppo "vorrei essere dolce e gabbana" ovvero "faccio le pulizie di casa unicamente indossando un bustier animalier di cavalli".

credo che cambierò solo i cuscini, probabilmente scegliendo un classicissimo velluto di designers guild (che charlotte mi perdoni!)

volendo avere un'altra seduta in salone ed avendo deciso di dislocare il divanetto anni '50 al piano di sopra nello spazio per gli ospiti insieme alle sue poltroncine, cosa avrei dovuto fare?
il design dal mio punto di vista è morto. non ci penso proprio a prendere una cosina frou frou di massaud, o un un tranquillo sofà di lissoni.
io recupero. recupero tutto sino a sottsass. dopo + niente. le ragioni funzionali, ideologiche ed estetiche del design sono morte.
anche le riedizioni non mi piacciono. se devo prendere una cosa di prouvè, la devo trovare in produzione originale, altrimenti, niente. il resto, dal mio punto di vista, a maggior ragione trattandosi di prodotti esclusivamente industriali, è tutto una replica, a volte rifinita, a volte no, ma sempre replica, che la faccia hansen o la facciano i cinesi è istess.
il divano in questione è un barocchetto in copia della fine dell' ottocento. ottima copia, direi. gli lascerò il suo attuale vestitino un po' stupido, con qualche piccola modifica. sfiderà l'anodino, comunissimo, contemporaneo divano in cordura nera (quando l'ho comprato sicuramente ero stata sedata dagli alieni) e secondo me vincerà. dietro al barocchetto metterò una specchiera alta 2mt e larga 150 del 1940. per il tè inviteremo lady oscar

Fran72 ha scritto:A me piace, ma penso sia un pezzo di cui ci si può stancare facilmente..
prova a pensare di accettarlo.. fra un anno sarai ancora contenta della scelta?

in bocca al lupo!

d'accordissimo, tra un anno ci penserò :O)

perriand ha scritto:escludo un rivestimenti neri et similia, fanno troppo "vorrei essere dolce e gabbana" ovvero "faccio le pulizie di casa unicamente indossando un bustier animalier di cavalli".

che fantasia! a me bastava pensare di eliminare quel rosa!!!

cmq hai le idee chiare su cosa vuoi e come lo vuoi

Ka ha scritto:

perriand ha scritto:escludo un rivestimenti neri et similia, fanno troppo "vorrei essere dolce e gabbana" ovvero "faccio le pulizie di casa unicamente indossando un bustier animalier di cavalli".

che fantasia! a me bastava pensare di eliminare quel rosa!!!

cmq hai le idee chiare su cosa vuoi e come lo vuoi

ovvio, sanno tutti che i bustier pizzicano maledettamente! :O)

A me la struttura piace, poi so che tu riuscirai acontestualizzarlo benissimo, solo il colore dell' imbottitura non mi convince per niente!

Quanto all'effeto dolce & ..coso condivivo, quindi niente nero, però nemmeno rosa, fa un pò divanetto di Barbie!

costo?

se costa poco prendilo altrimenti

io cmq non lo lascerei di quei colori, poi i gusti son gusti

Con quello che ho speso non compro nemmeno un 3 posti all'ikea

Beh, indubbiamente hai gusti molto eclettici ... e per certi versi un po' "snob". in senso buono ... s'intende!
Piastrelline effetto economy bianche da orfanotrofio inglese in bagno (ma subito guardate dall'alto in basso da un'austera madame cabina doccia high-tech minimal in cristallo), cucina bianca finto effetto "je m'en fous royalement" corredata (forse) da maniglie del grande Gaudì, il barocchino che gioca col pop contemporaneo ... voilà! e via di seguito. Sono certo che verrà un bell'appartamento.
Mi ricorda (almeno nelle intenzioni d'arredo) quello di una mia amica, cliente fissa di mercatini, negozi underground di modernariato e antiquariato. Un po' quel genere "intellò di sinistra di famiglia benestante" .

Il discorso del design "morto", beh, è uno statement desultorio. Lo è in un'ottica post-postmoderna, dove, tra decostruzioni e ricostruzioni, tutto appare "morto". Certo è che, oggidì, pure cani e porci si sciacquano la bocca col design, manco fosse un collutorio. Certo è che i vari Antonio Citterio ci hanno rotto le balle con i loro progetti "manzotin-apri-e-gusta". Da qui a dire che il design è morto ... permettimi un sussulto!
Intanto col design ci vai a nozze (cos'è un "Axor Steel"?). Dire che il design è morto, per aggiungere che acquisteresti un Prouvé soltanto a condizione che sia un originale, perdonami, ma è una sciocchezza. Prouvé è stato prodotto industrialmente anche negli anni '40. Che cosa significa "originale", dal momento che tutto, a partire dal secolo scorso, può essere riprodotto industrialmente? Il fatto di "recuperare" come forma di resistenza alla massificazione industriale è ingenuità bell'e buona, corredata da un candido piglio snob altrettanto ingenuo . Sarebbe come proclamare che l'autorialità è morta da quando il libro ha cessato di uscire con la tipica fragranza dell'antica stamperia. O pretendere di recuperare la prima edizione Quarantana di Guglielmini e Redaelli dei Promessi Sposi, come resistenza alla massificazione di Mondadori. Certo che, oggi, esiste tanta fuffa "autoriale", quello sì. Ma non significa che, ogni tanto, un autore vero non compaia sulla scena letteraria.
La stessa cosa avviene nel design. Il design non è morto, né sono morte le sue ragioni "funzionali, ideologiche ed estetiche". Ok: vada per quelle ideologiche! Ovvio: queste ragioni non son più le stesse degli anni '30 o '60. Ci vuole più naso per scovare quello buono: questo sì. C'è tanto design cazzuto. Non c'è dubbio.
Nella tua affermazione colgo semmai una smorfia di sdegno all'indirizzo dei tanti (troppi, per i tuoi gusti?) che confondono il design con il divano Minotti da 10'000 € esibito con orgoglio davanti agli amici. Quintessenza di un gusto bourgeois dal quale chiaramente ti vuoi distinguere.
Ciò nonostante, credimi, il design (quello vero) è lungi dall'essere morto! Mi auguro che muoia quello autoreferenziale e citazionista, quello sì!
Diciamo (provocatoriamente - non essere permalosa mi raccomando! ) che i threads di Madame Perriand hanno l'inconfessata ambizione di mostrare all'utenza plebea la via che conduce alla sostenibile leggerezza del "cool" versus l'insostenibile pesantezza del "cafone" o dell'"omologato" ... e per questo mi diverto a leggerli! Merci Madame Perriand e, prego, non cessi di scrivere perché io la leggerò sempre con grande piacere!!

Un cordiale saluto!!

ma no...indicare la via? e che faccio il vigile?
semmai "cerco cose". lo faccio da quando ero piccolapiccola.
un tempo, in una delle mie altre vite, andavo a discariche e cassonetti. si passava la notte così e poi si andava a bere la cioccolata calda.


so benissimo che il "disaaaign" in quanto design è industriale, e il prouvè a cui mi riferivo dovrebbe essere sanamente vetusto ed incrostato, con l'aria di aver vissuto un sacco sino a qui, per piacermi.

il vantaggio delle cose che costano poco è anche che te ne puoi disfare quando ti son venute a noia,anche se la cosa si complica assai quando le hai trovate con fatica ed un po' di creatività e poi non voglio cose eterne

cmq, non sono snob, sono solo sciema e gatinomatitina lo sa bene.

a propostito di "originali"... prouvè che era un "tecnico" le cose se le costruiva a mano, come anche le corbusier, che "a mano" costrui' per sè il "cabanon" con tutto il mobilio.

azz...mi avete fatto uscire il sangue dal naso!
Cmq, disquisizioni interessanti, molto da tesi di laurea, ma interessanti.

perriand ha scritto:mi hanno proposto di comprarlo. sono molto indecisa. l'impatto sarebbe un po' estremo, ma questo in fondo non mi dispiacerebbe affatto.
tappezzeria ed imbottitura sono nuovi di pacca.

Sono Vittorio e mi permetto di postarTi per dirTi che...il divano è gradevolissimo,certo da un punto di vista antiquariale,in quanto oggetto antico.Se non ci piace l'antico allora non c'è piu' nulla da dire ed a molti risultera' orribile,bruttissimo o orrendo,ma non è un giudizio assoluto è solo, o sono solo, le considerazioni legate ai gusti personali di ciascuno.Io potrei dire altrettanto di un divano nuovo e di tendenza con intelaiatura in acciaio....Dovresti dirmi se la doratura(gia' restaurata mi sembra) è realizzata a foglia d'oro,argento e mecca oppure similoro o se è una doratura realizzata a porporina poiche' questo incide sulla valorizzazione.L'Intaglio è curato,piccolo, non sembra grossolano, ma dovresti guardare attentamente Tu da vicino;in ogni caso va'...collocato, pertanto bisogna vedere il contesto nel quale sara' collocato per capire se quel contrasto estremo, del quale parlavi, puo' essere arredativo e personalizzare l'ambiente.Tu dici che è tappezzato da poco e restaurato,se vorrai dirmi anche privatamente il prezzo richiesto posso provare a dirTi se economicamente è un prezzo logico e di mercato per un'oggetto di questo tipo oppure no.Aggiungo che dovresti capire se la tappezzeria è realizzata con imbottitura sintetica(gommapiuma) oppure se ancora di quelle in crine(molto piu' dure) ed indeformabili.Grazie e scusa Vittorio

dopo gli ultimi pareri, ben scritti e competenti, mi vergogno un po' nel dire la mia,assolutamente da profana amante del recupero, da rigattieri (vedi tavolo di casa mia) o vicinanze cassonetto che sia
Il divanetto è carino, e l'idea della collocazione mi piace, non mi piacciono i cuscini, che anche se rifatti da poco mi sembrano.. come dire... strizzati nel rivestimento... poverini ..ecco... l'ho detto.
termina qui il mio parere.
A presto con altri acquisti
linda