
Re: Case "fuori dal coro" a prezzi accessibili...Ispirazioni
#301Beh, una volta definito che la bellezza non è una qualità intrinseca oggettiva, per il resto siamo d'accordo. 

Lemmelemme ha scritto: Visto che non ne va di mezzo la vita di nessuno, secondo me, alla fine, se piace a chi lo vive, va bene tutto.
Quoto, per questo a volte non comprendo l'aggressività di certi interventi. Si dà il parere personale, magari negativissimo, però se l'utente è convinto della sua idea ..... amen. Invece taluni si alterano come fosse una questione personale, mahLietta ha scritto: E' verissimo. Di brutture non è mai morto nessuno.
Maxi-quoteLietta ha scritto: Si può dire che la bellezza sia il motore del mondo.
petra18 ha scritto:edith ha scritto:Ola io non mi metterei in casa un quadro di Fontana neppure se me lo regalassero sinceramente...quando na cosa è brutta\...è brutta .. e lo dico senza problemi....parlo per me logicamente!!!
e non parliamo della Rana crocifissa...oddio ammetto che non conoscevo neppure quest'opera....(ma è un opera???)
ma se proprio mi piacesse un quadro intagliato..potrei farmelo io ...no??? :mrgreen :
stai dicendo che ti piace?petra18 ha scritto:
domando, e con molta umiltà, se siamo condannati solo ad imitare, o al massimo a rienterpretare.Lietta ha scritto:
Viviamo in un'epoca in cui non si inventa nè scopre più nulla ed in cui l'arte è purtroppo sottovalutata.
Lietta ha scritto:Riporto testualmente dalla Garzantina dell'Arte:
"Michelangeolo Buonarroti, figlio di Ludovico, podestà di chiusi e Caprese, [...] fu avviato agli studi sotto la guida dell'umanista F. da Urbino. Ben presto manifestò straordinarie inclinazioni artistiche; incoraggiato dall'amico F. Granacci, riuscì a vincere l'ostilità della famiglia e venne posto a bottega preso il Ghirlandaio, con un contratto di apprendistato di tre anni. Fin dall'anno seguente, tuttavia, preferì frequentare i Giardini Medicei di San Marco, dove sotto la guida di Bertoldo di Giovanni, studiò le sculture antiche che vi erano raccolte.
Le sue prime prove suscitarono l'ammirazione di Lorenzo il Magnifico che, trattandolo "non altrimenti che come un figliuolo", lo accolse nel palazzo di via Larga, dove Michelangelo ebbe modo di frequentare Poliziano e gli altri umanisti della cerchia medicea"
E questo è solo l'inizio. Ora ditemi se non potremmo definirlo, con terminologia odierna, un PARACULATO
Talentuoso, ma pur sempre paraculato
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