Grazie per aver riportato la notizia, Petra.
Personalmente non proprio d'accordo su tutte le scelte della giuria.
Concordo invece sulle lampade, specie quella a braccio di Rybakken e la serie in PET riciclato di Miyake/Reality Lab/Artemide, motivate rispettivamente
'..per aver dato una soluzione poetica a un problema statico e meccanico' e
'..per aver mescolato tradizione e modernità in un oggetto essenziale, tecnologicamente avanzato ma allo stesso tempo poetico.'
Aggiungo qualche altro prodotto premiato in questa edizione del Compasso d'Oro/ADI (premio ideato dal 1954 da Giò Ponti con l'allestimento che inizialmente era ospitato nei magazzini milanesi de La Rinascente).
Per l'illuminazione da esterno
Bitta (E.Berti), Torremato;
i serramenti con le porte ultrasottili
L16 (P.Lissoni), Lualdi ed
Essenza, GSG - per come si integrano nel progetto architettonico;
poltrona
Spun (T.Heatherwick), Magis - premiata per l'evidente ludicità;
sia da interni che da esterni,
Sampei (Calabrese/Groppi) e la bellissima
Nulla, ancora di Groppi, premiate con le motivazioni
'..per essere sia lampada da terra e sospensione' la prima e
'..per non aver progettato una lampada bensì la luce' - la seconda, che riassume perfettamente il senso del lavoro del designer piacentino.
..E poi, il bancone per gelateria
Bellevue (Sadler), IFI - per la facilità di pulizia e l'apparente semplicità di progetto;
tavolo
25 (Fattorini), Desalto -
'per l'effetto di stupore che suscita la sua esilità in rapporto alle dimensioni che raggiunge..';
tombini e caditoie
Sfera (M.Ragni/G.Iacchetti), Montini;
il testo di Stefano Micelli che ripropone un artigianato d'elite, individuato come una possibile via d'uscita alla crisi corrente.