Ma lo dici con un po' d'orgoglio o sbaglio!

Che donna sfortunata, ma coraggiosa....

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... ncro.shtml

questa notizia, sono onesta, mi suscita sentimenti assai contrastanti
ma proprio assai assai

Anto, io onestamente non mi sentirei cosi' altruista, non credo lo farei mai, per me sono scelte estreme, comunque da ammirare

a me mi sconvolge tutta la storia, non riesco a inquadrarla in una dimensione che mi risulti comprensibile
paradossalmente posso arrivare a comprendere la scelta estrema ma non accetto lo strazio precedente
e mi mette invece profondamente a disagio questa apparente serena accettazione

ecco, invece che ammirazione mi provoca fastidio
poi mi dico che non posso essere infastidita per una dimostrazione di enorme, incredibile fede
e il fastidio diventa anche maggiore

bubu ha scritto:Anto, io onestamente non mi sentirei cosi' altruista, non credo lo farei mai, per me sono scelte estreme, comunque da ammirare

Se avessi sentito questa notizia 7 mesi fa, non avrei mai dato la mia vita per mio figlio. Ora ci penserei...sono scelte talmente difficili che non auguro neanche al mio peggior nemico di affrontare.

Grazie Bubu per aver postato la notizia.
Molto coraggiosa, sicuramente.
Merita enorme rispetto.
Penso che dopo due esperienze così dolorose di perdita, alla terza possibilità ti venga quasi naturale quel tipo di scelta. Quasi, eh! Poi, certo, bisognerebbe trovarcisi nelle situazioni, per capire qualcosa di più.
Comunque non lo vedo come un suicidio, dopo la nascita del bimbo lei si è curata e se anche avesse scelto di curarsi prima non è detto che la malattia sarebbe stata sconfitta, purtroppo.

Antopattina, sei infastidita con te stessa? E' normale, penso.

Mi chiedevo...ma dopo due esperienze così drammatiche, come ha fatto questa donna a volere ancora un figlio? Io sinceramente avrei abbandonato l'idea...non ne avrei mai avuto il coraggio dopo aver visto morire due figli nel giro di pochi anni.

Eli, in effetti oltre ad avere grande fede forse dipende anche dal temperamento di ognuno, ci sono persone che si abbattono per molto meno.
Poi dipende molto anche da chi hai accanto e da come ti sta accanto. E non mi riferisco solo al marito.

Indubbiamente è una donna coraggiosa. Ecco, io sono una di quelle che si abbatterebbe per mooooolto meno!

non lo so non lo so
sto saltando di blog in blog proprio per cercare di capire se le mie considerazioni e sensazioni sono così blasfeme

per esempio ora sto leggendo il commento di uno che dice che

"Enrico e Chiara non sono eroi che hanno fatto e fanno tutto questo con le proprie forze umane bensì Cristiani che, per mezzo della potenza di Dio [...] hanno potuto offrire in questo modo la propria vita"

capito? pergiunta, alla fine di tutto questo strazio sopportato con una forza che non si può nemmeno immaginare, nessun merito diretto da parte loro ma ancora una volta strumenti di un dio che può tutto, anche consentire queste atrocità

eli_felix ha scritto:Indubbiamente è una donna coraggiosa. Ecco, io sono una di quelle che si abbatterebbe per mooooolto meno!

Eli, anch'io tendenzialmente mi butto giù facilmente. Però non saprei al suo posto, davvero. Penso che possa esserci spazio per una lucidità imprevedibile, che, pur senza obliterarle, attraversi la nebbia delle emozioni, delle lacrime e vinca sulla confusione generata dalla paura.

Anto, mi linki il blog se ti va? Anche in pm
Comunque, che io sappia, la religione cattolica non elimina il merito personale, chiamiamolo così. Anzi, esalta la libertà di scelta, proprio perché in questa concezione Dio non è padrone ma padre. Talvolta i commenti lasciati sui blog sono troppo fuorvianti.

myf, il link è questo, te lo do in chiaro http://costanzamiriano.wordpress.com/20 ... ment-39176

l'ultimo commento, se leggibile, è il mio

Anto, ho letto.
Il commento che riportavi sopra, quello che ti ha lasciato interdetta, probabilmente si spiega meglio se si legge nella sua interezza, soffermandosi pure sulla seconda parte della frase:

Penso che sia importante sottolineare che Enrico e Chiara non sono eroi che hanno fatto e fanno tutto questo con le proprie forze umane bensì Cristiani che, per mezzo della potenza di Dio che si manifesta nella debolezza e fragilità umana e attraverso lo Spirito Santo che li ha resi simili a Gesù Cristo, hanno potuto offrire in questo modo la propria vita. Rendiamo grazie a Dio per il SI che hanno detto Enrico e Chiara alla propria vocazione e prendiamo coraggio per affidarci anche noi alla volontà del Signore per realizzare i progetti che Lui ha pensato per ciascuno di noi.

Ho evidenziato in grassetto le parti dove è evidente la libertà della persona: sembra nulla ma dire "sì" non è per niente scontato o automatico. Quanto più sei adulto, tanto più ti costa.
In questa possibilità del "sì" (di fronte a tutte le cose) sta la drammaticità ed il grande significato della vita umana in una concezione cattolica, per quel che so io.

Per me in quel commento c'è sì la sottolineatura sulla fede e soprattutto sulla Grazia ma non lo svilimento della libertà umana.
Lo stesso blogger in un commento successivo cita una bella frase di Madre Teresa

eh, myf, molte volte mi sono arenata su questo punto del libero arbitrio anche perché teologicamente parlando la fede è una grazia che si riceve

cmq in merito alla storia io sono e resto molto perplessa, e ahimé non riesco proprio a pensare che il loro sia un messaggio di speranza e consolazione
una parte di me invidia quella serenità, l'altra parte ne resta scossa ed è portata ad accostarla ad una forma di condizionamento per non dire di plagio


come si può accettare per due volte consecutive di portare a nascita e a morte immediata un figlio?