
Il discorso di mercury è quello che è piu' vicino al mio pensiero, anche se fa un po' i conti senza l'oste. Forse se trovassi un lui per il quale vale la pena camminare insieme rallenteresti anche tu un po' il tuo passo.
Ing ha detto una cosa che dico spesso anche io... sto bene guardando una nuvola o una foglia mossa dal vento e la maggior parte delle persone mi guarda come se fossi un'extraterrestre! A me non importa spiegare, non son capace di spiegare il tipo di serenita' e i pensieri che il mio mononeurone elabolra in un determinato momento.
Il discorso di cyber, anche se non l'ho capito totalmente, mi ricorda un po' le tre scimmiette. Non vedo, non sento, non parlo.
E' facile esser felici guardando soltanto noi stessi, è come creare un mondo tutto nostro dove le cose per forza vanno nel modo in cui vogliamo e se qualcosa va diversamente si puo' semplicemente dire "era inevitabile in un percorso". Ma la vita è relazionarsi con il mondo che ci circonda consci di sapere chi siamo e cosa rincorriamo, gia' perchè la vita è sempre una ricerca di qualcosa, siano i beni di sussistenza, sia la serenita' o sia soltanto comunicazione. Far finta che non sia cosi' è come chiudersi in quattro mura.
Se qualcuno ha letto "flatlandia" potra' capirmi quando dico. Lui è un PUNTO.
Aysia, aspetto ansiosa la tua idea
