Per me il problema sta principalmente nel fatto che in esposizione praticamente colori non ce ne sono. Io ho visto quasi esclusivamente total white , poi accoppiata bianco/ rovere moro,poi cucine anta a telaio in legno ed una o 2 cucine rosso ferrari. Mi spiegate come fa una persona a scegliere un colore se non vede nulla esposto? Diciamolo è un po' rischioso scegliere una cucina colorata da un campioncino, spesso senza neanche un render realistico!
Quindi si sceglie poco o nulla colore semplicemente perchè non viene proposto nelle riviste ed il colore è quasi assente nelle esposizioni.

Solaria ha scritto:Mi spiegate come fa una persona a scegliere un colore se non vede nulla esposto?

@Solaria: dal mio punto di vista, il colore è "dentro" di noi.
Se lo senti, lo cerchi.
Non sempre serve un campioncino

Io non sono daccordo, il colore come tutto il resto è soggettivo, io amo il total white e non solo, ma non penso proprio che sia una "non scelta", è semplicemente un gusto personale, una cucina come tanta altre cose rimane impressa se colpisce, non è detto che per colpire deve per forza essere colorata, ci sarà sicuramente chi si pente della scelta del total white come sicuramente c'e' chi si pente di aver fatto una parete di un colore troppo accesso oppure pastello che magari alla lunga stanca

No, proprio non si trovano nel moderno, al massimo trovi un grigio, un tortora ma colori nulla. Eppure hanno una mazzetta di colori nei laccati Evidentemente il negoziante non vuole neanche rischiare ed esporre una cucina gialla o verde, cobalto ecc. Allora mi chiedo perchè mai dovrebbe rischiare il cliente che non l'ha vista neppure in fiera.
Anche secondo me il bianco non è una non scelta specialmente se ben amalgamato con altre tinte di legno ,acciaio, pietre ecc

Se uno sceglie il bianco per omologazione sarà sicuramente un bianco privo di personalità, tuttavia non ritengo affatto il bianco un non colore: il bianco è forse il colore x eccellenza, evoca pulizia, purezza, pace interiore...il bianco si può scegliere anche perché piace proprio x la sua presenza e a parer mio, se ben dosato, denota una gran personalità.

Lietta ha scritto: "liberi di cambiare": questo, è sintomatico. Sintomatico della paura di fare scelte e poi sbagliare. Forse perchè quasi nessuno, ormai, è abituato a ragionare con la propria testa, ad ascoltarsi e farsi una propria opinione autonoma, a prescindere da quella dominante.
.

Non sono d'accordo: uno può aver voglia di cambiare perché dopo un pò ha voglia di qualcosa di nuovo, che è l'esatto contrario della paura del cambiamento.
Io amo molto i colori, ma sono una che ama cambiare, giocare con i colori: difficilmente sopporto 10 anni con le stesse pareti o gli stessi tessuti, ma non x questo scelgo il total white.

non sono volutamente intervenuta nel 3d di Kiwi sui colori della cucina perchè mi pareva ( e mi pare tuttora) che ci siano troppe voci nel coro ma approfitto del topic di mitti (mi perdonerà ) per dire la mia su alcuni colori .

A proposito degli ultimi rendering postati da Lietta di là:
Il giallo tanto decantato come "caldo", l'ho trovato bello alla prima occhiata, armonico rispetto alla casa ma già alla seconda vista mi ha dato un senso di pesantezza e di stanchezza , non so come spiegare, è difficile dare voce ad una sensazione , ma mi toglie letteralmente energie . Il verde menta al contrario l'ho trovato energetico a prima vista ma analogamente non riuscirei a sopportarlo alla lunga. Uno dei primi rendering in bianco è stato definito "anonimo" , beh, è quello che più mi piaceva .

Il bianco mi dai l'idea di pulito, mi rilassa , è un qualcosa che riesce ad assecondare il mio temperamento che è umorale, discontinuo e che cambia di giorno in giorno, a secondo di quello che vivo. Le ambientazioni che invece ha postato mitti sono proprio quelle che amo: bianco/luce/e poi, come una sorpresa inaspettata , legno... possibilmente grezzo .

In breve, trovo molto giusto il voler di assecondare l'ambientazione della casa che si abita, cercando di valorizzarla : ci vuole gusto , talento, capacità, pochi sono capaci di farlo ... ma c'è un'ambientazione "interiore" che è la ns. dimensione e che è altrettanto importante, imho, e che farà sì che la stessa casa, la stessa stanza sia diversa se abitata dalla persona x rispetto alla persona y ... e non c'è un giusto o uno sbagliato, un'espressione di personalità o di anonimato in queste scelte

annsca ha scritto: e non c'è un giusto o uno sbagliato, un'espressione di personalità o di anonimato in queste scelte

Sono d'accordo sulla varietà infinita dei gusti ma pemettimi di collocare come asettico e senza espressione di gusto il Total (ripeto total) white.

Ricordo che il bianco è per definizione un colore acromatico senza tinta per cui, a riempirne una stanza intera, semplicemente si sceglie di non metter cromie di nessun tipo.

Concordo inoltre con la lettura sociologica di Lietta relativamente all'associazione bianco-crisi. Non a caso, oggi, si ripercorre nell'arredo il bianco esattamente come negli anni '70, anni di fortissima crisi e contestualmente di cucine costruite sulla falsariga della Longline della Salvarani


esposta al MOMA a New York.

coolors ha scritto: .... Non a caso, oggi, si ripercorre nell'arredo il bianco esattamente come negli anni '70, anni di fortissima crisi e contestualmente di cucine costruite sulla falsariga della Longline della Salvarani

trovo del tutto insensate e prive di fondamento queste considerazioni......
Il bianco c'è sempre stato e sempre ci sarà, come colore è uno dei pochi colori che forse proprio non conosce mode, periodi o che si dica a tal proposito.
Questa mia considerazione alla fine però può valere per qualsiasi colore, non è il colore che ti rende bello un progetto, una scelta, caldo un ambiente, ecc ecc, ma bensì l'insieme di tutte le cose che compongono il progetto stesso e quindi i loro colori che devono essere con maestria scelti e abbinati tra loro.
QUella cucina che hai mostrato non è per la crisi che vengono scelte cucine così ! ma come fai a dire ste cose !!
Quella cucina forse è ancora scelta perchè è una cucina dalle linee pulite senza fronzoli, ecc ecc, cucine che alla fine non avranno mai età o collocazione temporale.....

Se dovessi scegliere una cucina colorata sceglierei questa. Del resto i verdi sono molto diversi l'uno dall'altro

http://outletarredamento.it/ImmaginiPr ... 94-B-6.jpg
o questa
http://outletarredamento.it/ImmaginiPr ... 48-B-1.jpg
o questa
http://it.expopage.net/ebooths2/Exhibit ... DOTTO1.JPG

erminio ha scritto: Il bianco c'è sempre stato e sempre ci sarà, come colore è uno dei pochi colori che forse proprio non conosce mode, periodi o che si dica a tal proposito.

Evidentemente non hai mai venduto mobili/cucine componibili.

Io ho avuto la fortuna di farlo dai primi anni 90 al 2001 circa e ti posso garantire che in quel periodo (ma anche dopo, direi fino al 2005) del bianco nemmeno l'ombra, tanti laminati o laccati panna/colorati, montagne di cucine anta telaio a ciliegio (Aiko/Arc Linea docet) o noce biondo, qualche bel classico in castagno/rovere/anilina panna, forse l' 1% di bianco nel super-economico. Da inizio 2000 fino a qualche anno fa ho visto tanto wenghè (a carriole) o tinte simili scure tipo il rovere moro.

Ti invito ad andarti a rivedere le foto dei vecchi Saloni del Mobile, per un bel pò di tempo (direi almeno 10 anni) il bianco era sinonimo di economico e i grandi nomi brianzoli (e i veneti a cascata) si guardavano bene dal proporlo.

Ti dirò di piu', nel '99 avevo messo la Diva di Salvarani (rivisitazione della Long Line) in piena vetrina nel mio negozio con la classica composizione fatta di elementi da 60 e top in firon rovere.

Beh, era veramente bellissima (io ho sempre toppato, da "vero coion", nelle tempistiche delle proposte, purtroppo ) ma non era di moda e la gente si fermava a guardarla ma ripensando alla cucina anni 70 della mamma (che aveva stufato e stra-stufato), non la comprava ...

Secondo me Coolors e Lietta hanno ragione sul discorso del bianco.
I miei genitori hanno una cucina bianca con profili giallissimi dagli anni '80 (primi anni '80 se non ricordo male una Veneta Cucine ancora in piedi anche se sarebbe ora...) ed eravamo proprio gli unici ad avere qualcosa del genere all'epoca. Le cucine dei miei amichetti erano tutte legno, noce, al massimo qualcuno osava il rosso. Poi sono arrivati gli anni '90 (in cui molti hanno cambiato le cucine degli anni '70) e giù di ciliegio, poi il Wengé. Il mio ragazzo che ha preso l'attuale cucina circa 7 anni fa l'ha presa avorio e non bianca. Ora sceglierebbe il bianco. Bianche ce n'erano molte meno in giro. Adesso a noi il bianco sembra una scelta senza tempo perchè commercialmente ce lo stanno proponendo così, ma non è stato sempre così.

Infatti è quello che ho detto si compra bianco non per scelta ma perchè ci stanno proponendo solo questo.E' la proposta che oggi è monotona e non variegata ! Se sfoglio le mie riviste degli anni 80-90 trovo soprattutto legno e colori.
Personalmente non credo che se ci fosse un'ampia scelta di proposte sul colorato la gente sceglierebbe sempre bianco.Oggi qualche cucina colorata bisogna cercarla con il lanternino
A me il colorato piace molto, ma non ho trovato proposte interessanti,per questo sono andata sul bianco/legno.

Diverso il discorso sull'anta classica dove di trovano un po' di più giallini, verdini,azzurrini
Poi c'è un altro discorso da fare riguardante i modelli. Negli anno 80-90 le cucine non erano formate a blocchi interi,pareti intere di colonne,ma erano molto più articolate per cui il colore veniva stemperato da pieni e vuoti, vetrine, della composizione. Oggi si tende molto a fare blocco di colonne + isola o bancone ed allora il discorso colore diventa più problematico.Quindi si lavora da un punto di vista cromatico più con i colori del piano e dei rivestimenti.

quiklip ha scritto:. Bianche ce n'erano molte meno in giro. Adesso a noi il bianco sembra una scelta senza tempo perchè commercialmente ce lo stanno proponendo così, ma non è stato sempre così.

Boh...secondo me state facendo un discorso opinabile...il bianco è una moda del momento, come 10 anni fa lo è stato il ciliegio, come 20 anni fa il faggio con il blu e via discorrendo. Ovvio che si vedono cucine di questo tipo nei negozi, come del resto accade nell'abbigliamento. Poi, sempre come accade nell'abbigliamento, c'è chi segue le mode e chi no. E quella fetta di mercato magari non troverà quel che cerca in esposizione, ma lo potrà comunque trovare.
Quel che secondo me rende asettiche le cucine tipo la prima postata da Mitti non è certo il bianco, che mixato allo splendido parquet è fresco ed elegante, quanto la totale mancanza di complementi e accessori.
E poi, moda o non moda, uno dovrebbe avere la capacità di scegliere la cucina assecondando l'ambiente e non viceversa...a Torino avevo scelto una cucina bianca perché la stanza "mi chiedeva" quello...qui a Roma mi chiede colore e ho intenzione di darglielo...ma ciò non toglie che il bianco x me resta bello.

Solaria ha scritto:Infatti è quello che ho detto si compra bianco non per scelta ma perchè ci stanno proponendo solo questo

Sulla proposta (riviste e show room) un pò a senso unico (con le dovute eccezzioni) hai ragione purtroppo.

Sarebbe bello però, finalmente, vedere un cambio di tendenza, un consumatore evoluto che prende quanto di buono gli viene proposto dal mercato e, senza paraocchi o stereotipi, mette del proprio personalizzando il proprio ambiente e, in parte, fregandosene delle proposte stereotipate.

Credo fortemente sia giunto il tempo (grazie anche alle nuove tecnologie di interazione quali forum, blog, mailing list, che possono muovere tendenze dal basso) perchè i produttori comincino a guardare al consumatore con occhi diversi, non come a pecorelle da portare al pascolo (scusate l'esempio ma è quello che forse rende maggiormente l'idea).