fede65 ha scritto:Non linciatemi ..... ma io penso che non ci sia nessuna vittima in questa storia, è solo una storia "comune" con ruoli invertiti.
Personalmente penso che la moglie abbia anteposto la carriera alla maternità come fanno milioni di uomini senza per questo essere messi in "croce", non avendo scelta: la maternità o il lavoro, se scendi perdi il treno! Ha cercato di avere tutti e due, come fanno milioni di uomini,
E' proprio di questo che non sono per niente sicura

se fosse come dici tu, forse (e ripeto forse) si interesserebbe comunque di suo figlio... avrebbe almeno provato a pensare di portarlo con sè.... chiamerebbe casa per sapere come sta il bambino 125 volte al giorno e, forse, cercherebbe di vederlo un po' + spesso di una volta ogni 4 mesi.
E qualsiasi lavoro faccia non riesco a credere che sia stata "obbligata" a partire per gli usa 15 giorni dopo il parto (persino la ministra francese che è stata tanto criticata si è fatta almeno 1 mese di "maternità" dai

) quindi, se non c'è stato obbligo, si torna punto e a capo: ha scelto di fare un figlio ben consapevole di doverlo lasciare al padre appena nato....