stephanenkov ha scritto:Quella che proponi e' una sfida interessante, l'ideale sarebbe di far quattro chiacchere di persona, altrimenti mi tocca scrivere un trattato

, se vuoi all'indirizzo skype TANGRAMDESIGN senza spostarsi da casa si puo' anche fare una chiaccherata.
Cercando di strigere i concetti, distinguerei tra filosofia dei grandi marchi italiani e quelli tedeschi ricordando una frase di Renzo Piano "Siamo dei nani seduti sulle spalle di un gigante". Cosa voleva dire: Che chi opera in italia, chi ci e' nato, chi ci si e' formato, pur da piccolo uomo (o da impresa) sta appunto seduto sopra al piu' grande patrimonio storico artistico del pianeta (il gigante) e questo si riflette sulle scelte stilistiche e formali.
Per essere piu' chiari, cucine come la Cinqueterre, oppure Cina, ma anche tanti altri modelli di Boffi sono dei capisaldo planetari del modo stilistico di intendere la cucina, non lo stesso si puo' dire delle ditte d'oltralpe.
Con i grandi marchi italiani metti in casa un pezzo di storia, non solo un prodotto, ma anche cultura, di nuovo non lo stesso si puo' fare diversamente.
Poi, con tutto il rispetto per le qualita' tecniche delle tedesche, ma Schiffini produce la cucina con struttura alluminio, con cassettoni in alluminio e cristallo da 80 kg di portata, con ante in alluminio dia naturale che laccato, con misure di moduli di assoluta particolarita', vedi i cassettoni che di 15 in 15 cm. ti accompagnano fino a 210 cm.
La struttura della Schiffini puoi tenerla a bagno nelle acque del mar morto e tirarla fuori intatta dopo decenni, nulla deperisce ne arrugginisce. Nessun, ripeto nessun marchio al mondo compete con queste caratteristiche. Potrai trovare una guida piu' silenziosa, un accessorio unico (qui i tedeschi son piu' bravi), ma mai il mix di
tecnica e cultura
che solo i grandi marchi italiani sono da sempre stati in grado di fare.
La tecnologia per concludere sara' rapidamente superata, questo vale per ogni tipo di prodotto, ma lo stile no, quello si puo solo imitare.
Uee uee Steph ... rallenta un attimo!!

Ci sono altri nani, seduti su altri giganti! Basterebbe allontanarsi per un attimo dal nostro eurocentrismo e guardare ad Oriente ... Per quanto ami l'Italia, non me la sento certamente di affermare la sua
assoluta supremazia artistico-culturale sull'arco dei secoli (e millenni)! Un po' di sana oggettività non guasta

Senza scadere nella tentazione opposta, cioè l'esterofilia ad ogni costo. Comunque, rimanendo in Europa, sfatiamo una volta per tutte il mito dell'Italia come capostipite del design industriale!! E basta con 'sta panzana! Basterebbe citare il Bauhaus e, ancora prima, l'Arts and Crafts anglosassone. Non mi sembra proprio di leggere 'sti grandi nomi italiani, nelle grandi avanguardie europee (tra il XIX e la prima metà del XX Sec.) che hanno gettato le basi di quello che oggi indichiamo come "design" nella sua accezione più contemporanea.
Tra l'altro ti invito a leggere questo interessante articolo >
http://www.mi.camcom.it/upload/file/339 ... Bosoni.pdf
Nessuno mette in dubbio quanto invece avvenuto dopo la fine della Seconda Guerra. Ma questa è Storia, tutto sommato, "recente". Recente e
importante! Nessuno può negare l'ascesa e il successo del design italiano a partire dagli anni '50.
Vedi, noi in Italia siamo sempre stati bravi a riprendere, reinterpretare ... reinventare quanto ci sta attorno. Spesso lo abbiamo migliorato, tranne poi attribuirci anche il merito "degli antefatti"! La superbia dell'allievo quando supera il maestro ... sì, grazie al maestro però! E questo "grazie" spesso lo dimentichiamo! Poi non è mica detto che l'allievo continui a far prodigi ...

E basta anche col luogo comune che mette la "tecnica" a Nord e la "cultura" o l'estro artistico a Sud!
Detto questo mi spiacerebbe se s'installasse, anche qui, quella sterile polemica Italia
versus Germania, come avviene sui forum automobilistici. Alfa Romeo
contro Audi o BMW ... la "fredda tecnica" tedesca contro il genio motoristico italiano e altre puttanate del genere.

Come se ci fossero vincitori o vinti. Se poi la mettiamo sul design (tanto per rimanere in tema) ci sono esempi di grande design italiano fatto da tedeschi (i.e. Wolfgang Egger) ed esempi di design freddo e
krukko fatto da italiani (i.e. Walter de Silva) ... e
viceversa!
Se poi torniamo (almeno parzialmente) in topic, dirò che se scegli la Schiffini Mesa ... non ti porti dietro un pezzo di storia del design italiano, ma "semplicemente" (si fa per dire) l'ottimo progetto di un designer svizzero dei giorni nostri. Questo per dire quanto valgano talvolta i grandi proclami. Un po' retorici ... nevvero?
Tra l'altro reputo la "form1000" di Poggenpohl non meno iconica e "storica" della leggendaria "Prima" di Schiffini! Se andiamo agli anni '80, ad esempio, reputo l'apporto di Antonio Citterio per Boffi non meno importante e (ancora una volta) "storico" rispetto a quello di Otl Aicher per Bulthaup. Tanto per fare qualche esempio ... . Quindi attenzione, prima di affermare in maniera
assoluta e disinvolta che i prodotti italiani sono "
dei capisaldo planetari del modo stilistico di intendere la cucina, non lo stesso si puo' dire delle ditte d'oltralpe" !! Cominciamo a distinguere tra marchio e marchio intanto! Va bene sventolare il Tricolore, ma con un po' di modestia.
Tutta 'sta pappardella per dire che è meglio lasciar perdere gli argomenti emozionali ed affidarsi solo ed esclusivamente ai
fatti. E se i fatti indicano nella Schiffini la scelta vincente, tanto meglio, altrimenti si guarda altrove ... anche in Germania, se il prodotto è migliore o più si avvicina alle richieste del cliente. Sai, anche comprando un pacco di pasta Buitoni, ti porti a casa un pezzo di gloriosa storia italiana risalente al 1827: in realtà stai comprando un prodotto che sottostà a precise direttive industriali della Nestlè!!

Quindi attenzione ...

Sempre meglio controllare i fatti, oggi e adesso, non nel passato!