dammispazio ha scritto:tanto x fare capire un aspetto delle mie lamentel, lo hanno messo nel gruppo con altri tre bambini,uno autistico con il sostegno fisso, uno con problemi comportamntali e familiari grossi (genitori spariti) e il terzo asperger... ora dico... possibile che un bilingue abbia le stesse necessita?
Una superficialità scandalosa.
Quando frequentavo le elementari, normale scuola statale (avevo naturalmente la maestra unica), nella classe avevamo vari soggetti "difficili". La figlia violentata dal padre, il ragazzino con tendenze omo (parliamo di un paese Italia centrosud fine anni '70), il figlio di alcolista.... Finivano tutti dalla mia maestra, era la più giovane e la meno "raccomandata", quindi le "rogne" le sbolognavano a lei. Forse anch'io all'inizio ero un "problema" perché provenivo da un'altra regione, ad anno scolastico già incominciato, non conoscevo il dialetto, mi trovavo male e piangevo sempre
Lei era una persona eccezionale, il Signore l'abbia in gloria.
Non faceva sentire nessuno "diverso". Un anno è stata con noi per qualche mese pure una bambina della compagnia circense e non sapeva bene l'italiano, per questo era molto chiusa. Però la mia maestra riuscì, da sola (il sostegno non c'era ancora), a farle seguire ugualmente le lezioni
