Allora eccomi, ho qualche minuto da dedicare al piccì e ne approfitto per scrivervi.
Faccio una o due premesse.
Innanzitutto, ovviamente quello che so è frutto di studio, ma soprattutto di esperienza lavorativa (e di Vita) ormai pluriennale con taaanti bambini, taaaanti genitori, taaaaanti professionisti. A tutto questo ovviamente va però a sommarsi quello che ognuno (E qui io, nello specifico) va a cogliere, raccogliere ed a sommare a quello che ha tra le mani. Ognuno ha il suo approccio, il suo "Credo" e di "Pedagogie" ne esistono varie e variegate. Chi ti dirà che i bambini vanno lasciati piangere o si viziano, chi ti dirà di farli dormire tra mamma e papà fino alla scuola elementare, chi di chiudere la porta e lasciarli urlare che poi "smettono". Professionista, è chi crede in quello che fa, e cerca di prestare onore al suo lavoro e ai "credo" che lo spingono a quello.
Il mio approccio, quindi, può piacere come no. Può essere "condiviso", come no. Io l'ho elaborato in questi anni traendo il meglio di quello che vivevo, o almeno quello che "meglio" appariva ai miei occhi. Ho tenuto per la mano centinaia di bambini, lavorato in tanti nidi e in tante case, e quello che di più bello ho imparato è che non esistono regole "Universali". E che ogni mamma può essere la mamma migliore possibile per il suo bambino. Bastano cura ed amore. E ascolto. Vivo il mio lavoro non come una "Scienza infusa", ma come quell'amplificatore in cui a volte un bambino può parlare per farsi sentire meglio dalla sua mamma e dal suo papà.
Detto questo, veniamo al punto
(si sarò capito che la sintesi non è un mio pregio..!)
Primogenito all'ospedale, sì o no?
Premesso che ovviamente dovrei conoscere il bambino per dare un'opinione precisa ed empiricamente fondata, in linea generale la mia risposta è no. No perchè:
1) I bambini hanno una percezione del tempo differente da quella di un adulto. Voi sapete di stare via 3 giorni e li vivete con un'intensità ed una "lungaggine" che al bambino non appartiene. Per lui il tempo è relativo: Mi annoio? Il tempo passa lento. Mi diverto? Il tempo vola. Quindi il consiglio è: Lasciatelo a casa a fare cose che gli piacciono, riempite il suo tempo di cose "belle" e vedrete che gli sembrerà che siate state via poche ore. E se è abituato a dormire con voi e pensate che possa non dormire, fatelo coinvolgere da qualcuno che ama in avventure diverse. Come la nonna che propone di dormire sul divano facendo finta di essere su una barca e lo sfianca con la storia di Peppa Pig che viaggiava per lande lontane, o il papà che gli racconta una favola stretti nel lettone dicendogli che è una "notte speciale" perchè Babbo Natale passava di lì e porterà un regalino estemporaneo....
Ovvio, tutto poi dipende dall'età del bambino, adattate le idee
2) Ovviamente una preparazione lunga mesi è necessaria, ma c'è poco da fare, un bambino 0/3 anni (ma anche poco più grandi) non sarà mai davvero "Pronto" all'arrivo di un secondo in famiglia. E' un trauma, più o meno intenso che sia. Si sentiranno tolti dal loro piedistallo, traditi nel vedere i "loro" genitori divisi con qualcun altro. Il distacco "unico" è più funzionale nel far capire al bambino che qualcosa sta cambiando (E le loro testoline avranno il tempo di razionalizzare per quanto possibile) piuttosto che un distacco "multiplo" ogni giorno la sera. Ne escono spesso straziati, dalla stanza dell'ospedale, che spesso ha su di loro anche un effetto terrorizzante. medici, odori, colori, confusione...la mamma spesso a letto...
3) Il papà può approfittare di quelle ore per preparare al meglio il primogenito alla "novità", coinvolgerlo negli ultimi acquisti e negli ultimi preparativi, raccontare che la mamma è andata a far uscire il fratellino/sorellina dalla pancia e lo porterà a casa tra pochissssimo.
Ne approfitto per lanciare un messaggio. A volte, senza volere, non ci rendiamo conto di quanto alcuni gesti/frasi possano rovinare l'attesa di un fratellino. Ho visto mamme preparare scatolini davanti al primogenito dicendo "Ecco, i giochi che non usi più li mettiamo via per il fratellino". Il bambino in questione è andato in crisi davvero profonda, tanto da smettere di mangiare. Certo, un altro bambino avrebbe potuto prendere la questione benissimo, ma in generale...è meglio non "riciclare" troppo se il bambino non dà il suo "ok" convinto, ovviamente non vale se è troppo piccolo per accorgersene
O mamme che, tornate dall'ospedale con il nuovo arrivato, mentre il primo mostrava il suo disappunto mangiando poco commentavano "Dai che devi diventare forte così prendi in braccio il piccolino". "Sì, per buttarlo dalla finestra" volevo aggiungere io

Se vedete che non è entusiasta da subito non preoccupatevene e non obbligatelo al contatto o alla "gioia". Provate a coinvolgerlo alla larga come "Hai visto, col piccolino intorno c'è una gran confusione, ti va di aiutare la mamma a piegare le sue tutine così facciamo ordine?".
Per quanto riguarda lo spannolinamento. Premesso che ogni bambino ha i suoi tempi e cascasse il mondo ve li imporrà (Se non sono pronti...non sono pronti. Potete metterci tutto l'impegno che volete

) e che i pannolini moderni sono motivo di "ritardo" nello spannolinamento (La sensazione "Extraasciutto" spesso gli impedisce di imparare a riconoscere bene gli stimoli, oltre a non provocargli "fastidio", idem il fatto che siano superslim), ecco qualche dritta.
1) Distraeteli. In bagno, si va col libretto

si canta, si raccontano le favole. Insomma, si fa altro! Concentrarsi sul proprio corpo è chiedergli troppo. Fategli fare altro, il libro di solito aiuta.
2) Ogni bambino ha il suo strumento preferito. Che sia il vasino, il wc col riduttore, la ciotola

non tutti amano il wc perchè per loro è molto difficile accettare che una "parte" di loro verso cui sono peraltro molto curiosi finisca in un buco nero.
3) Raccontategli dove vanno a finire la pipì e la cacca! Inventatevi la storia del mondo delle cacche in cui tutte le cacche vanno a finire insieme, si ritrovano e ritornano nel pancino del bambino da cui sono arrivate per poi uscire di nuovo. Raccontate una storia insomma in cui la cacca non vada persa, ma torni sempre nel suo pancino.
4) Non fate associazioni cacca->schifo, o saranno ovviamente restii a farla dove poi gli tocca vederla.
5) coinvolgeteli nella pulizia! Spiegategli che appena fatta la cacca andranno sul bidet (Evitate le salviette, fateli lavare da soli anche se allagano il bagno!) e potranno lavarsi da soli.
Queste sono le prime cose che mi vengono in mente al volo, ma se volete risposte a quesiti specifici...Here I am
Sono lunghissima, spero di non essere stata noiosa, nel caso ditemelo che vedo di migliorare
