#2
da Archifare
Quanto da parte tua lamentato credo che rientri nella normalità. Putroppo, a fronte della scarsità di wengè alla fonte, chiunque ti rivenda un pavimento in quest'essenza non è più in grado di richiedere/selezionare livelli qualitativi differenti. Vale a dire: ti prendi ciò che arriva.
In ogni caso, il pavimento in wengè non sarà mai omogeneo dal punto di vista del colore. Proprio per non avere obiezioni di alcun tipo, alcuni produttori lo colorano per rimarcare la tonalità scura dominante. Il fatto che abbia delle striature giallognole/biancastre è comunque una caratterizzazione di questa essenza, che solo in parte andranno a scomparire con il naturale processo di ossidazione.
Se l'obiettivo era quello di posare un parquet scuro, meglio sarebbe stato un rovere tinto, che avrebbe garantito omogeneità di colore, e una fibra (dal mio punto di vista) molto più morbida e regolare. Purtroppo, fino a poco tempo fa il mercato, nel caso del parquet scuro, era in gran parte orientato esclusivamente al wengè. Poi, a fronte del disboscamento selvaggio l'essenza è diventata rara (da qui il prezzo elevato). E' anche vero che il rovere tinto, specie per quanto riguarda le liste spazzolate, possono dare problemi di omogeneità del colore a fronte di usura nel tempo. Per questo motivo alcuni produttori, per far fronte alla richiesta di parquet scuri, hanno sviluppato dei processi produttivi colorazione a tutto spessore. Credo che questo avvenga mediante "tarttamento termico".
In ogni caso, nulla, facci l'occhio, eventualmente, dopo una prima fase di ossidazione, fallo trattare con tonalità scura, ma in ogni caso rinucia al fatto che le striature vadano a scomparire completamente. E' un'essenza fatta così. O piace per le sue caratteristiche o la si rifiuta in toto.
P.S. spero che comunque tu non abbia il riscaldamento a pavimento. Il wengè è quanto di meno adatto con questo tipo di impianto.
Ciao