#32
da architeo
La questione secondo me è molto semplice. L'attuale sistema legislativo e commerciale italiano non favoriscono "l'investimento" sul fotovoltaico residenziale. Attualmente chi ci guadagna qualcosa è chi realizza i grandi impianti (tra l'altro devastanti per il paesaggio). I piccoli impianti domestici sono invece uno sperpero inutile di denaro. E parlo con dati alla mano, di gente che ha installato l'impiantino sul tetto di casa, tra i 5 e 8 anni fa. Be le loro testimonianze sono molto simili e chiare. Mi dicono che forse, ma proprio forse, si riesce ad andare alla pari con la spesa sostenuta. Allora non si tratta di investimento, perchè l'investimento a lungo termine rende, mentre i pannelli fotovoltaici a lungo termine devi pure sostituirli perchè non hanno più il rendimento iniziale.
Il fotovoltaico l'hanno venduto come si vendono le patate per noci..
Detto questo, c'è il secondo aspetto della questione. Supponiamo di avere una tipica abitazione unifamiliare degli anni '70 ed una più recente, ipotizziamo in classe A. Ipotizziamo anche che il consumo di energia elettrica sia il medesimo per entrambe (anche se un involucro efficiente è progettato per ridurre anche il consumo di corrente). Avremo che l'edificio anni '70 consuma 90 per il riscaldamento e 10 per la corrente, mentre quello in classe A consuma 10 per il riscaldamento e 10 per la corrente. Se installo un impianto fotovoltaico sull'edificio anni 70, risparmio 10, ma consumo ancora 90 per il riscaldamento. Se il fotovoltaico lo metto sull'abitazione in classe A, risparmio 10 di corrente elettrica, e mi rimane il solo consumo per riscaldamento, pari a 10. In quale caso il fotovoltaico ha più senso?
In definitiva è inutile cambiare le candele su una Panda a benzina con 300.000 km, consumerà sempre tanto. Posso cambiarle sulla Panda a metano, avrò più benefici.
Architettura e Interior Design