

in bocca al lupo !

Moderatore: Steve1973
cavolo....quasi un anno !Kaiman ha scritto:Per me da gennaio...violet ha scritto:...ma da quanto tempo è che va avanti ?
figurati....mi spiace soltanto non potervi dare nessun aiuto...non leggo Il Resto del Carlino...quello di Bologna poi....Intanto grazie Violet!
Qualcuno di voi sa per caso se sul Resto del Carlino di Bologna ieri c'era un nuovo articolo?
Contromossa dell’azienda di Borsea finita sotto inchiesta per presunta truffa
Stylwood denuncia due ex dipendenti
(R.B.) Contromossa della Stylwood, l'azienda di Borsea finita sotto inchiesta dopo le denunce di una serie di clienti che segnalavano di aver ordinato mobili mai arrivati a destinazione e di aver perso anche la caparra versata al momento della stipula del contratto e mai restituita. Il nuovo capitolo della vicenda, finita all'attenzione della cronaca anche per la rilevanza mediatica data dall'intervento di "Striscia la notizia" (ricordiamo che finora risultano indagati i tre responsabili dell'azienda, P.T., 48 anni, la figlia A.G., 31, ed il marito di quest'ultima, P.G., 36), vede, infatti, la stessa Stylwood passare al contrattacco, denunciando due ex dipendenti accusati di concorrenza sleale sotto forma di truffa, appropriazione indebita aggravata e diffamazione. La querela è stata depositata ieri mattina nella sede della procura rodigina dall'avvocato Sara Occari. Secondo la Stylwood, in particolare, la cui situazione economica sarebbe precipitata negli ultimi sei mesi del 2005, la causa del fallimento sarebbe da imputare all'atteggiamento di questi ex dipendenti che avrebbero dato le dimissioni dopo cinque anni di lavoro, per creare una nuova azienda con il portafoglio clienti della vecchia. Una sorta di vero e proprio sabotaggio che avrebbe gettato la ditta di Borsea in grosse difficoltà. Da qui la decisione di sporegere denuncia. «Per di più - ha spiegato l'avvocato Occari - nel mese di luglio si è verificato l'allagamento del magazzino che ha distrutto tutti i mobili, provocando ritardi e mancate consegne. In ogni caso - ha continuato il legale - tutta questa storia è stata notevolmente ingigantita. Credo che si potesse agire in sede civile, senza ipotesi penali, anche perché quella della truffa non regge. Per una truffa è necessario il dolo e i miei clienti non si sono resi conto di ciò che stava accadendo, hanno continuato a lavorare, sperando di superare il momento di crisi». I clienti che si ritengono truffati, intanto, dopo aver rinunciato loro malgrado ai mobili nuovi, aspettano di poter almeno riavere i loro soldi.
*Mà ha scritto:Kaiman, noi siamo i polletti ?
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Beh, mi sembra inutile sottolineare che non conoscevamo il tizio prima di ordinare i mobili, altrimenti avremmo speso i ns soldi in polli allo spiedo![]()
E comunque, certo che girano dei bei tizi in quella zona, gente braccata di qua, pignoramenti di là....
E ci consiglia pure il linciaggio in pubblica piazza....beh, noi preferiamo le vie legali come abbiamo dimostrato.