Non riesco a vedere gli altri post se non quello di Petra. Quindi un intervento alla 'cieca'.
Però posso annotare alcune tra le più belle abat-jours viste al Salone.
Tra queste, senz'altro
Steel Drop, Pulpo, piccola azienda tedesca vicinissima alla Svizzera. Rielaborando una tipologia Bauhaus degli anni '30 arriva ad una creazione totalmente originale.
Bella e suggestiva anche la
Oda, stesso marchio, praticamente era in tutte le ambientazioni.
Altro classico di Joe Colombo, abat-jour senza tempo,
Spider, Oluce oppure quello appena riedito,
The Globe (1964), ancora per Oluce.
Yupik, in poliuretano espanso, altra creazione libera dello Studio FUWL, Fontana Arte.
Infine di Zava, il tavolino/comodino con lampada integrata,
Sketch, liberamente posizionabile grazie ad un magnete.
Chips, Graffeo per Italamp, in tessuto tecnico.
Di Pouenat, fantastici alcuni oggetti derivati dall'artigianato deco francese: lampada da appoggio
L115BA.
Infine la purezza della
IC Light, globo luminoso tra 3 aste di metallo dorato. Anastassiades, Flos o sempre del cipriota
Tip of the Tongue, stavolta per la sua azienda.