
sto pianificando una serie di interventi sul mio nuovo appartamento, inserito in un contesto inizio anni '70 di discreta qualità. la mia idea di partenza sarebbe quella di sostituire gli impianti idraulici originali (in ferro) con nuove tubazioni pvc per andare a riposizionare i radiatori tradizionali sulle pareti perimetrali; nel contempo vorrei cambiare caldaia, sostituendo quella tradizionale con una nuova caldaia a condensazione. sono in contatto con un idraulico che mi ha dato una serie di indicazioni positive in questo senso e mi ha stilato un preventivo.
questa mattina, per scrupolo, ho avuto un incontro con l'installatore junkers di zona. dopo aver preso visione dell'appartamento, aver dato un'occhiata ai radiatori e alla caldaia e aver ascoltato il mio progetto, ha sollevato un paio di contestazioni piuttosto interessanti:
a. la caldaia a condensazione, qualora sfrutti l'impianto condominiale, deve utilizzare un impianto a tubi pvc; in assenza di tubazione pvc, l'implementazione della caldaia a condensazione porta a dover rifare completamente gli scarichi condominiali in 5 anni massimo - perchè la caldaia scarica acqua con una percentuale di acido solforico;
b. pur in presenza di buoni radiatori convenzionali, la caldaia a condensazione deve essere utilizzata a temperatura di mandata superiore ai 45° che la rendono performante; superando i 45° la resa scende al 95%, rendendo la caldaia meno economica di una convenzionale.
c'è qualcuno di voi più preparato di me in materia che possa offrirmi i suoi 2 centesimi??
grazie in anticipo!!
ps. nota a margine: l'installatore sconsiglia anche la sostituzione dell'impianto idraulico; sostiene che i tubi in ferro siano una certezza, e quindi mi consiglia di non toccare nulla nell'impianto. so che non è la sezione corretta del forum ma se aveste un'idea anche in merito a questo...beh...sono tutt'orecchi!!