coolors ha scritto:gbresine ha scritto:In ambiente domestico dietro al piano cottura e al lavello non avrai problemi con un rivestimento in resina (epossidica o cementizia). Tieni infatti conto che su parete il ciclo di posa prevede in ogni caso l'utilizzo di malte di resina, che conferiscono alla superficie un'ottima durezza e resistenza (specifico che su parete non si usa la resina epossidica bicomponente per colata, che, come dice il nome, colerebbe durante la posa). La resina vera e propria (epossidica, poliuretanica o in altra emulsione composita) è solo un film di sigillatura e protezione. Piccoli schizzi di cottura in condizioni normali non creano problemi. Dovrai avere un minimo di cura nella pulizia, non usando detergenti acidi e abrasivi vari.
Evidentemente lei non cucina nè ha eseguito test, ad esempio, di resistenza nel lungo periodo a microtracce di olio bollente lasciato a decantare negli interstizi delle finiture materiche in malta/cemento.
Il 90% dei produttori di elementi cucina (ante, top, schienali cucina) rivestiti in cemento/malta hanno avuto problemi di penetrazione nelle malte/cemento dei prodotti da cottura lasciati a decantare, mi chiedo come lei possa esser cosi tranquillo nel proporre queste finiture nel retro cucina, posizione fortemente esposta a schizzi di elementi di vario tipo, spesso anche a temperature elevate.
Il nostro laboratorio realizza schienali cucina in malta/cemento materico e siamo stati costretti a "finire" i nostri prodotti con trasparenti tricomponenti da carrozzeria additivati a speciali vetrificanti e resine riempitive dei pori (lavorazioni che necessitano di cabina forno e attrezzature professionali NON certo realizzabili in opera dai clienti) per poter dare le corrette garanzie di resistenza ai ns clienti.
Urca, come sei aggressivo Coolors...
Comunque, ho visitato il tuo sito internet (che, tra l'altro, propone cose interessanti) e ho visto che
non sei un posatore di rivestimenti in resina (per "resina" intendo il ciclo di posa completo di rivestimenti strutturali). Probabilmente è questa mancanza di pratica che ti induce dubbi e sorprese sulle applicazioni e sui risultati che si possono ottenere...
Per curiosità, quando parli di test
nel lungo periodo a microtracce di olio bollente lasciato a decantare negli interstizi delle finiture, che dimensione hanno queste
microtracce? Intendi dire che hai fatto test al microscopio?! Qual é il lungo periodo di cui parli e come hai svolto il test?
Con esattezza, con quali prodotti e con quale ciclo di posa hai eseguito i rivestimenti? Quale supporto hai rivestito? Di quali e quante aziende hai testato i prodotti? Con quale metodologia e in quale arco di tempo? E li hai fatti anche sulle fughe in cemento delle piastrelle, sul marmo, legno, cotto, o sulla classica vernice/smalto da parete, ecc?
E i rivestimenti in resina dei pavimenti?! Residui di cibo e di cottura possono finire anche lì... Eppure li trovi anche nelle cucine industriali di scuole, ospedali, ristoranti ecc...
E addirittura... capita spesso che piccoli schizzettini di olio bollente colpiscano le persone cucinando, eppure, apparte un fastidio momentaneo, la pelle non viene ustionata né perforata nonostante l'elevata temperatura, perché?!
Quindi non generalizziamo e... se me lo chiedi gentilmente te lo spiego perché e quando si può fare!
