Oggi vanno di moda le docce ampie, spaziose, possibilmente senza porta, con un solo vetro tra il fortunato bagnante che se la può permettere (in termini di spazio e denaro) ed il resto della sala da bagno.
Beh, in effetti fare la doccia in uno spazio 150 x80 è ben altra cosa che in un risicato bugigattolo 80x80; ed è ancor meglio se, magari, ogni tanto, si facesse in due, anche se le dimensioni permetterebbero pure 3 o 4..... alè! Organizziamoci.....
Evviva gli architetti ed i designers che, sull'onda del "Less is more" vanderohiano, eliminano, eliminano, eliminano ogni più piccolo oggetto che potrebbe risultare superfluo alla funzione.
E quindi, già che ci siamo, eliminiamo pure le cerniere bruttissime inox oppure i binari di scorrimento e quindi, addirittura, le porte delle docce!
Adesso, tornando sul piano dell'effettiva comodità d'uso (perchè è questo il principio ispiratore), vorrei sapere quanti di voi hanno la doccia aperta, ma soprattutto quanti di voi hanno mandato maledizioni a chi abbia inventato quest'oggetto.
Il problema, sottovalutato da tutti, non è lo scarico e nemmeno gli schizzi. Non è neanche la pulizia dell'immenso vetro.
No no no!
Il vero problema, da tutti sottaciuto per evitare probabili irrisioni, è il fatto che l'ambiente della doccia, appena si esca dal raggio del soffione, sia FREDDA! Ovvero, l'ambiente è alla temperatura di 20-22-24 gradi, mentre sotto la doccia ce ne sono 36. Poichè lo spazio a disposizione è notevole, viene senz'altro da muoversi e quindi, a meno che non si siano spesi 3.000 euri per un soffione 60x60, appena si esce fuori dalla zona di copertura dell'acqua, il corpo si troverebbe in un ambiente decisamente freddo rispetto al calore dell'acqua.
E tutti sappiamo quanto sia fastidisoso e poco invitante fare una doccia, sia pur molto calda, in un ambiente freddo.....
Perchè nessuno ne parla?
