C'è secondo te questo rischio e come prevenirlo
bella domanda!
La risposta più ovvia è sì!, scegliendo DL e impresa con la testa sulle spalle, che abbiano un buon nome ecc. ecc. bla bla bla
In realtà, proprio come in un intervento chirurgico, come fai a sapere la situazione alla perfezione? Finchè non apri non vedi!
E altrettanto in edilizia: finchè non cominci a spaccare non sai quel che puoi trovar sotto!
Magari trovi un sottofondo da 7 cm, come generalmente è, ma se lo trovi di 22, cosa fai? Non spacchi?
Fermi il cantiere perchè è un lavoro in più?
No! Ti rivolgi al DL e lui (spesso è anche il progettista) capisce al volo se quei 15 cm in più possono tornare utili.
In dottrina ci sono 3 tipi di variazioni: prevedibili, imprevedibili ed extracontrattuali ma il committente DEVE sempre essere messo al corrente, e guai se esse sono arbitrarie! L'appaltatore non avrebbe diritto al compenso extra.....
Non sono considerate varianti (art. 132 codice appalti) gli interventi che il DL disponga per risolvere questioni di dettaglio e che non superino il 10% dell'importo dei lavori e quindi, nella maggioranza dei casi, il 10% rientra in ambiti ai quali si può tener fede. Che sia un privato (nel qual caso si può contrattare un dilazionamento del pagamento) o un condominio, la cosa non cambia.
Se l'importo si discostasse di cifre ben superiori, ci sarebbe la possibilità di procedere contro il progettista per errori o erronea valutazione dello stato di fatto e per violazione delle norme di diligenza nella predisposizione del progetto.
C'è giurisprudenza in quantità..............