Mi è piaciuto molto il brano postato da Chiaretta. Grazie
Mi ricordo che da piccola, in chiesa, mi rivolgevo proprio a Gesù che stava lì sulla croce, e gli parlavo,gli chiedevo dei piaceri, lo ringraziavo. A volte avevo proprio la sensazione che mi stringesse in un abbraccio: era una bella sensazione! Da quando si sono separati i miei genitori (avevo sei anni) per anni ho chiesto a Gesù nelle mie preghierine serali che li facesse tornare insieme: ovviamente non mi ha ascoltato

e lì ho cominciato un pochino ad arrabbiarmi perchè mi sembrava un desiderio semplice e bello che Gesù, che aveva fatto tanti miracoli avrebbe potuto esaudire in un battibaleno
Allora tutte le mie preghiere non servivano a niente? Piano piano ho smesso di pregare la sera, mi facevo solo il segno della croce. Sono rimasta in questo limbo, con tanti dubbi che si accavallavano nella mia mente per tanti anni: le risposte date dai sacerdoti non mi hanno mai convinto:vedevo succedere tragedie immani, terremoti, nubifragi, persone care che si ammalavano, il dolore sul viso di chi soffriva, i bimbi affamati dell'Africa (non ci ho dormito per notti intere,mi sentivo in colpa solo per il fatto di avere io il superfluo e loro il nulla), le carestie....e mi domandavo:ma questo Dio tanto buono e misericordioso e che ama i suoi figli DOV'E' ? Domande banali, lo so ...ma che si insinuavano nella testa di un'adolescente curiosa e analizzatrice quale ero. Mi ricordo che andavo alla messa e spulciavo ogni singola parola del vangelo e delle letture, attenta al sermone del prete e speravo di trovare risposte, di "riappacificarmi" con questo Dio che era diventato ostile, indifferente, che lasciava inascoltate le mie richieste e quelle dei popoli in sofferenza. Poi andai a Roma, in Vaticano. Meraviglia delle meraviglie (avevo 17 anni). Era periodo Pasquale e vidi il Papa tutto agghindato e vestito con stoffe meravigliose, e vidi cardinali con anelli al dito che sorridevano poco e avevano sguardi accigliati e severi, vidi l'opulenza della Chiesa e rimasi di stucco. Ero abituata ai poveri sacerdoti della mia parrocchia che chiedevano qualche soldino per aggiustare il termosifone della chiesa o per riparare una falla nel tetto e mai avrei creduto che in realtà ci fosse questa ingiustificata ricchezza nella chiesa! I dubbi aumentavano.
Poi negli anni dell'università sono venuta a contatto con atei che più atei non si può: ho studiato le leggi della Fisica, ho riso della creazione e deriso chi ci credeva, ho imparato il metodo sperimentale, l'approccio scientifico agli eventi del mondo....e Dio si allontanava. Alla fine, come avevo già raccontato nel primo post, il taglio finale, l'allontanamento definitivo. Ho letto tanto prima di capire qual era la mia strada: da libri come "Piccola introduzione alla fede" di Bruno Forte, a "L'illusione di Dio" di Dawkins, da "Il dizionario dello scettico", a "dialoghi sulla Fede e la ricerca di Dio". Ed ho capito che posso vivere senza Dio, che le risposte alle mie domande non si trovano nelle preghiere ad un'entità astratta, che tanto di quello che mi hanno raccontato son favolette, che non ci sono evidenze storiche di molti fatti cristiani, che la Chiesa, come carrozzone e con le sue idee bislacche su tanti temi quotidiani, non mi rappresenta.
Scusate il papiro che forse esula dal topic iniziale....ma questi argomenti stuzzicano sempre i miei ricordi e l'analisi del mio percorso personale nei confronti della religione
