Fabietty ha scritto:
Sorvolando su cose che *dovrebbero* darsi per scontate (educazione, rispetto, garbo, e così via), l'opinione/indicazione che ti chiedo è: quali sono iter e comportamento ideale, (soprattutto) secondo te? Partendo da quelli che possiamo considerare i "fatti della vita", ovvero io che ho bisogno di una cucina, che la vengo a vedere, che ti chiedo le informazioni essenziali sulla medesima, un progetto, un preventivo, tutti passaggi inevitabili che COMUNQUE può giocoforza non concretizzarsi in una vendita. In che modo, in caso di fallimento di una trattativa, ti sentiresti NON preso in giro, o irrancorito nei confronti del potenziale cliente che ha preferito col scegliere altro?
Questa è la domanda che vorrei facessero tutti i potenziali clienti. La mia risposta è riassunta in una vendita fallita.
Entrano due conoscenti che cercano una cucina. Hanno una certa idea sulla cucina che a me non piace per nulla. Sviluppo il progetto seguendo le loro indicazioni e chiedo di fare un progetto di testa mia (=pensando fosse casa mia).
Questa cosa la faccio sempre, ma nel loro caso sono stato più insistente. Il risultato è che il mio progetto li ha destabilizzati pesantemente. Si sono innamorati di quella scelta. Purtroppo però il costo della cucina come da me immaginata era molto costosa e ai tempi non c'era il marchio low cost in negozio da poter proporre. Il risultato è stato che il cliente ha comprato altrove, ma è tornato in negozio a ringraziarmi per l'idea e a spiegarmi che il budget non consentiva di comprare quel marchio. Hanno comprato altre cose, ma mi è piaciuto molto il loro comportamento, anche perchè ho dedicato loro 5 appuntamenti e un sopralluogo per le misure.
In sintesi a me piacerebbero 3 cose che sono pura utopia.
1) Se il cliente contratta la cucina X e trova di meno da un rivenditore che si limita a copiare l'idea, vorrei poter avere l'ultima parola (magari darmi la possibilità di pareggiare l'offerta o darmi la possibilità di capire dove l'altro rivenditore ha tirato il prezzo).
2) Se il cliente viene tante volte in negozio, mi piacerebbe che alla fine mi dicesse: "ho comprato un'altra cucina perchè mi piaceva di più il decorativo del marchio Y, l'anta del marchio Z, il colore del marchio W o le gambe della commessa del negoziante H.
3) Se il cliente trova l'idea giusta nel mio negozio vorrei tanto che confrontasse l'operato alla pari, ossia senza dare l'imbeccata al concorrente per valutarne le capacità.
Utopia pura.
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