COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#1
Bell'argomento, no?

Iniziamo col dire che esistono 3 figure professionali in parte ( ma solo in parte) sovrapponibili: arch ing geom.

La parte sovrapponibile è che tutti e 3 sono in grado di elaborare quella montagna di carte che serve per un progetto, timbrando e firmando ciascuno nei propri ambiti di competenza.
La sovrapposizione termina lì.

E' questione di competenze e, soprattutto, di pratica: inutile recarsi dall'ing esperto in ponti per farsi progettare gli interni della casa.
Così come è inutile andare dal geom che da mane a sera sta in campagna con la sua stazione totale a far rilevamenti topografici, per conferirgli l'incarico di arredare la casa.
Altrettanto dicasi dell'arch che non ha competenza alcuna nei rilevamenti topografici (p.es.) per chiedergli di fare il rilevamento planialtimetrico del terreno che abbiamo appena comperato.

Occorre che ciascuno sia competente nel settore di interesse.
Poi, ecco il titolo del topic: come si fa a scegliere il professionista che dovrà seguire il lavoro nel quale metteremo soldini, tempo, aspettative?

Innanzi tutto scordatevi di prendere quello che l'impresa medesima vi sottoporrà: essi lavoreranno per l'impresa, non per voi!
Ergo: nomina di un professionista che, essendo pagato direttamente dal committente, operi nell'interesse del committente e non dell'impresa.
La ricerca va fatta basandosi sul passa parola, ovvero sentendo qualcuno che abbia già avuto a che fare col professionista.
Quindi: informazioni, possibilmente di prima mano, non ascoltando le voci del cameriere che è il marito dell'amica della signora dove la zia va a farsi i capelli.
Poi, possibilmente andare a vedere qualche lavoro progettato e seguito dal professionista, possibilmente senza di lui al seguito.
Poi, finalmente, incontro e chiacchierata: non si paga nulla, non è come il preventivo del meccanico che te lo fanno pagare e solo se esegui la riparazione presso di loro, te lo scontano.

Potrebbe servire anche sfogliare alcune pubblicazioni del settore per vedere alcune opere di un determinato professionista.
Ma certamente la cosa da non fare, M A I, è quella di prendere il primo che capita o, meglio, quello che costi meno. L'assioma è : costa poco= resa scarsa.
Dipende da cosa si intenda, poi, per poco o per scarsa......

Quindi, ritengo che un professionista vada scelto per "Wahlverwandtschaften", ovvero per affinità elettive (copyright Goethe), in altre parole per similitudine.
Negli anni passati, se aveste voluto una casa calda, classica non vi sareste dovuti rivolgere a R.Neutra o C. Scarpa.
Altrettanto dicasi se vi fosse piaciuta una casa molto decorata non avreste conferito l'incarico a L. Mies van der Rohe.
Così come se vi fossero piaciute le linee rette, essenziali, scarne, non sareste andati da J. Couelle.
Insomma, bisogna cercare il professionista che più si avvicini alla vostra idea di abitazione perchè egli metterà tutta la sua esperienza e la sua visione nel vostro progetto.
E' quindi questione di fiducia, dal momento che una persona cambia casa - acquistando e ristrutturando- ben poche volte nel corso della vita, impegnando - fra l'altro- una montagna di denaro.
Eppure, proprio perchè le volte non sono mai tante, la ricerca del tecnico è questione delicata.
Poi, nonostante tutte le accortezze, può capitare che si sbagli nel giudicare una persona! però sapremo che avremo messo tutta la diligenza nella ricerca del professionista più adatto alla nostra visione e pertanto non potremo accusarci di nulla.
Sfiga!

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#2
argomento interessantissimo. peccato che quanto hai scritto nella realtà dei fatti è molto difficoltoso da realizzare perchè a) non sono generalmente celebri gli architetti a cui ti rivolgi, b) la maggioranza delle persone si rivolge ai professionisti più che altro per svolgere le pratiche e quindi il risultato che puoi anche andare a vedere è il minimo sindacale e c) ci sono tanti architetti che, forse per i motivi di cui al punto b, lavorano tipo impiegato che timbra il cartellino, senza passione, senza idee, con proposte viste e riviste. il tutto purtroppo lo scopri solamente quando ti buttano giù il progetto, ovvero devi pagare. e allora che fai, ti fai fare 200 progetti con 200 fatture finchè non trovi quello giusto?

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#3
A) non è necessario essere celebri per poter essere bravi o, quanto meno, rientrare in un range di professionisti stimati e capaci.
B) purtroppo è vero e la dimostrazione è evidente anche qui, nel forum. Quante volte postano la pianta con le loro idee già definite e non c'è verso di far cambiar loro idea? Ritengono che quel che hanno prodotto (i frequentatori) sia il top e hai voglia a dire che il corridoio è troppo stretto o il bagno è inservibile con quelle distanze davanti ai vasi. Ma a casa mia è così ed io li uso bene - spesse volte è la loro risposta.
Però, generalmente, si cambia casa per vivere meglio, con maggior comodità, non per ripetere i medesimi errori pensando che siano fissazioni dei progettisti.
Se ci fosse maggior disponibilità (non solamente di denaro) tutti si potrebbe contribuire a vivere e lavorare meglio, grazie proprio a questi sconosciuti architetti.
C) anche in questo caso, purtroppo, hai perfettamente ragione! molti (non la maggior parte), lavorano senza anima nè passione - come, del resto, avviene per qualunque lavoro.
Chi ci mette l'anima è, a volte, gratificato ma, quel che conta, è il passa parola. Un committente contento che parli bene del professionista è la miglior pubblicità gratuita ed efficace.
Riguardo invece al progetto non aderente ai desideri, sarà sufficiente farselo rifare, modificando quel che non centra gli obiettivi e facendo una variante dietro l'altra fino al raggiungimento completo.
Se chiedo una casa tipo baita per la val Gardena e lui mi fa uno stile mediterraneo adatto alle Eolie, e gli accordi erano chiari, che vuoi fare?
Pagarlo? Per soddisfare il suo ego?
Assolutamente no!
Ecco quindi che si ritorna al punto di partenza: la fiducia!

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#4
Da non esperta del campo, ma come acquirente che sta per comprare casa, mi chiedo...dove stà il limite tra fare da se e chiamare un esperto?
Guardando le varie case, mi chiedo sempre quanto mettere in preventivo per la ristrutturazione, e quindi quali sono le cose che possiamo fare da noi. Certo, dipende dalla manualità che uno ha e l'esperienza. per quanto mi riguarda....non so nemmeno cambiare una lampadina, ma ho la fortuna di esser nipote di muratore, ormai mio nonno non c'è più, ma mio padre ha imparato tanto da lui, e la casa in campagna l'ha messa a posto da se. quindi se ho bisogno di far delle tracce in un muro o piastrellare il bagno, certamente su quello posso far in famiglia.

Ma se si parla di buttar giu un muro o cambiare la planimetria, avrò sicuramente bisogno di un professionista che segua tutte le pratiche, e dica cosa e quando modificare.
Altra cosa che mi verrebbe da pensare, se ho bisogno di un professionista....sicuramente chiederò a lui per quanto riguarda elettricista o idraulico.....ma poi è giusto far fare altri preventivi? Non vorrei che i professionisti che segnala lui "gonfino" i preventivi....e poi questi si usa pagarli per il sopralluogo?
Vedo un po di differenza tra fidarsi e affidarsi completamente ad un professionista....non per rubargli il lavoro e mettergli i piedi in testa, ma esser in grado di aver un certo controllo (o supervisionare) i lavori che stanno facendo nella propria casa con i propri soldi. Non so se mi sono spiegata.

In pratica, qual'è la giusta via di mezzo nel rapporto con il professionista?
Immagine
Immagine

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#5
hai detto bene:
se ho bisogno di far delle tracce in un muro o piastrellare il bagno, certamente su quello posso far in famiglia
E' però di tutta evidenza (anche se a volte sembra di parlare con i muri!!!) che se si debbano tirar giù muri e rifare gli impianti, ci si debba NECESSARIAMENTE affidare a professionisti che possano rilasciare una dichiarazione di conformità. Obbligatoriamente!

Riguardo al fatto di farsi fare diversi preventivi, certamente è utilissimo!
Sulla base del progetto e di un'accurata descrizione (computo metrico- capitolato) è utilissimo chiedere preventivi ad imprese o artigiani diversi. Intanto puoi capire l'ordine di grandezza ( più o meno dovrebbero essere tutti lì) e, in caso di differenze esagerate, puoi sempre chiedere lumi agli estensori del preventivo. Ma solo se questi ultimi siano stati redatti sulla medesima base (progetto+computo/capitolato). A progetti diversi, necessariamente corrispondono preventivi differenti!

Il tecnico che ti segue è già pagato da te proprio per questa parte di lavoro fondamentale; gli artigiani che intervengono mai e poi mai andranno pagati per un preventivo!

Riguardo all'
esser in grado di aver un certo controllo (o supervisionare) i lavori che stanno facendo
mi dici come fai a capire se il sottofondo è stato fatto seguendo scrupolosamente le schede tecniche? O se, invece, hanno adoperato un altro tipo di prodotto anzichè quello previsto? E, qualora lo avessero fatto, perchè mai?
E saresti in grado di prendere decisioni dal punto di vista tecnico? Non stiamo parlando del fatto di tirar su un muro 10 cm più in là rispetto al progetto (cosa peraltro da valutare attentamente, dal momento che qualcuno ci ha impiegato ore ed ore per stabilire l'esatta posizione....), ma proprio se usare un certo tipo di malta oppure un altro. Oppure che tipo di rete metallica usare nel sottofondo. E se invece si usassero le fibre?

Insomma,vederlo da fuori, il nostro lavoro, è molto semplice, soprattutto entrando in una casa finita ed arredata: ma quanto impegno, quanti pensieri, quante decisioni da prendere PRIMA, DURANTE e DOPO il cantiere!

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#6
Ciao anche noi dobbiamo fare una ristrutturazione di un appartamento su due livelli.. ci sono da rifare:
-impianti elettrico ed idraulico
-abbattere muri e farne alcuni che chiudano della porte
-pavimenti e rivestimenti
-bagni
-arredamento
Ho chiesto ad un arch e mi ha chiesto 10.000 euro di progettazione e il 10% del computo metrico...premetto che l'arch non è della mia stessa città..
secondo voi è molto? per il computo metrico come faccio a capire di quanto sarà?

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#7
c'era una volta.....
Habìa una vez.....
once upon a time
es war einmal....
la tariffa... ma un brutto giorno il mago cattivo Bersani la condusse nel bosco e la eliminò, sotterrandone le carte compreso l'incipit.

Sicchè, da allora, le tariffe sono rimaste solamente un ricordo in quei vecchi progettisti.
Essi, col calar della sera, davanti ad un fuoco scoppiettante, si radunano e ricordano i bei tempi andati, nei quali ad ogni prestazione corrispondeva una percentuale........

Lasciando Biancaneve e la strega cattiva, le tariffe rimangono solamente per farsi un'idea del costo della prestazione: nessuno è più soggetto ai minimi.
perchè vi è da ricordare anche, ma soprattutto, che le tariffe erano i minimi imprescindibili, sotto i quali non si doveva andare.

Pertanto, posso dirti quel che ricordo traendolo dalla nebbia dei ricordi....
Il principio era il seguente: percentuale inversamente proporzionale all'importo dei lavori, ossia, più cresceva l'importo globale dei lavori, minore diventava la percentuale da applicare.

Ricordo che noi si lavorava - generalmente- col 10%, ripartendo così la quota :
15% progetto di massima, preventivo e computo metrico
30% direzione lavori
ed il restante 55% fra progetti esecutivi, contabilità ecc. ecc.
Questo per farla semplice.

In altre parole:
importo indicativo delle opere da eseguire 100.000 euro.
Importo totale della parcella: 10.000 euro così suddivisi:
1.500 progetto di massima,
3.000 direzione lavori
ecc. ecc
Le spese sono extra e, in dipendenza della lontananza del cantiere, variano parecchio e, anche queste, possono essere a percentuale sull'importo della parcella.

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#8
Olabarch ha scritto:c'era una volta.....
Habìa una vez.....
once upon a time
es war einmal....
la tariffa... ma un brutto giorno il mago cattivo Bersani la condusse nel bosco e la eliminò, sotterrandone le carte compreso l'incipit.

Sicchè, da allora, le tariffe sono rimaste solamente un ricordo in quei vecchi progettisti.
Essi, col calar della sera, davanti ad un fuoco scoppiettante, si radunano e ricordano i bei tempi andati, nei quali ad ogni prestazione corrispondeva una percentuale........

Lasciando Biancaneve e la strega cattiva, le tariffe rimangono solamente per farsi un'idea del costo della prestazione: nessuno è più soggetto ai minimi.
perchè vi è da ricordare anche, ma soprattutto, che le tariffe erano i minimi imprescindibili, sotto i quali non si doveva andare.

Pertanto, posso dirti quel che ricordo traendolo dalla nebbia dei ricordi....
Il principio era il seguente: percentuale inversamente proporzionale all'importo dei lavori, ossia, più cresceva l'importo globale dei lavori, minore diventava la percentuale da applicare.

Ricordo che noi si lavorava - generalmente- col 10%, ripartendo così la quota :
15% progetto di massima, preventivo e computo metrico
30% direzione lavori
ed il restante 55% fra progetti esecutivi, contabilità ecc. ecc.
Questo per farla semplice.

In altre parole:
importo indicativo delle opere da eseguire 100.000 euro.
Importo totale della parcella: 10.000 euro così suddivisi:
1.500 progetto di massima,
3.000 direzione lavori
ecc. ecc
Le spese sono extra e, in dipendenza della lontananza del cantiere, variano parecchio e, anche queste, possono essere a percentuale sull'importo della parcella.
Innanzitutto grazie mille per la rapidità di risposta... penso che comunque ogni volta che dovrà venire qui le spese saranno a nostro carico però penso anche che la nostra scelta ricada su di lui per la similarità di pensiero e di concepire la casa...

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#10
Ciao Olabarch, grazie per le spiegazioni sono utilissime! Ti faccio una domanda:
Olabarch ha scritto:Riguardo invece al progetto non aderente ai desideri, sarà sufficiente farselo rifare, modificando quel che non centra gli obiettivi e facendo una variante dietro l'altra fino al raggiungimento completo.
Come funziona di solito? Quante volte i tuoi committenti ti chiedono piccole varianti o veri e propri stravolgimenti?
Immagino che il processo di definizione di una nuova planimetria sia iterativo... Ma quanto lo è?
In ambiti professionali che io conosco meglio, può succedere che un preventivo per un nuovo sito web sia valido - faccio un esempio, per 2 proposte grafiche iniziali e due "giri" di revisioni.

Ti faccio queste domande perchè io non ho le idee chiarissime di come vorrei il mio futuro appartamento. Brutto da dire ma ho fatto una fatica incredibile a trovare casa e sono passata da un potenziale appartamento all'altro valutando appartamenti completamente diversi, spesso di proprietà di architetti, ex arredatrici di interni e simili. E adesso un appartamento vuoto e vecchio mi mette in difficoltà. E so anche per certo che purtroppo sceglierò un architetto un po' alla cieca perchè conosco pochissime persone che hanno avute esperienze simili... Insomma prevedo di fare fatica con il progetto.

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#11
Piccole varianti si possono fare e sono comprese nel prezzo.

Se si tratta di stravolgimenti... è dura!
Dura perchè i motivi, sostanzialmente possono essere due:
1. ho sbagliato completamente e non ho capito le esigenze, proponendo qualcosa che per le necessità ed il portafogli del committente è irrealizzabile.
2. il committente non ha esplicitato chiaramente le necessità, dividendole dai desideri.
Nel primo caso la responsabilità è unicamente mia e quindi (mai successo) lo studio da zero dev'essere compreso.
Nel secondo caso, dopo un'ulteriore chiacchierata esplicativa, il costo è da dividere........ e generalmente si va incontro al committente proponendogli una somma simbolica per il nuovo studio.
Per fare numeri diciamo: 1000 euro per la proposta per un appartamento già ben definita in scala 1:20 o 1:25 con qualche sezione significativa e 300 per il rifacimento completo.
Non ci possono essere ulteriori nuovi progetti, altrimenti devono essere compensati extra.

Diverso nel caso di un edificio, dove gli importi sono ben superiori.

Questo per il progetto di massima; sai però quante volte cambi studiando gli esecutivi? Tutto quel lavoro, invece, è compreso nella somma concordata inizialmente.

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#12
Ciao olabarch,
Non so se sia la discussione giusta... ma vorrei chiederti dei consigli
Allora io devo ristrutturare totalmente il mio nuovo appartamento
Abbiamo un architetto che ci sta seguendo dal punto di vista dei progetti ecc e ci ha sviluppato un compito metrico. Per quanto riguarda i lavori secondo la tua esperienza e' preferibile scegliere una ditta unica che ci faccia tutti i lavori oppure prendere singolarmente ditte diverse? Tipo muratori, elettricista ecc?????

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#13
Ciao Sissi, anche in questo caso si potrebbe aprire una discussione infinita con numerosi apporti da voi utenti.
La questione è fondamentalmente semplice: se l’impresa è sana, precisa, puntuale, puoi affidare loro tutte le opere delle quali si occuperanno.
E il DL ringrazierà.

Se, al contrario, l’impresa non è affidabile al 100% il DL suderà, spesso anche parecchio.
Perché il compito di coordinare le lavorazioni è proprio del DL e dell’imprenditore, ciascuno nei i propri ben definiti ambiti/limiti.

Se invece si decide di ricorrere ai singoli artigiani è evidente che il prezzo sarà inferiore a quello praticato dall’impresa ma, contemporaneamente, il DL dovrà seguire in maniera mooooolto più precisa ed attenta.
Poi c’è anche il caso che gli artigiani siano conosciuti dal DL e questa, spesso, è la soluzione migliore e una delle credenziali su cui far maggior affidamento.

Perché se questi lavorano da 10 anni per il professionista, è evidente che lui riponga fiducia nel loro operato e loro, contemporaneamente, siano contenti di lavorare con quel DL.
Se invece fossero tutti emeriti sconosciuti, il ginepraio si amplia……

Con l’impresa unica hai il vantaggio di avere un unico referente che sarà l’imprenditore (per favore, non chiamateli impresari, anche se, spesso, nell’edilizia è un teatro!) o il geom di cantiere che quotidianamente passerà a controllare e misurare le opere eseguite.

I pagamenti seguiranno il contratto e, nel caso di contestazione, la somma relativa a quella singola lavorazione verrà sospesa dal pagamento.

Con i singoli artigiani, invece, hai mano più libera perché con ciascuno di essi potrai fare accordi differenti sia sull’entità degli acconti, sia sui tempi…..

Diciamo insomma che ci sono vantaggi in ambo i casi, però la questione FONDAMENTALE è che il progettista e il DL siano persone attente, precise ed autorevoli: solo così l’opera potrà essere terminata con la massima soddisfazione di tutti.

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#14
Grazie ola,
Noi pensavamo di procedere così. Ci siamo affidati ad un geometra di nostra fiducia che farà da dl e ad un architetto che farà una sorta di direzione artistica ( così L ha chiamata) che ci ha chiesto il 10% sul computo. In tutto ciò geom e archi sono del tutto interfacciati oltretutto perché cugini.

Re: COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA

#15
farà una sorta di direzione artistica ( così L ha chiamata) che ci ha chiesto il 10% sul computo
:shock:
Per favore chiarisci bene: l'arch non fa la DL, incarico che sarà conferito al geom. Ci siamo?
L'arch farà una sorta di supervisione per la quale ha chiesto il 10% del costo del computo oppure della somma delle opere presenti sul computo?
E il geom per fare la DL quanto chiede?

O non ho capito io oppure siamo in presenza di una bella banda di furbetti..