Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#1
Ciao e buon natale a tutti,

ho un amico che si sta cimentando nella manutenzione e riparazione faidate di vecchie capanne di lamiera ondulata fatta in ferro zincato (40-50 anni).
Premetto che i colorifici della città dove abita quest'amico sono a dir poco scandalosi, ossia incompetenti e disonesti. Tanto per dirne una... tempo fa quest'amico si è recato presso un presunto colorificio dove ha acquistato un determinato tipo di smalto sintetico. Il negoziante si è affrettato a dire che quello smalto poteva essere sovraverniciato SOLO con lo stesso prodotto di cui, guarda caso, era abbondantemente fornito. Così, quest'amico, tornato a casa, si mette in contatto direttamente con la ditta produttrice che smentisce categoricamente quanto affermato dal negoziante, fornendo un elenco di tipologie di vernici compatibili con quello smalto. Fate un po' voi... altri colorifici sono invece più incompetenti che disonesti: spesso non sanno neanche quello che vendono e le caratteristiche peculiari di ogni vernice!!!

Ad ogni modo, veniamo al dunque. L'opzione della verniciatura è sembrata quella più veloce ed economica. Perlopiù le lamiere hanno accumulato ruggine soprattutto sul lato esposto alle intemperie, anche se, in una capanna, quelle verticali hanno ruggine da entrambi i lati.
La prima questione su cui vorrei soffermarmi è proprio il trattamento della ruggine.
Praticamente tutti i colorifici hanno riferito a quest'amico che dopo aver passato la spazzola metallica, un paio di mani di antiruggine sintetica al fosfato di zinco sarebbe sufficiente per un buon contrasto della ruggine. A proposito, è stato usato un trapano con una spazzola a tazza. C'è qualche utensile con supporto più indicato per togliere TUTTA la ruggine da una lamiera ondulata?

Come si sa, la spazzola metallica fa un ottimo lavoro sulla superficie della lamiera, ma non fino in profondità: nei pori non riesce ad andare, lì la ruggine rimane e sembra che fatichi ad andarsene via anche passando direttamente il diluente sintetico con uno straccio.
Questo fatto è stato spiegato ai vari colorifici ma tutti non hanno dato peso alla ruggine che rimane nei pori, affermando che, come dicevo, sarebbe sufficiente coprire la lamiera con un buon (e aggiungerei costoso) antiruggine sintetico al fosfato di zinco. Uno di questi colorifici sostiene che il diluente sintetico andrebbe a togliere la ruggine nei pori e quindi a completare il lavoro svolto in larga parte dalla spazzola metallica. Nel caso specifico sembra che così non è stato a meno di comprare decine di litri di diluente ed applicarlo con uno straccio sulla lamiera per ore ed ore ed ore....
Magari l'acqua forzata di un'idropulitrice sarebbe in grado di togliere ogni traccia di ruggine che residua nei pori presenti su tutte le lamiere arrugginite. C'è una tecnica specifica per togliere ogni traccia di ruggine dai pori?

Io pensavo invece più semplicemente ad un bloccaruggine, tipo il FIDOIL della FIDEA, il quale si stende un paio di volte sulla superficie da trattare senza necessità di diluenti ed è sovraverniciabile con smalti sintetici ed oleosintetici (quindi al limite anche antiruggine sintetici per rafforzarne la protezione). Ho saputo che non se ne parla male. A me tempo fa lo consigliò più di una ferramenta in cui mi venne spiegato che un convertitore di ruggine o comunque altri prodotti studiati apposta per bloccare la ruggine sarebbero necessari per arrestare in modo più efficace la ruggine stessa.
Allora vi domando, perché i colorifici sentiti da quest'amico non hanno consigliato di usare prodotti simili una volta spazzolata la lamiera? Forse perché l'antiruggine al fosfato di zinco svolge un lavoro migliore? O magari perché è bene non consigliare al cliente il modo più efficace per contrastare la ruggine, in modo tale che questa si ripresenterà prima e quindi il tutto dovrà essere riverniciato prima (ed il cliente tornerà prima a comprare la vernice...)?

Tra l'altro ho letto anche che il FIDOIL è un protettivo dei metalli nuovi contro la naturale ossidazione. Ma non so se sulle lamiere che sono ancora in buono stato (dove cioè è presente la zincatura e la ruggine ha fatto la sua comparsa solo alle estremità dei lati corti) è possibile applicare tale prodotto senza necessità di una sorta di aggrappante o primer: solitamente si dice che la lamiera zincata non è una superficie facilmente sovraverniciabile ma forse questo è vero solo quando la zincatura ha qualche settimana o mese di vita, è così anche dopo 40-50 anni?

Ad ogni modo, soltanto una parte di lamiere si presenta in buono stato, come ho accennato poc'anzi. Le altre si possono raggruppare sotto 2 categorie: quelle che presentano ruggine a macchie ma, più o meno, in modo abbastanza diffuso e quelle che invece sono totalmente arrugginite (da uno o entrambi i lati).
Consigliereste l'applicazione di bloccaruggine come quello che ho menzionato? Se sì, per tutte le categorie di lamiere cui ho appena fatto cenno? Oppure sarebbe preferibile un classico antiruggine al fosfato di zinco?
Diverse lamiere tra quelle completamente arrugginite sono state già trattate con un paio di mani di antiruggine sintetica al fosfato di zinco. Un bloccaruggine come il FIDOIL sopra l'antiruggine sintetica può aver senso a quel punto eventualmente come strato intermedio tra il fondo antiruggine e lo smalto di finitura?

Perdonatemi se vi pongo tutte queste domande ma quest'amico è preoccupato particolarmente per la durata del trattamento, quindi desidera realizzare un lavoro che duri il più possibile nel tempo. In quest'ottica ci chiedevamo, facendo un passettino avanti, quale smalto di finitura potesse essere il più indicato per essere steso specialmente nei punti più “rognosi” da raggiungere, ossia le lamiere superiori che fanno da tetto (sia al di sotto, sia soprattutto al di sopra, essendo esposto alle intemperie). Lì è da preferire un trattamento che duri più a lungo possibile, quindi con prodotti di qualità più elevata, che resistono maggiormente agli agenti atmosferici (sole, piogge, grandine, neve). Diversamente, ai lati di queste capanne (quindi le lamiere poste in senso verticale) si possono anche applicare prodotti più economici (stile catramina, per intenderci), poiché sarà molto più facile e veloce in futuro ritornare a verniciare.

Vi elenco una serie di prodotti di finitura (con i relativi link) che avrei individuato da internet e che potrei reperire a buon prezzo. Alcune di queste vernici provengono dal mondo della nautica, un ambiente piuttosto aggressivo per i materiali e quindi maggiormente bisognoso di vernici resistenti alle intemperie. Ma nella scelta finale questo punto non deve essere assolutamente pregiudizievole: l'importante è la qualità intrinseca del prodotto, non l'azienda che lo produce o il semplice fatto che sia usato in ambiente marino, montano, etc.


SIGMADUR ONE (PPG) - http://www.ppgpmc.com/Products/7533/SIGMADUR-ONE.aspx

FISHERMAR (ATTIVA MARINE – BOERO) - http://www.attivamarine.com/content.php ... &idProd=32

NEOARD (ARD RACCANELLO) - http://www.ard-raccanello.it/it/node/262

ARDEOL (ARD RACCANELLO) - http://www.ard-raccanello.it/it/node/263

ARDSILK (ARD RACCANELLO) - http://www.ard-raccanello.it/it/node/264

SALVAFERRO (ARD RACCANELLO) - http://www.ard-raccanello.it/it/node/265

COVEZINC (COVEMA) - https://www.covemavernici.com/index.php ... a-universa

NOBILFER (COVEMA) - https://www.covemavernici.com/index.php ... ssa-e-fine

LUXTRA HS (COVEMA) - https://www.covemavernici.com/index.php ... -uretanico


Potreste indicarmi il miglior prodotto o una piccola classifica tra questi prodotti, considerando la tipologia di vernice (alchidica, alchidica uretanizzata, poliuretanica, etc.) e la resistenza agli agenti atmosferici?
Un ultimo dubbio... qualcuno mi diceva di tagliare la testa al toro e di mettere le molto più economiche guaine bituminose al posto delle più costose vernici. Non male come dritta ma io sapevo che tali guaine si stendono su lamiere e altre superfici piane, non ondulate come quelle di quest'amico. Mi sbaglio?
Spero di non avervi annoiato troppo...
Grazie in anticipo per tutti i suggerimenti!

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#2
Mi sorge spontanea una domanda:se alcune lamiere sono messe non troppo bene,ha provato il tuo amico a farsi fare un preventivo per metterle nuove?Lo so che hanno un costo decisamente piu' alto,ma è per capire se il gioco vale la candela...nel senso.Il lavoro da fare nel tuo caso è il seguente:1-rimozione ruggine A MANO o con mezzi meccanici.Usa la carta vetra 40/60 e poi se serve una piu' fine.Mezzi meccanici?CI sono,tipo il fregalino,l'orbitale,quello che gratta tra i listelli delle persiane.Puoi usare quelli fin dove arrivi e poi a mano togli il resto (e la passi veloce dappertutto,se viene via la vernice e sei alla lamiera,gli devi dare il fondo per zincati,presente sempre tra i loro prodotti). 2-antiruggine.Ovvio su tutta la superficie.Quale?Ho visto tra i vari marchi,L'ARD.Li' vai sullo strasicuro.Quale prodotto?Non la uso da parecchi anni (qui a Milano è sparita).Io usavo quella oleofenolica che dovrebbe essere,dal sito,antiruggine alchidica (ma è probabile che quella l'abbiano eliminata in quanto oggi con il discorso delle emissioni nocive,tendono a fare prodotti all'acqua o a solvente ma a basso VOC).L'ideale è dare una passata a pennello dove è presente la ruggine e poi una mano (o piu') generale a spruzzo.3-opzionale.lavaggio con diluente 4 lo smalto.ARDEOL o NEOARD se vuoi fare le cose al top.A spruzzo due mani.Punto.
Capitolo blocca ruggine.Nel tuo caso lo vedo come inutile.Alla fine,tra:spazzolare e dare antiruggine e spazzolare e dare un blocca ruggine (il FIDOIL lo conosco,usato una volta,ancora li' mezza bottiglia..),tutta la vita la prima.Il blocca ruggine è molto piu' liquido rispetto ad un antiruggine,piu' grasso piu' consistente.E poi scusa,blocchera' pure la ruggine,ma se tu prima la elimini grattandola,non serve a nulla.Quel lavoro te lo fara' l'antiruggine.
Capitolo smalti alchidici,alchidici uretanizzati etc etc.Alchidico:smalto classico a solvente (ottimo quello della ARD).Alchidico uretanizzato:smalto che "fa anche da antiruggine".Io lo considero semplice smalto,perchè le cose due in uno non mi hanno mai appassionato.Nel tuo caso,mettendoci sotto un antiruggine,vai sul sicuro anche se utilizzassi questo.POi hai messo il salvaferro,che è il ferromicaceo.Credo tu abbia presente la tipologia di prodotto.Costa molto di piu' dello smalto e fa "realmente" da antiruggine (anche se io per i miei lavori,sul ferro nuovo do SEMPRE l'antiruggine).Questo non ha finitura lucida,a meno che dopo gli dai sopra un trasparente lucido ma non ne vale la pena.

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#3
Alps,

il tempo per scrivere il tuo lungo post potevi utilizzarlo per
- smontare le vecchie lamiere;
- sostituirle con lamiere nuove zincate.

risparmiando: tempo, danaro, consulenze, benzina per reperire informazioni, code dal ferramenta, ricerche web, energia elettrica per rimuovere gli ossidi, fondi, primers ed anticorrosivi, rivestimenti guaine e tutto il resto della giostra?

così facendo saresti andato avanti per altri vent'anni!

saluti e buone feste.
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credere, per fare.

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#4
Grazie 1000 per le preziose delucidazioni, marcobaldo!
marcobaldo ha scritto:Mi sorge spontanea una domanda:se alcune lamiere sono messe non troppo bene,ha provato il tuo amico a farsi fare un preventivo per metterle nuove?
Sì, lo ha richiesto ma tra manodopera e lamiere siamo tranquillamente su importi a 4 cifre (6 se includiamo anche i centesimi!). Inoltre, togliere le lamiere vecchie è una faticaccia... 40-50 anni fa, furono fissate in modo certosino rispetto alle strutture portanti fatte di legno e vennero fissate le une con le altre in molti punti.
Insomma, bisognerebbe andarci in modo piuttosto rude per togliere tutto, danneggiando tra l'altro la stessa struttura a cui le lamiere sono fissate.
Senza considerare poi i rischi per togliere e mettere lamiere a certe altezze, specie se all'interno di tali capanne è pieno zeppo di roba... un giorno intero non basterebbe per svuotare tutto!

Ritornerei un attimo sulla rimozione della ruggine.
Un paio di lamiere (le prime trattate dal nonno di quest'amico) presentano nuovamente la ruggine a distanza di qualche settimana: l'antiruggine è stato diluito troppo (ha coperto poco o nulla). In quel caso si può riprendere la lamiera con una carta abrasiva 40/60 (o di grana diversa?) per poi dare un paio di mani "decenti" di antiruggine?

Sempre a proposito di trattamento antiruggine, stiamo valutando per le lamiere laterali di un capanno di fare qualcosa di più artistico: un bel disegno che copra tutti e 4 i lati (esterni ovviamente).
Se ci decidessimo a fare una cosa del genere, sarebbe opportuno trattare tali lamiere almeno con uno zincante a freddo (dopo aver spazzolato via la ruggine), in modo da arrestare la ruggine "quasi" come una zincatura a caldo?
Chiedo questo perché se sulle lamiere ci si va a creare una composizione artistica, è bene che la stessa venga realizzata su di una base straprotetta rispetto alla ruggine.

Un ultimo punto sulle lamiere superiori (tetto)...
Alcuni ci hanno prospettato l'ipotesi di applicare sopra l'antiruggine una guaina liquida (quelle a base d'acqua), senza mettere alcuno smalto di finitura.
Sebbene più costoso (un paio di chili di guaina, la ICOPER, per fare un nome, per ogni metro quadro), i risultati non dovrebbero essere notevolmente più duraturi?
La ruggine prima o poi riaffiora nonostante le 4 mani tra antiruggine e smalto (più prima che poi, secondo alcune persone che ho sentito le quali parlano di 3, 4 o 5 anni quando va bene...). A quel punto, tocca rifare un bel lavoro!
Come può invece la ruggine andare ad aggredire lo spesso strato di guaina liquida (sarebbe tipo una gomma, se non erro)? Immagino che sono le intemperie a far diminuire lo strato di guaina e magari, con gli anni, a renderlo sbiadito rispetto al momento della sua applicazione. In quel caso si provvederà a riapplicarlo (anche soltanto in alcuni punti).
Voglio dire, dal punto di vista estetico (rispetto all'attacco della ruggine) e della successiva manutenzione non sarebbe preferibile la guaina liquida?

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#5
Io vendo prodotti ARD raccanello (marcobaldo se vuoi ti metto in contante con mio rappresentante di zona :-D)
Partiamo dai converti ruggine: io vendo il classico ferox e è molto suscettibile all'umidità praticamente va sovra verniciato senza che venga presa acqua.
Se hai paura che la ruggine sia entrata nel poro l'unica cosa che puoi fare è sabbiare..non credo che la pulizia con diluente risolva il problema.
Comunque su zincato andrei con primer universale e poi vernice. Li sta a te a seconda di come sia messo il supporto. Valuta anche steelguard ed è specifica per zinco e a base nitro. L'unica pecca i pochi colori e il fatto che è opaca.
Per il resto neoard e ard silk sono il top di gamma..ardeol è leggermente sotto.
Ps. l'antiruggine deve essere spessa..e fare strato.

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#6
Ti ringrazio delle utili indicazioni, lisia81!
lisia81 ha scritto: Partiamo dai converti ruggine: io vendo il classico ferox e è molto suscettibile all'umidità praticamente va sovra verniciato senza che venga presa acqua.
Se hai paura che la ruggine sia entrata nel poro l'unica cosa che puoi fare è sabbiare..non credo che la pulizia con diluente risolva il problema.
A proposito di questo, il mio amico mi ha aggiornato sulla situazione...
In realtà non sono solo un paio le lamiere a cui è riaffiorata la ruggine ma circa una decina, quelle che suo nonno si è preso la briga di verniciare con un antiruggine diluito in maniera eccessiva. E che cosa ha fatto a quel punto?
Ha dato un paio di mani questa volta diluite correttamente in modo da coprire con buon spessore le lamiere incriminate.
Domando, ha senso fare una cosa del genere?
Voglio dire, ora la ruggine è stata "sepolta" da un paio di mani di antiruggine ma quanto ci metterà a riaffiorare in superficie?
E poi, a questo punto, ha senso stendere sopra quelle lamiere un paio di mani di smalto? O forse è meglio rifare da capo, togliendo gli strati di antiruggine, togliendo la ruggine, ogni traccia anche nei pori?
Qualcuno diceva che il diluente nitro riesce a togliere le tracce di ruggine nei pori, tracce che la spazzola metallica evidentemente non è in grado di togliere. Mi sembra strano... applicare il diluente nitro sulla lamiera spazzolata e poi strofinarci energicamente uno straccio, assicurerebbe la rimozione di ogni traccia di ruggine (o quasi) dai pori?

In questa situazione, un prodotto a base d'acqua (come scrivevo, una guaina liquida) potrebbe mascherare maggiormente il futuro riaffiorare antiestetico della ruggine?
Gli effetti della ruggine sarebbero visibili sulla guaina? Se sí, più o meno rispetto allo smalto?

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#7
Sabbiare ha un solo eventuale limite,se la ruggine in alcuni punti ha aggredito la lamiera in modo pesante,c'è il rischio che te la buchi se atto da mani poco attente.
Non devi eliminare l'antiruggine diluita,casomai passarci due mani della stessa diluita secondo dosaggio (ed io per sicurezza passerei PRIMA una due mani bella densa dove ci sta la ruggine pesante).Poi vai di smalto.Per quel che concerne la guaina,non mi azzardo a consigli.Nel senso che non la conosco e per essere sicuro,dovresti chiedere a chi te la vende se è compatibile con i prodotti che gli vuoi dare.

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#8
lisia81 ha scritto:Io vendo prodotti ARD raccanello (marcobaldo se vuoi ti metto in contante con mio rappresentante di zona :-D)
Partiamo dai converti ruggine: io vendo il classico ferox e è molto suscettibile all'umidità praticamente va sovra verniciato senza che venga presa acqua.
Se hai paura che la ruggine sia entrata nel poro l'unica cosa che puoi fare è sabbiare..non credo che la pulizia con diluente risolva il problema.
Comunque su zincato andrei con primer universale e poi vernice. Li sta a te a seconda di come sia messo il supporto. Valuta anche steelguard ed è specifica per zinco e a base nitro. L'unica pecca i pochi colori e il fatto che è opaca.
Per il resto neoard e ard silk sono il top di gamma..ardeol è leggermente sotto.
Ps. l'antiruggine deve essere spessa..e fare strato.
Tengo ancora un barattolo di Steelguard bianco che custodisco gelosamente :D .Per il resto,con San Marco ho ottimi prodotti,prezzi notevolmente scontati,pagamenti infiniti e servizio a domicilio gratuito da Milano fino all'hinterland.Nel caso mi servisse ARD in futuro,ti chiedo sicuramente il contatto.Grazie

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#9
marcobaldo ha scritto:Sabbiare ha un solo eventuale limite,se la ruggine in alcuni punti ha aggredito la lamiera in modo pesante,c'è il rischio che te la buchi se atto da mani poco attente.
Non devi eliminare l'antiruggine diluita,casomai passarci due mani della stessa diluita secondo dosaggio (ed io per sicurezza passerei PRIMA una due mani bella densa dove ci sta la ruggine pesante).Poi vai di smalto.Per quel che concerne la guaina,non mi azzardo a consigli.Nel senso che non la conosco e per essere sicuro,dovresti chiedere a chi te la vende se è compatibile con i prodotti che gli vuoi dare.
Perfetto! Quindi ci si può limitare a ricarteggiare i punti in cui è spuntata nuovamente la ruggine, per poi passare due belle mani dense dense di antiruggine.
Per le lamiere a tetto, piuttosto che allo smalto, pensavamo alla guaina bituminosa e, sopra questa, stendere la guaina liquida (ad acqua), ovviamente da verificarne la fattibilità sopra le lamiere ondulate.
Perché questo? Perché tanto prima o poi (più prima che poi) la ruggine riaffiorerà in superficie imbruttendo il tetto dei capanni. Mettendo invece la guaina bituminosa (previo primer tipo catramina per far aderire senza problemi la guaina), la ruggine in che modo può andare ad attaccare la guaina bituminosa, ossia il bitume?
Teoricamente, la ruggine che si va formando non dovrebbe avere alcuna influenza sulla guaina bituminosa e quindi anche su tutto ciò che si applica sopra tale guaina (ad esempio una guaina ad acqua).
Quindi, dopo un paio di mani di antiruggine (precedute da primer se il lato della lamiera non ha ruggine e si vede ancora chiaramente la zincatura), l'ideale sarebbe applicare la catramina (o primer specifici per guaine bituminose), poi la guaina bituminosa tramite cannello ed infine la guaina liquida (a pennello, rullo o airless) a protezione della guaina bituminosa.
Questo trattamento costerebbe qualcosa in più di antiruggine e smalto, ma la durata dovrebbe essere notevolmente superiore e si riuscirebbe a mascherare ogni comparsa di ruggine. Credo che a livello di manutenzione, ogni tanto si dovrebbe ripristinare lo strato superiore di guaina liquida, esposta alle intemperie. Tutto qua.
La guaina bituminosa costerebbe sui 30 euro ogni 10 metri quadri. La guaina liquida ha un costo decisamente superiore ma rappresenta un'ottima protezione per la guaina bituminosa.

Altrimenti, se la guaina bituminosa non si riuscisse a stendere sopra la lamiera ondulata, potremmo optare direttamente per la guaina liquida da applicare dopo l'antiruggine. Insomma, la partita è ancora aperta!

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#10
la catramina e la guaina bituminosa la riesci a mettere sopra l'ondulex (per scrupolo assicurati che vada bene anche sulla lamiera zincata).Ci vuole la mano pero' per posarla.Poi puoi andarci sopra con la liquida.LA metti grigio argento e ti diventa come la lamiera zincata.Che sia meglio di uno smalto,è poco ma sicuro.E' un lavoraccio,ma se ti costa meno di cambiare i pezzi,non hai tante altre alternative.A meno che invece di rimuovere quella vecchia,ci vai sopra con una lastra nuova (ma anche li,ti sarai immagino gia' fatto i conti).

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#11
Chiarissimo! Credo che sopra uno di questi capanni andremo con primer per guaine bituminose (ho sentito che esiste qualcosa del genere ma non so se è diverso dalla classica catramina) e guaina ardesiata bituminosa.

Sopra un altro capanno invece avremmo delle difficoltà per posare la guaina bituminosa. Lì pensavamo ad una guaina ad acqua o allo smalto, entrambe da stendere a pennello.
La guaina ad acqua sarebbe efficace quanto una guaina bituminosa, in termini di impermeabilizzazione?
Se parliamo di impermeabilizzazione comunque dobbiamo riferirci ad una guaina (a base di acqua o altro) e allora non si pone neanche un confronto con lo smalto, poiché quest'ultimo non mi risulta che impermeabilizzi.

Sbaglio o con una guaina ad acqua sul lato esterno delle lamiere si avrebbe il lato interno privo di gocce di umidità?
Chiedo questo perché proprio l'altro ieri a casa di un mio amico ho visto l'interno di un capanno a cui è stato applicato del nastro bitume alluminio sulla parte esterna in prossimità delle giunzioni tra lamiere.
Ebbene, i lati rivolti verso il basso delle lamiere del tetto presentavano parecchia umidità, tranne che nei punti in cui, sulla parte esterna, era stato applicato quel nastro bituminoso.
Questo significa che se si va a coprire le lamiere esternamente con una guaina bituminosa (non un semplice nastro) o ad acqua piuttosto che con i soliti smalti, oltre che risparmiare soldi si fa anche un bel lavoro di impermeabilizzazione.
Anche le guaine ad acqua, come quelle bituminose, possono considerarsi quindi superiori rispetto agli smalti sintetici, in termini di durata e qualità del trattamento?

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#12
Il problema è proprio l'umidità! Se da sotto la ruggine riesce in qualche maniera ad essere alimentata lavorerà sul ferro che tu sopra ci abbia messo antiruggine vernice o guaina.
A mio parere sarebbe da verificare se la zincatura nella parte sotto tiene ancora e anche sui laterali tra un pannello è l'altro.
Poi di vernici me ne intendo.. Di guaine per nulla

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#13
lisia81 ha scritto:Il problema è proprio l'umidità! Se da sotto la ruggine riesce in qualche maniera ad essere alimentata lavorerà sul ferro che tu sopra ci abbia messo antiruggine vernice o guaina.
D'accordo, l'umidità è il nemico numero 1 ed è proprio per questo che "incappottare" le lamiere con materiali impermeabilizzanti può far la differenza.
I lati esposti direttamente alle intemperie sono ovviamente quelli che vanno maggiormente protetti.
L'obiettivo è quello di rallentare il più possibile l'ossidazione e, da quello che ho capito, l'uso di guaine impermeabilizzanti si rende molto più utile rispetto agli smalti sintetici. Mi sembra di aver fatto caso che queste differenze emergano più facilmente presso ditte che vendono materiali edili, abituate a trovare soluzioni più efficaci e durature. Ho notato invece che i colorifici, pur trattando guaine ad acqua, stentano a consigliare tali prodotti, indirizzando i clienti sugli smalti.

La guaina liquida rende circa 2 kg per mq, quindi occorrono ben 20 kg per soli 10 mq. Con 20 kg di smalto invece ci vernici una nave da crociera! Questo però è solo un lato della medaglia...
Se la guaina fa il proprio dovere, la copertura su cui è applicata sarà protetta dall'acqua per diversi anni. Poi con le intemperie si assottiglierà la guaina fino al punto in cui occorrerà rimetterne altra.
Lo smalto ha queste grandi proprietà impermeabilizzanti?
Un colorificio tempo fa mi parlò della differenza tra smalti sintetici e guaine ad acqua, adducendo addirittura ad una presunta superiorità degli smalti rispetto alle guaine in termini di impermeabilizzazione. Mi sembra un po' opinabile...
Il tizio in questione affermava che le molecole degli smalti sono molto più piccole di quelle delle guaine ad acqua e quindi questo permetterebbe di far passare meno acqua verso il materiale sottostante. Vi risulta una cosa del genere?
Naturalmente, la stessa persona precisava che questo avviene a parità di micron... sappiamo benissimo però che la guaina non va assolutamente stesa nella stessa quantità rispetto allo smalto! Quindi è un ragionamento che non mi convince... e dire che mi aveva fatto anche un disegnino con le molecole più piccole e le molecole più grandi...
lisia81 ha scritto: A mio parere sarebbe da verificare se la zincatura nella parte sotto tiene ancora e anche sui laterali tra un pannello è l'altro.
Diciamo che la zincatura sui lati inferiori è buona per circa la metà delle lamiere. Lì per proteggerle ulteriormente,come suggerivi giorni fa, stiamo applicando il primer: abbiamo il primer universale anticorrosivo ard raccanello, diluito al 15% circa (come consigliato dal venditore), perché ci serve solo come aggrappante (e non anche come anticorrosivo). Sopra daremo un paio di mani di antiruggine (credo l'ardinox) e infine uno smalto come il neoard.

L'altra metà invece è arrugginita. Io mi sto convincendo che per queste sia preferibile applicare un converti ruggine, previa spazzolatura. La ragione sta nel fatto che la spazzola metallica non riesce a togliere la ruggine dai pori, quindi quella che rimane va convertita. Poi magari sopra se è possibile ci si può stendere un paio di mani di antiruggine e smalto. Più di così... per essere lati interni di un capanno, un trattamento del genere è di tutto rispetto, sbaglio?

Quello che mi sfugge è la differenza in termini di efficacia tra un converti ruggine e un classico fondo antiruggine al fosfato di zinco (come l'ardinox).
La stragrande maggioranza di persone consiglia sempre un convertitore di ruggine, specie quando risulta difficile se non impossibile (in modo economico) togliere tutta la ruggine. Ha davvero molta più efficacia rispetto ad un fondo antiruggine?

Re: Trattamento di vecchie lamiere in ferro zincato

#15
lisia81 ha scritto:Il converti ruggine è un acido che trasforma la ruggine con una reazione chimica. Antiruggine ha delle componenti che impediscono la formazione della ruggine. la differenza sta li
Quindi mettere un converti ruggine seguito da una o due mani di antiruggine (come ardinox) non potrebbe che giovare: si trasforma la ruggine e sopra si mette uno spesso strato di antiruggine che ritarda la formazione della ruggine.
Mi è stato detto che l'ANTOX della Acem fa un ottimo lavoro. Lascia una resina che rende un po' appiccicosa la superficie e che favorirebbe la sovrapplicazione di qualsiasi vernice.
Tempo fa, qualcuno parlava del NEOFER della Saratoga ma non so se questo prodotto è efficace allo stesso modo.

Ci è stato consigliato invece di applicare un fosfatante-disossidante come REMOX su quelle lamiere che non hanno uno strato uniforme di ruggine (per il fatto che la spazzola metallica ha portato a nudo il ferro dove la ruggine era più blanda). Il converti ruggine lascerebbe tutte macchie gialle dove non è presente la ruggine e lì non aggrapperebbe. Tuttavia, da quello che mi è stato riferito, sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) che l'ANTOX dovrebbe essere buono anche per aggrappare in tali punti (che non presentano ruggine), punti che, tengo a precisare, sono sparsi qua e là su ogni lamiera trattata con spazzola metallica. In tali casi bisognerebbe usare un pennellino per escludere tutti i punti che non presentano ruggine... ci vorrebbe un'infinità di tempo!
Quindi, o si usa un converti ruggine in grado di aggrappare anche su quei punti in cui non c'è ruggine, o si carteggia tali punti per togliere il converti ruggine (posto che non aggrappi su quei punti), o ancora si applica un fosfatante che altro non fa che trasformare in fosfato di ferro lo strato di ossido di ferro (ruggine), sbaglio?

Se è così, anche i fosfatanti, più che eliminare la ruggine, la convertono. Poi un attento risciacquo con bicarbonato (seguito da doverosa asciugatura) e infine gli strati di vernice.
Il vantaggio è che, a differenza dei cosiddetti convertitori di ruggine, non si lascia alcuno strato sulla superficie, per cui nessun rischio che quello strato si sfogli, si stacchi con il passare del tempo (come ho letto qua e là su internet).

Intanto con i lavori siamo andati un pelino avanti ma non siamo arrivati ancora al punto di stendere smalti di vario tipo.
È sorto un problema proprio pochi giorni fa. Andando a sverniciare una lamiera parzialmente arrugginita e precedentemente trattata con antiruggine sintetica al fosfato di zinco, ci siamo accorti che la vernice ha reagito in modo diverso allo sverniciatore nelle due aree, ossia quella originariamente arrugginita e trattata con spazzola metallica (dove la superficie rimaneva porosa) rispetto a quella dove la zincatura era ancora presente.
Ebbene, dove c'era la ruggine e la superficie era porosa, la vernice non si è gonfiata mentre nell'area dove resisteva ancora la zincatura, la vernice si è gonfiata in pochi minuti. Questo fatto comunque non ci ha impedito di togliere agevolmente la vernice sia dove non si era gonfiata, sia dove invece si era gonfiata: lo sverniciatore ha fatto comunque il suo lavoro e la spazzola metallica del trapano ha tolto senza problemi tutto quello che andava tolto.
Ma ci è rimasto un dubbio. Perché questa diversa reazione? Per via della superficie porosa rispetto a quella liscia? O perché sulla parte con la zincatura semplicemente la vernice non ha aggrappato come doveva e quindi si è staccata in pochissimo tempo dopo aver applicato lo sverniciatore? O magari anche un cosiddetto aggrappante (come quello universale della ARD) si sarebbe staccato quasi subito sopra una superficie liscia zincata?
Dicono che l'antiruggine sintetica al fosfato di zinco ha un buon potere aggrappante ma la realtà è che non viene venduta come aggrappante o primer specifico per superfici difficili come quelle zincate.
Addirittura ci sono prodotti che pretendono di essere dei veri e propri smalti universali che aggrapperebbero su svariati tipi di superficie, come lo zinco. Non so com'è ma personalmente sono abbastanza scettico su questi prodotti che promettono di comportarsi ottimamente su ogni tipo di superficie... poi si finisce col vedere prima la vernice che si sfoglia piuttosto che la ruggine comparire!

Ad ogni modo, dobbiamo toglierci questo dubbio riguardante il primer perché abbiamo altre 2 lamiere che sono state già trattate con un'antiruggine sintetica al fosfato di zinco e che presentano aree non arrugginite e ancora zincate. Se andiamo a mettere qualcosa sopra, poi si rischia di veder staccare la vernice per il fatto di non aver messo sotto un reale aggrappante. Allora mi domando, è un rischio concreto, alla luce di quello che ho raccontato sopra? Conviene sverniciare anche queste 2 lamiere per stare più tranquilli e andare a stendere un aggrappante specifico per lamiere zincate laddove è ben visibile ancora la zincatura?
Vero è che la zincatura ha decine di anni però quella reazione che ho descritto mi ha fatto pensare che senza un aggrappante specifico si rischia di vedere gli strati di vernice sfogliarsi, spellicolarsi che dir si voglia. Mi ci scoccerebbe vedere tra qualche mese o anno la vernice che si stacca e non a causa della ruggine...
Dunque, meglio lasciare l'antiruggine sintetica al fosfato di zinco o toglierla per stendere un primer specifico per la zincatura (nelle parti non arrugginite, s'intende)?