#12
da anabellita
pensate voi... in Argentina, invece, la scuola pubblica da sempre è metà giornata (si va 4 ore di mattina o 4 ore di pomeriggio). poi, ci sono le attività "extra-scolastiche". le scuole privata spesso sono a giornata completa, ma perchè di pomeriggio fanno materie che non sono compresi nel programma nazionale di educazione (2 ore di inglese/francese/tedesco, per es.).
se però, viste le ore a scuola, quei bimbi hanno troppi compiti, molti genitori hanno da ridire:
"Ma sra., lei dopo 8-9 ore di lavoro si porta il lavoro a casa?"
"Ma le sembra normale che dopo 8-9 ore di scuola, il bambino non abbia diritto a riposarsi, giocare o fare altro?"
"Se con 8-9 ore non le basta per insegnare e far interiorizzare le idee, non crede che forse ci siano dei problemi di fondo?"
Detto questo, per chi non ha parenti ne si può permettere una babysitter, i primi anni è una rogna la scuola a metà giornata. I genitori fanno il "pool": i turni per portare ed andare a prendere i bambini e darli la merenda. Oppure, fra un gruppo di genitori assumono una babysitter che aiuti anche con i computi.
Senza menzionare che, (adesso con la crisi ciò comincia a cambiare), tradizionalmente 3/4 delle famiglie argentina avevano la ragazza delle pulizie (ragazza, perchè tipicamente aveva fra 16-23 anni), che dorme a casa perchè solitamente è straniera e preferisce così (difficilissimo trovare una persona "a ore" come si dice, sono ragazze che scendono da bolivia, paraguay, perù... preferiscono vito e alloggio e uno stipendio più basso).
per l'estate, ci sono le "colonias" dove i bimbi fanno sport, stanno all'area aperta, vanno in piscina (anche questo comincia a cambiare). Così i genitori lavorano, senza che i poveri bimbi debbano andare a scuola tutto l'ano senza un bel "break" ludico.
Nella situazione del Sud d'Italia, invece, come si risolvonoe di solito queste situazioni allora?