1) I requisiti minimi per la ventilazione dei piani a induzione non li rispetta quasi nessuno

. In Italia i mobilieri neanche sanno che ci sono dei requisiti, o sparano solo castronate, come non mettere cassetti sotto.
Per la ventilazione è fondamentale quell'apertura di minimo 2mm sul davanti, che se sono di più è meglio. 2mm è quasi niente sacrificato. E l'apertura sul retro del mobile.
Il cassetto sotto ci può stare benissimo, basta che sia fatto in modo da lasciare quella fessura. Bastano 3-4cm di spazio fra contenuto del cassetto e il piano cottura e non ci devi mettere niente di volante, come sacchetti di plastica.
2) Una linea elettrica dedicata con suo magnetotermico/differenziale sarebbe prescritta dalle norme. Su impianti esistenti non è sempre fattibile senza spaccare tutto e smontare la cucina. Si ricorre allora alla soluzione di ripiego, ma elettricamente sicura in pratica, di smontare una presa elettrica nelle vicinanze e collegare il piano con dei morsetti alla linea. Se superi la portata del magnetotermico che protegge la linea della presa (3,7kw) ci pensa quello a scattare prima che si scaldi il cavo. Se il cavo è da 4mm2, è comunque sufficiente per reggere fino a 32A, 7,4kW. Il magnetotermico da 16A non lo puoi aumentare se sulla linea ci sono altre prese elettriche, che non possono superare 1 3,7kW.
Se quindi avrai 6kW di contatore, il piano cottura rimane limitato da quei 3,7kW da condividere con le altre prese di quella linea.