Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#32
coppetta ha scritto:
allegri ha scritto: Poi certo se si va ad approfondire il discorso e' diverso. Però perché mettersi a studiare ore e ore un listino, quando c'è una persona che lo conosce bene e può farti risparmiare tempo e denaro?
Perché il rivenditore conosce bene il listino, ma non le esigenze del cliente.
Ho pensato e ripensato alla mia cucina molte volte, cambiando la composizione e la disposizione dei mobili.
Ogni volta che mi veniva un'idea diversa, sinceramente mi sentivo in colpa a tornare dal rivenditore e dirgli "scusa, se qui tolgo un pensile e qui aggiungo due basi, di quanto cambia il prezzo? E se cambio la finitura? E se aggiungo qualche anta in vetro?"
Se l'avessi fatto a ogni nuova idea, il rivenditore mi avrebbe - giustamente - mandato a quel paese in breve tempo.

La conseguenza è che, per pudore, spesso non sono tornata dal rivenditore a presentare le mie nuove idee: mi sono semplicemente rivolta a un altro rivenditore a cui consegnavo direttamente il mio nuovo progetto (fatto da me: ebbene sì, non sono un arredatore ma so contare i quadretti, e nessuno ha mai rilevato grossi errori)
.

Così i primi cui mi sono rivolta hanno perso un cliente. Se ci fosse stato un planner, magari sarei andata prima da un rivenditore per farmi dare due dritte di base (tipo sapere che non posso trasportare il lavello chissà dove, o che il laminato è più resistente del laccato, o boh) e poi avrei potuto giocare col progetto e cambiare idea diciotto milioni di volte, senza rompere le palle a nessuno.
Mi sarei fatta i miei preventivi di massima e poi sarei tornata dal rivenditore per farmi dare i giusti consigli e avvalermi della sua esperienza riguardo a qualche correzione da fare. Ma avrei già avuto un'idea approssimativa del progetto e della spesa.


Può anche darsi che avrei speso di più, con vantaggio per il rivenditore, perché magari vedevo nel listino che "toh, in fondo se cambio finitura non spendo poi così tanto e questa mi piace di più, dai facciamo questa", invece adesso non mi azzardo a fare tutte queste domande, magari dò per scontato che una cosa sia troppo costosa e nemmeno la considero.

(Mi è capitato veramente. Non so chi mi aveva detto che le cucine scavolini erano troppo costose, e le avevo escluse a priori. Poi quasi per caso mi sono fatta fare un preventivo e ho visto che non è mica così terribile. Se avessi trovato da subito il listino scavolini sul suo sito, probabilmente sarei andata dritta lì senza rompere le scatole ad altri)
cioè, se tu hai avuto 20 idee diverse per la tua cucina, sei andata da almeno 10 rivenditori(facciamo 2 progetti per ciascuno) diversi?
per forza un rivenditore non può sapere le tue esigenze se non gli dai modo di seguirti


alla fine anche senza planner hai avuto moltissime idee diverse per la tua cucina, non avrai "rotto le palle" allo stesso rivenditore per 10 volte, ma comunque hai chiesto preventivi ad altri 9.. con il risultato a mio avviso di avere solo dei numeri scritti su un pezzo di carta non un confronto personale con chi ti sta davanti, con quello che può offrirti..

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#33
marò cheppalle sti listini on line. Anche io come kik non vedo il problema di pubblicarli.
L' ho già detto spesso sono le aziende che non vogliono pubblicarli, non ne sono in grado (ma voi pensate che in tutti sti gruppi industriali ci sia gente preparata?.......ultimamente la media si sta abbassando in modo notevolissimo). Per ora finisco qui.
Continuo dopo.
Ultima modifica di nicolettaalematte il 13/09/13 13:41, modificato 1 volta in totale.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#34
Peppezi ha scritto:Ma lui non è tutti. Quindi come al solito, evitiamo di generalizzare su...
E comunque coolors non intendeva il numero di volte...o almeno immagino non intendesse quello... :D
Mi rispiego meglio giusto per esser chiaro.

Trovo assolutamente normale andare da vari rivenditori per modifiche al progetto (anche 2/3 volte dallo stesso), non c'è nulla di cui vergognarsi, è un lavoro che serve a formare il progetto piu' aderente alle proprie esigenze.

Ritengo però, che dopo "x" giri per diversi rivenditori, sia corretto, ad un certo punto, fermarsi individuare il rivenditore che ci ha fatto l'impressione migliore (prezzo, servizio, fiducia, feed back di conoscenti) e lavorare con le varie modifiche del caso con un solo interlocutore.

Non trovo corretto andare continuamente da un negoziante facendogli cambiare mille progetti per poi acquistare, a progetto compiuto e lavoro fatto, dal rivenditore che ci fà 100 euro in meno facendo fare al rivenditore che tanto bene ci ha seguito la figura dell'idiota. Questo è per me un comportamento poco rispettoso del lavoro altrui.
Chiaro adesso?

Torno a mangiar pop corn :mrgreen:
Frigoriferi, CAPPE, schienali cucina, pannelli d'arredo, ante, TUTTO DECORATO E/O VERNICIATO anche PERSONALIZZATO!
sito web -----> http://www.coolors.it
FOTO REALIZZAZIONI NUOVA PAGINA FACEBOOK -----> https://www.facebook.com/CoolorsItalia

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#37
In attesa di rispondere in modo più strutturato e di esporre le mie idee (sempre che siano legittime anche se diverse da quelle di qualcuno, che avolte usa la critica e la derisione perchè non ha altre argomentazioni più convincenti da portare), vi dico che mi sbalordisce la convinzione e la fermezza con cui alcuni di voi esprimono concetti, come se non fosse possibile concepire nuove soluzioni nell'ambito in cui si lavora. Questo è quello che davvero mi preoccupa! Il concetto di immuabilità e fissita che emerge dalle parole di alcuni! Eppuer l'ultimo 30ennio dovrebbe avervi insegnato cosa sia l'innovazione, cosa sia lo stravolgimento di abitudini, strumenti, territori, funzionalità, possibilità inimmaginabili fino a quel momento. Il mondo è cambiato con una rapidità spaventosa e in proporzioni abnormi e voi continuate a ritenere che non si possa sviluppare un nuovo modo di vendere le vostre cucine, avvalendosi di strumenti,ingegneria dei processi, web, etc etc....e modalità di vendita (tipo il prezzo imposto dal produttore) da affiancare (NON SOSTITUIRE) al vostro catalogo cartaceo che sfogliate bagnandovi il pollice per cercare le centianaia di elementi elencati e, soprattutto, alla vostra esperienza e professionalità, indispensabili e insostituibili per la riuscita di un progetto?

La vostra soluzione, la vostra super esperta ricetta per superare questa crisi qual è? Aspettare che questo oligopolio di banditi decida di tornare a farci sopravvivere, restando col cul@ seduti sui vostri cataloghi cartacei? O provare ad usare un po' di pensiero laterale, di allargare i vostri schemi mentali e orizzonti, immaginando che esistano delle possibilità? E qui non si tratta di essere esperti o meno di un certo settore, si tratta di una questione di ATTEGGIAMENTO. E il vostro mi fa davvero paura e quoto al 100% le parole di Lietta, salutandovi per ora con questi due pensieri:

Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa (E. Einstein)

http://www.youtube.com/watch?v=N0VYLTYwx3s qualcuno che ha fatto certe affermazioni, mi ricorda il professore di questo spezzone, ma almeno questi ne era consapevole!

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#38
giramondo75 ha scritto:Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa (E. Einstein)
Giramondo, in parte capisco quello che dici, io invento per mestiere e per scelta. :wink:

In parte però non ti capisco, permettimi ma sei un pò presuntuoso e ti spiego il perchè.

Qualche mese fa mia cognata mi ha chiesto se potevo procurarle la cucina.
Ho venduto mobili per una vita (fino a circa 15 anni fa) conosco molti titolari di produttori di persona, mia cognata è una persona splendida, mi son detto: perchè no?

1. Ho chiamato un produttore che conosco e gli ho detto se mi poteva mandare un box con catalogo e listino.
2. Ho preso le misure della cucina e contestualmente mi son fatto dire quali erano le esigenze.
3. Mi son messo a costruire il progetto listino alla mano a casa.

Beh, un macello!!!
C'ho messo una vita a capire quali erano le varianti di colore delle ante, zoccoli, mensole, top, scocca, ecc
C'ho messo due vite a comporre i vari moduli sulla base di un'idea di composizione decisa con mia cognata.

... e io partivo da una base di 10 anni di vendita di cucine!! Vedi tu :roll:
Frigoriferi, CAPPE, schienali cucina, pannelli d'arredo, ante, TUTTO DECORATO E/O VERNICIATO anche PERSONALIZZATO!
sito web -----> http://www.coolors.it
FOTO REALIZZAZIONI NUOVA PAGINA FACEBOOK -----> https://www.facebook.com/CoolorsItalia

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#39
In parte però non ti capisco, permettimi ma sei un pò presuntuoso e ti spiego il perchè.
Non ""accetto"" la definizione di presuntuoso, ma non per permalosità, semplicemente perchè quello che io sto cercando di affermare è tecnicamente assolutamente fattibile, bisogna solo avere la mentalità per comprenderlo e avere la volontà di metterlo in pratica!

Ma davvero pensiamo che oggi sia così impossibile mettere in piedi un sistema che consente di tradurre tutto il listino enciclopedico di un rivenditore in tool da dare in pasto ai clienti per smanettare e fare tutto quello a cui fa riferimento coppetta in modo assolutamente intuitivo, seppur con le sue complessità ? E che accanto ad una politica di prezzi imposti, che garantisca a monte la corretta marginalità per il rivenditore, non si possano definire dei processi per fare in modo che tutto funzioni?

Mi ripeto,, nessuno pensa di poter progettare la cucina con un clic. Il rivenditore resterebbe indispensabile e insostituibile per dare la sua consulenza e progettazione come fa oggi, per smontare tutte le cazzate fatte sul tool dal cliente, per escogitare una soluzione in un ambiente difficile, per tutto il suo bagaglio di expertise, per il montaggio a regola d'arte, tutto quello che volete!

Sapete perchè non c'è volontà? Perchè non c'è la mentalità, perchè per l'italiano la trasparenza non esiste nel DNA, perchè le zone d'ombra rappresentano sempre un margine di manovra, perchè la presunzione ce l'ha il rivenditore che pensa che essere il depositario di un listino rappresenti un valore aggiunto del proprio fare impresa, perchè decidere la marginalità x per caio (magari amico o parente o persona che ci interessa) e la marginalità y per sempronio (perfetto sconosciuto) per questo imprenditore significa fare business, tessere la sua rete di "relazionI". Perchè il fare le cose all'italiana è un cancro che pervade le nostre teste e la nostra società a tutti i livelli e gli ambiti e che ci sta facendo sprofondare.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#40
Uno:
kik ha scritto:Che i mobilieri possono essere arcaici ci può stare e dovranno pure aggiornarsi.
Giramondo75 per ciò che ha scritto è ignorante oppure presuntuoso.


E due:
coolors ha scritto:

Giramondo, in parte capisco quello che dici, io invento per mestiere e per scelta. :wink:

In parte però non ti capisco, permettimi ma sei un pò presuntuoso e ti spiego il perchè.

Io comincerei a farmi qualche domanda....


giramondo75 ha scritto: Non ""accetto"" la definizione di presuntuoso, ma non per permalosità, semplicemente perchè quello che io sto cercando di affermare è tecnicamente assolutamente fattibile, bisogna solo avere la mentalità per comprenderlo e avere la volontà di metterlo in pratica!

E chi dice che non è fattibile?
Io stesso e anche nicoalematte (tanto per fare nomi) abbiamo scritto che siamo favorevoli alla pubblicazione online dei listini delle aziende.


giramondo75 ha scritto: Mi ripeto,, nessuno pensa di poter progettare la cucina con un clic.
Dunque di cosa stiamo parlando?
giramondo75 ha scritto: Sapete perchè non c'è volontà? Perchè non c'è la mentalità, perchè per l'italiano la trasparenza non esiste nel DNA, perchè le zone d'ombra rappresentano sempre un margine di manovra, perchè la presunzione ce l'ha il rivenditore che pensa che essere il depositario di un listino rappresenti un valore aggiunto del proprio fare impresa, perchè decidere la marginalità x per caio (magari amico o parente o persona che ci interessa) e la marginalità y per sempronio (perfetto sconosciuto) per questo imprenditore significa fare business, tessere la sua rete di "relazionI". Perchè il fare le cose all'italiana è un cancro che pervade le nostre teste e la nostra società a tutti i livelli e gli ambiti e che ci sta facendo sprofondare.
Tipico pensiero da italiano....
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#41
serenen ha scritto: cioè, se tu hai avuto 20 idee diverse per la tua cucina, sei andata da almeno 10 rivenditori(facciamo 2 progetti per ciascuno) diversi?
per forza un rivenditore non può sapere le tue esigenze se non gli dai modo di seguirti


alla fine anche senza planner hai avuto moltissime idee diverse per la tua cucina, non avrai "rotto le palle" allo stesso rivenditore per 10 volte, ma comunque hai chiesto preventivi ad altri 9.. con il risultato a mio avviso di avere solo dei numeri scritti su un pezzo di carta non un confronto personale con chi ti sta davanti, con quello che può offrirti..
...Calma. Sono andata, per ora, da cinque rivenditori più l'ikea - e non credo cercherò oltre perché, come dire, ho anche una vita ^^

Per spiegare meglio cosa intendo ti farò qualche esempio.

Caso 1: il cervello umano sceglie le vie più facili
Al primo rivenditore cui mi sono rivolta ho fatto fare due o tre progetti. Non mi ha lasciato un preventivo dettagliato (anzi, farlo parlare di prezzi era un'estrazione dentistica); non mi ha fornito dettagli tecnici, parlandomi genericamente di "laminato", né erano disponibili più informazioni sul sito del suo marchio.

Poi ho provato altri rivenditori; nel frattempo avevo avuto nuove idee sulla composizione, perciò mi sono presentata da loro con un progetto diverso. Mi hanno fatto in generale una buona impressione e un buon preventivo (più o meno tutti simili).
Ora, può anche darsi che il primo rivenditore (che alla fine è quello che ha lavorato di più per me) mi avrebbe fatto anche lui questo nuovo progetto con un preventivo comparabile, se non migliore.
Ma chi ha voglia di richiamarlo -dopo settimane che lo tengo in sospeso - per spiegargli le modifiche, chiedergli più info sui materiali per poter fare confronti sensati con gli altri preventivi, aspettare un'altra settimana per il preventivo, e rischiare poi di non scegliere lui comunque (nel qual caso lo farei lavorare un'altra volta inutilmente)... quando ho almeno un paio di buone offerte già pronte?

Se avessi avuto qualche dato in più sui prezzi e sulla qualità del suo prodotto, mi sarei fatta da sola un nuovo preventivo di massima, avrei potuto confrontarlo con gli altri e nel giro di una giornata avrei deciso se valeva la pena scegliere lui oppure no.

Caso 2: preferenze imbarazzanti
...Ok, è vero, sono una donnetta e mi sono fissata su un colore che mi piace da morire.
Sono stata da un rivenditore che era adorabile, si sarebbe staccato un braccio pur di soddisfarmi, incidentalmente mi ha proposto anche il preventivo più economico di tutti............
ma non aveva quel colore. Eh.
Almeno non nella linea di cucina economica che mi ha proposto.
Sì, potrei chiedergli timidamente se per caso c'è un'altro tipo di finitura, magari anche se un po' più costosa, fatta in quel modo. Ma ecco, vorrebbe dire ammettere che spenderei mille euro in più per averla, e il mio Super-Io mi impedisce di dirlo ad alta voce. :mrgreen:
Quindi, anche in questo caso... ho già qualche offerta da rivenditori comunque altrettanto gentili, appena un po' più cari, che hanno il colore giusto... perché sforzarsi di fare quella richiesta.....

...certo, se invece potessi risolvere questo dubbio con un clic sul loro sito sarei a posto! Magari scoprirei che ce l'hanno, mi farei da sola i conti, e se fosse abbordabile lo prenderei, se fosse troppo cara lascerei perdere senza dovermi giustificare con nessuno.

Sì, esatto: il listino su internet serve a noi sociopatici! :D

Caso 3: se non c'è il listino, almeno il preventivo dettagliato...
Un altro rivenditore a cui mi sono rivolta mi ha fatto un preventivo molto oneroso, ma anche un progetto molto "ricco". Fortunatamente mi ha lasciato il preventivo dettagliato, così ho potuto rendermi conto che c'erano quelle due o tre cose in più che pesavano parecchio sul costo, e bastava depennarle. Tolte le cose in più, il preventivo era paragonabile agli altri. Se non mi avesse lasciato il preventivo dettagliato lo avrei scartato senza pensarci due volte.

Inoltre, quando ho cambiato idea sul progetto ho avuto la possibilità di "rifarmelo da sola": ho intuito la maggior parte dei prezzi basandomi sul preventivo che avevo.
Non ho dovuto stressare nessuno, ho fatto varie prove su varie composizioni, ho riflettuto da sola e con calma (senza dovermi confrontare in tempo reale con un venditore che, per quanto buono e caro, comunque vuole vendere) calcolandomi il prezzo di volta in volta, e alla fine sono arrivata a quella che mi pare la soluzione definitiva.

E' probabile che tornerò da questo rivenditore, gli presenterò il mio nuovo progetto (su cui avrò già AMPIAMENTE riflettuto) e lui, con ben poco sforzo, avrà guadagnato un cliente.

Gli altri invece - almeno alcuni di loro - probabilmente ne hanno perso uno per problemi che sarebbero stati ben facilmente risolvibili, se avessi potuto accedere, da sola, a certe informazioni.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#42
giramondo75 ha scritto:
Non ""accetto"" la definizione di presuntuoso, ma non per permalosità, semplicemente perchè quello che io sto cercando di affermare è tecnicamente assolutamente fattibile, bisogna solo avere la mentalità per comprenderlo e avere la volontà di metterlo in pratica!
Ma infatti nessuno dice che non è fattibile, ma tutti i mobilieri ti ripetono che è inutile. Bisogna avere l'umiltà di farsi due domande senza fare bieca dietrologia sulle zone d'ombra. Sui listini online io non ho nulla da eccepire, anche perchè sono fra i pochi fessi che rilasciano preventivi dettagliati e quindi la cosa non mi disturba, mentre la politica del prezzo imposto è talmente inutile che manco ci perdo tempo a spiegare nel dettaglio il perchè. Ci manca solo che qualcuno invochi il comunismo di stampo marxista e abbiamo ricreato l'URSS.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#43
coppetta, scusa, ma sembra quasi che chiedendo informazioni sui materiali, sui colori e su tutto quello che concerne la cucina a un rivenditore, tu gli faccia un torto e che debba per forza trovare quelle informazioni da sola.. io non la vedo così, è parte del loro lavoro aiutare e indirizzare un cliente nella scelta..

da come avevi scritto prima sembrava avessi fatto fare ad ognuno dei rivenditori da cui eri andata un progetto diverso.. :mrgreen:
ora ho capito :wink:

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#44
Leggendo questo topic ,sembra che la formula per far ripartire l'economia ed in questo caso il settore del mobile, sia mettere on line un listino in modo che il cliente si conteggi da solo la spesa e soprattutto il commerciante non possa fare il furbo.....questa cosa mi fa sorridere....ma chiaramente il mio è un parere da persna lenta e con una mentalità chiusa :wink:
The sisterhood of The Calf 37,5
it takes two to play tango (cit.dammispazio)
Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione (Algernon Charles Swinburne)

Sfacciatissima compromessa

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#45
Ho letto velocemente ciò che è stato scritto e vorrei puntualizzare alcune cose:
1° L'ikea vende i suoi prodotti,cioè prodotti che si fà produrre a suo nome e che poi commercializza, quindi su questi prodotti non ha alcuna concorrenza e lei stessa ne determina il prezzo,le condizioni di vendita,il costo dei servizzi annessi,quindi,tranquillamente può mettere online il suo listino.
2°Gli altri produttori distribuiscono il loro prodotto sul territorio dove ci sono o ci possono essere realtà territoriali e commerciali molto diverse.Praticamente tutte danno il loro listino cartaceo o elettronico da usarsi nel punto vendita.All'inizio del rapporto commerciale si stabiliscono le condizioni di acquisto,che più o meno possono variare in funzione di vari fattori (troppo lungo per elencarli) ma non di vendita al privato,che pertanto rimane a discrezionalità del punto vendita stesso.
Nessuna ditta può o vuole imporre un prezzo di vendita dei suoi prodotti nei punti vendita:normalmente lascia alla libera concorrenza il prezzo di vendita finale traendone indubbi vantaggi dalla concorrenza,a volte estrema,che si crea tra gli stessi rivenditori perchè l'unicosuo obbiettivo é quello che si venda il proprio prodotto.Il punto vendita (rivenditore) in tutto questo non può far nulla!Può solo accettare o meno la situazione cercando di gestirla al meglio.
3°Mettere un listino on line in una situazione come questa sarebbe dirompente!!!Ed é facile intuirne il perchè pensateci....stesso prodotto,in mani diverse,in situazioni diverse con un potenziale acquirente che avrà come unico e solo obbiettivo quello di trovare il punto vendita che glielo offrirà al prezzo più basso (così come si compra sulla rete un paio mutande,un profumo o un ferro da stiro).E' questo questo quello si vuole?E per cortesia non mi si venga dire che il cliente guarderà la professionalità,l'accoglienza....ma perchè queste cose non si cercano all'Ikea???
OK!Lì hanno la trasparenza...Certo é facile avere la trasparenza sul proprio prodotto......semplicemente perchè non c'é concorrenza su quel prodotto!
Io pure potrei essere più trasparente (e per quello che posso cerco di esserlo :wink: ) se fossi l'unico rivenditore di Valcucine-Varenna......ma non è così!
Sono stanco anch'io di vedere i miei visitatori,frastornati e stanchi del loro girare,girare con la testa sempre più confusa.Li capisco eccome!!Mi sentirei anch'io stremato e confuso......e allora che si fà?
Io come rivenditore posso fare ben poco,posso auspicarmi che un giorno questa trasparenza ci sia ma credetemi,per quello che vi ho scritto precedentemente,bisogna che si cominci a monte non a valle!


A proposito di negozi che chiudono o che chiuderanno...Tanti anni fà avevo un mio collega concorrente nelle mie immediate vicinanze....Mi fece patire le pene dell'inferno..non c'era verso... se il mio visitatore andava a trovarlo di sicuro non tornava da me!La cosa é andata avanti per un paio di anni.
Le mie rimostranze verso il nostro fornitore non servirano a nulla..... Dopo un pò di tempo il mio collega ha chiuso "repentinamente" lasciando anche diversi problemi.......ed io stavo per fare la sua stessa fine.In conclusione...lui ha chiuso perchè vendeva male e io stavo per chiudere perchè non vendevo nulla!

Scrittura veloce,d'istinto...perdonatemi :wink:
cla56
Ultima modifica di cla56 il 13/09/13 19:23, modificato 1 volta in totale.
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/