All'atto pratico c'è solo da sperare che i genitori del convivente...ehm,...diciamo in difficoltà.....siano d'accordo col convivente che vorrebbe decidere.....
Per la legge se non c'è il "contratto" di matrimonio sono i genitori che decidono...o sbaglio??
Cioè..insomma.....facendo discorsi che son brutti, ma che bisogna pensare purtroppo, se uno dei due conviventi ...ehm...decede....se non è stato lasciato nulla di scritto (quanti lo fanno mi chiedo??) l'altro non può decidere la donazione degli organi anche se ha l'assoluta certezza che il convivente l'avrebbe voluto fare. Sono i genitori che decidono.
E se la casa è cointestata?? La metà dello sfortunato va ai SUOI eredi (genitori se viventi...fratelli altrimenti e via di seguito...)
Può far incazzare quanto volete, ma questo è
Io resto del parere che una firma in comune la farei, visto che è l'unica alternativa al momento possibile...
Lavora come dici tu e pago come dico io.
Lavora come dico io e pago come dici tu.
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