klw ha scritto:Cris77 ha scritto:Se fai tutto tu ok ma se il rivenditore deve spendere solo 1 minuto di tempo per un prodotto che non vende lui significa approfittare.
Questo no, significa trattare. Incontro da domanda e offerta. Banale regola di mercato.
Se accetta vuol dire che ha la sua convenienza a vendere la cucina e tanto gli basta a fare margine. Oppure ti chiede un tot a pezzo da montare. Oppure rifiuta del tutto.
Quando mi sono trovato in questa condizione le informazioni che avevo io sugli elettrodomestici, trovate tutte e solo online, non le aveva nessun negoziante per cui il 95% delle volte un modello era praticamente uguale all'altro.
Quindi ho scelto esattamente le cose che volevo al prezzo che potevo permettermi e ho concordato col mobiliere di mandargli via e-mail le schede tecniche dei prodotti scelti così che potesse predisporre i fori sul top e verificare le compatibilità. Tutto fatto il giorno prima di inviare l'ordine della cucina.
Non avevo alcun problema a montare gli eldom da solo ma lui mi ha detto che l'avrebbero fatto i montatori tutto compreso nel costo. Ma se mi avesse chiesto 200 euro glieli avrei dati senza problemi.
Perdonami "klw",premetto che non voglio fare alcuna polemica ma solo per far capire cosa c'è dietro il nostro lavoro.
Trasmettere al punto vendita delle schede tecniche degli elettrodomestici e quindi da questo al suo fornitori del mobile e,a volte può essere diverso dal primo,al fornitore del piano lavoro, espone il punto vendita a possibili errori,grafici,di interpretazione...di distrazione...errori che sia ben chiaro possono esserci comunque....però nel caso in cui è il punto vendita a cura l'intera fornitura è giusto che se ne faccia carico e nel caso provveda avendone chiaramente avuto un'utile nella vendita.
A questo punto chiedo ...perché se ne dovrebbe far carico comunque se tale parte della fornitura non fa' parte della commissione di acquisto sottoscritta dal cliente ?
Ad esempio....sbagliare l'indicazione della foratura di un top (a volte bastano 1-2 cm.) può voler dire buttare via ,se va bene che il top è di tipo commerciale...300/400 EU....ma se il top è in vetro,inox,ceramico.....possono essere anche 2-3000EU che vanno perduti,quindi,ben più del valore degli elementi che dovranno esservi incassati.
Altro esempio....se il montatore che si è gentilmente offerto d'incassare un forno acquistato in proprio dal cliente,nel''inserirlo graffia il mobile o ,ancor peggio,gli sfugge di mano danneggiando una pavimentazione magari appena realizzata.....domando...chi è che si dovrà far carico del danno arrecato ?
Ora io capisco tutto,la convenienza di acquistare sulla rete,dall'amico......da chi vi pare...però andrebbe compreso di più e meglio cosa c'è dietro una fornitura....in questo caso di un mobile per cucina.Ci sono persone che lavorano,che trasportano della merce con cura dentro casa del cliente,che la sballano portando via i materiali di risulta,che usano degli attrezzi.....concludendo persone che non stanno dietro un p.c. a ricevere un'ordine on line e girarlo magari ad un magazzino che chissà dove si trova...in Polonia,in Turchia.......

(e qui è meglio che mi fermo...

)
Ciao
Cla56