Insolito per un romano, il paesaggio montano (la catena del Sirente, in lontananza), che si apprezza uscendo dal portale della facciata della basilica di San Bernardino da Siena, scendendo la scalinata..

Per la bellezza dei dettagli oserei dire, sembra quasi d'essere a Roma o meglio a Perugia o Firenze.
Digressione su Silvestro (portate pazienza..

il maestro, originario della Valle Pelina, era il portatore in Abruzzo di una cultura sofisticata ed aggiornata, quella dell'umanesimo toscano/umbro-marchigiano. I suoi modi poi, riecheggiavano quelli plastici ma leggiadri del lucchese Matteo Civitali e di Desiderio da Settignano, e più alla lontana, quelli della scuola del Verrocchio, tutti maestri conosciuti dall'artista durante un probabile soggiorno di qualche anno a Firenze. Pochissime le opere attribuite a Silvestro, che dal 1471 all'Aquila conduce una bottega organizzatissima sul tipo di quelle fiorentine, in grado di assorbire tutte le commissioni locali più importanti, come appunto quella complessa e difficoltosa rappresentata dal Mausoleo di S.Bernardino nell'erigenda omonima basilica.





http://www.renneslechateau.it/public/fo ... php?t=1609
Ancora sembra d'essere in Toscana, quando ci si imbatte in questa grande e bellissima pala in terracotta invetriata bianca su sfondo azzurro, di Andrea della Robbia (3a cappella, nave di ds) che da il senso dell'importanza e dell'unicità di questo cantiere aquilano alla fine del '400.
Addirittura di livello internazionale poi era la bottega di Andrea, le cui terracotte erano famose in tutto l'occidente. La Resurrezione al centro della pala richiama un'inconografia molto percorsa in quegli anni, tra cui una coeva che vidi negli Appartamenti Borgia del Vaticano, quella di Pinturicchio (sotto).


Tra tanti, qualche immagine dell'incantevole ma soffocata (dalle attività commerciali ) piazzetta barocca con la ex chiesa di S.Filippo , di cui la facciata grezza, su Via Cavour;
poi, tutta in discesa, la zona medievale del quartiere Costa Masciarelli..















