Riscaldamento a pavimento conviene?

#1
Il riscaldamento a pavimento mi è stato sconsigliato per le seguenti motivazioni:
1) Mi è stato detto che la caldaia deve rimanere sempre accesa e, per chi come noi ha bisogno di riscaldare gli ambienti solo la sera/notte, non si beneficia di un elevato risparmio energetico
2) E' necessario realizzare un collettore per distribuire l'acqua all'interno dell'appartamento con conseguente riduzione degli spazi.

Ci è stato, invece, suggerito di conservare gli attuali radiatori in ghisa e di installare una caldaia tradizionale.

L'appartamento è in città al primo piano di una palazzina di cinque, con esposizione est-ovest e con muri spessi circa 42 cm...

Cosa ne pensate?

Grazie,

#2
Prima di tutto, quanti mq dovranno essere riscaldati?
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.

#3
2) E' necessario realizzare un collettore per distribuire l'acqua all'interno dell'appartamento con conseguente riduzione degli spazi.
il collettore di solito viene murato... non ti occupa spazio
credo che ti rubano molto + spazio i termosifoni in giro per la casa


che la caldaia deve rimanare sempre accesa è vero (o meglio, l'impianto deve restare sempre acceso con acqua "calda" in circolo)...però considera che non deve andare a riscaldare acqua a 80°, ma deve solo tenerla intorno ai 37°...

#4
Ciao, sono nuova.
Devo ristrutturare un appartamento di circa 80 mq. Il riscaldamento è centralizzato con una caldaia a condensazione appena istallata. Il vecchio impianto era a fancoil e mi avevano consigliato di mantenerlo tale, dal momento che devo fare anche l'impianto di condizionamento e così userei gli stessi terminali. In particolare mi hanno consigliato quelli dell'Olimpia Splendid con piastra radiante a cui collegare un inverter daikin 7 kw.
Pochi giorni fà, però, l'idraulico del condominio mi ha suggerito il sistema di pannelli a soffitto (tutti gli ambienti sono già controsoffitati perchè molto alti), dal momento che avevo scartato quello a pavimento per non toccare il parquet già esistente.
Ora quindi non so più che cosa fare. I fancoil non mi piacciono esteticamente, ma sono perplessa sull'effettivo confort del riscaldamento a soffitto... c'è qualche esperto che può consigliarmi? :lol:

#5
Letizia73 ha scritto:Ciao, sono nuova.
Devo ristrutturare un appartamento di circa 80 mq. Il riscaldamento è centralizzato con una caldaia a condensazione appena istallata. Il vecchio impianto era a fancoil e mi avevano consigliato di mantenerlo tale, dal momento che devo fare anche l'impianto di condizionamento e così userei gli stessi terminali. In particolare mi hanno consigliato quelli dell'Olimpia Splendid con piastra radiante a cui collegare un inverter daikin 7 kw.
Pochi giorni fà, però, l'idraulico del condominio mi ha suggerito il sistema di pannelli a soffitto (tutti gli ambienti sono già controsoffitati perchè molto alti), dal momento che avevo scartato quello a pavimento per non toccare il parquet già esistente.
Ora quindi non so più che cosa fare. I fancoil non mi piacciono esteticamente, ma sono perplessa sull'effettivo confort del riscaldamento a soffitto... c'è qualche esperto che può consigliarmi? :lol:
non sono un'esperta...ma mi viene da pensare una cosa "il calore va verso l'alto"

Per nerone 2..

#6
Ciao Nerone 2,
l'appartamento è sui 120 mq circa..
La persona che ci ha dato il consiglio di lasciare l'impianto tradizionale ha anche detto che l'impianto a pavimento, pur considerando che comunque è stato previsto di rifare tutto (pavimenti, massetti, ecc.), potrebbe costare il triplo di un impianto tradizionale. E' vero?

#8
allora, premetto che siamo nel 2010 e non vorrei più sentire parlare di riscaldamento a termosifoni (in ghisa sopratutto) e caldaie tradizionali (ma ahimè, l'italia si sa è un paese e quindi abbiamo la nostra mentalità e guai a chi prova a cambiarcela), una caldaia a condensazione (decente) rende il 97-98% minimo (praticamente per tutto il giorno, essendo accesa a "fiamma bassa" e quindi condensando), se abbinata ad un impianto a pavimento si ha un comfort eccellente con i minimi consumi (ad esempio tenendo la casa a 19° costanti), contro una caldaia tradizionale che (nel migliore dei casi) rende il 94% e solo per brevi periodi (cioè quando è in alta fiamma), quindi l'esatto opposto, fatto questa premessa un impianto a pavimento offre diversi vantaggi quali: miglior comfort, miglior resa termica (l'acqua viaggia massimo a 40°), minori consumi, niente spazzi occupati da termosifoni in casa, nessun problema di perdite nell'impianto se nn nel collettore (non ci sono altre giunzioni). l'unico difetto è il loro costo, ora (nel 2010 :D) un impianto a pavimento costa il 20% in più di uno tradizionale, niente di più ne di meno.
quindi una spesa ammortizzabile nel giro di breve e sopratutto un INVESTIMENTO per la propria vita, visto che al momento della vendita dell'immobile, una casa ristrutturata con impianto a pavimento, caldaia a condensazione sarà anche in una classificazione energetica più alta di una casa uguale ma con caldaia tradizionale e termosifoni, insomma tra 15-20 anni se mai venderai casa sarai al passo con i tempi o al massimo in ritardo di una decina d'anni (non si sà cos'altro potranno inventarsi :D), non con un impianto di VECCHIA concezione :)

se hai bisogno di chiarimenti sono qui :D scusa per la lunghezza!

#9
salbel ha scritto:Il riscaldamento a pavimento mi è stato sconsigliato per le seguenti motivazioni:
1) Mi è stato detto che la caldaia deve rimanere sempre accesa e, per chi come noi ha bisogno di riscaldare gli ambienti solo la sera/notte, non si beneficia di un elevato risparmio energetico
Cosa ne pensate?
Grazie,
Penso che chi ti ha "sconsigliato" non capisce una cippa di termotecnica ! :lol:

Un appartamento/casa/edificio non è una pentola che riesci a scaldare/far bollire/raffreddare in 10-15 minuti, ha dei tempi decisamente più lunghi (tecnicamente si chiama inerzia termica) dovuti alla massa dei muri e dei pavimenti.

Riscaldare/raffrescare un edificio non significa semplicemente riscaldare/raffrescare l' aria nei suoi locali. Purtroppo chi ti ha consigliato
ha questa falsa convinzione e vi ha consigliato di tenere spento il riscaldamento quando siete al lavoro per poi accenderlo e farlo funzionare a 1000 solo quando siete a casa. Non c'è niente di più sbagliato ed antieconomico e insalubre del far funzionare i termosifoni al calor bianco solo per 3-4 ore al giorno

Il comfort termico si ottiene quando tutta la struttura (pavimenti - muri - mobili - suppellettili) raggiunge una temperatura confortevole. Questo risultato si ottiene facendo funzionare costantemente (o per molte ore al giorno) l' impianto a regime minimo. Il nostro corpo percepisce la sensazione di giusta temperatura, l' aria mantiene il giusto tasso di umidità

Se invece il riscaldamento rimane spento per molte ore consecutive, i pavimenti, i muri ed i mobili sono troppo freddi e si percepisce freddo nonostante i termosifoni nel loro breve periodo di funzionamento siano roventi. Come se non bastasse già questo, l' aria diventa eccessivamente secca perchè i radiatori sono troppo caldi, per cui si soffre il freddo, si ha quella fantastica sensazione di naso e gola secchi e si spende un patrimonio in combustibile per stare male.

Che tu metta i normali termosifoni o i pannelli sottopavimento non dare retta a "consigli" del genere . Anzi gira al largo e cerca un altro termotecnico che sappia fare il suo mestiere, perchè se questo consiglia simili castronerie sulla gestione dell' impianto, non oso pensare cosa possa combinare in fase di progetto :shock:

#10
Intervengo perchè ne ho sentite molte a tal proposito..e dato che leggo "risposte da esperti", vorrei chiedere un parere per il mio caso.

Stiamo valutando i pannelli radianti a soffitto perchè non vogliamo rifare i pavimenti in fase di ristrutturazione..ma vorremo abbandonare i termosifoni.

Ora...ne ho sentite e lette tante a tal proposito..che il calore va verso l'alto e quindi i soffitti radianti sono un'assurdità etc etc.. .

Tali funzionando per moto convettivo giusto?
Nel mio ufficio il caldo e il freddo "provengono" dal soffitto tramite dei bocchettoni posti nel controsoffitto in cartongesso..e d'inverno sono sempre staba benissimo!

Chiedo quindi cosa ne pensano le persone che sono intervenute a difesa di questa tipologia di riscaldamento, grazie :)

#11
LisAnd ha scritto: Nel mio ufficio il caldo e il freddo "provengono" dal soffitto tramite dei bocchettoni posti nel controsoffitto in cartongesso..e d'inverno sono sempre staba benissimo!

Chiedo quindi cosa ne pensano le persone che sono intervenute a difesa di questa tipologia di riscaldamento, grazie :)
il motivo è presto spiegato, nel tuo ufficio il caldo (il freddo è logico che venga dall'alto :D) viene "sparato" giù da delle ventole, presumendo che sia un impianto ad aria canalizzato...indi per cui non si scalda per convenzione ma perchè viene spinta l'aria verso il basso... comunque anche questo tipo di riscaldamento (Cioè ad aria) sarebbe da sconsigliare perchè non è "salutare", rende l'aria secca e pesante rispetto ad un "tradizionale" impianto a pavimento :)

in parole povere, se puoi piuttosto investi un pò di più ma metti i pannelli radianti a pavimento, se non puoi io sarei più propenso verso i pannelli a muro, ma non ne conosco i reali difetti :)

#12
pillo88 ha scritto:[in parole povere, se puoi piuttosto investi un pò di più ma metti i pannelli radianti a pavimento, se non puoi io sarei più propenso verso i pannelli a muro, ma non ne conosco i reali difetti :)

Non rifacciamo i pavimenti, abbiamo marmo e sinceramente vorrei tenermelo!

Cmq...la tua considerazione è giusta, parlando di aria sparata!
Ma con soffitto radiante...l'aria non è appunto sparata.

pannelli a muro mi limitano tutto l'arredamento della casa, non li considero proprio!

#13
LisAnd ha scritto:
pillo88 ha scritto:[in parole povere, se puoi piuttosto investi un pò di più ma metti i pannelli radianti a pavimento, se non puoi io sarei più propenso verso i pannelli a muro, ma non ne conosco i reali difetti :)

Non rifacciamo i pavimenti, abbiamo marmo e sinceramente vorrei tenermelo!

Cmq...la tua considerazione è giusta, parlando di aria sparata!
Ma con soffitto radiante...l'aria non è appunto sparata.

pannelli a muro mi limitano tutto l'arredamento della casa, non li considero proprio!
per i pannelli a muro in effetti è vero...ma secondo me ti limitano un pò meno che i radiatori no?! :)
cmq l'aria "sparata" è appunto quella di un impianto ad aria, mentre i soffitti radianti non sfruttano nemmeno questo concetto quindi a parer mio sono davvero una caxxata :)

#14
Ciao LisAnd
Io ho il tuo stesso problema (vedi post sopra) A pavimento ho il parquet e non vorrei proprio toccarlo!
A me hanno spiegato che il riscaldamento a soffitto non consiste da aria calda sparata (avevo preso in considerazione anche i fancoil a soffitto, scartati) ma in piastre radianti che riscaldano senza creare i famosi moti convettivi (si chiamano così?) Mi hanno fatto l'esempio di una giornata invernale in cui se stai al sole senti caldo anche se la temperatura è bassa (e te ne accorgi se ti sposti all'ombra).
Il mio dubbio è sull'effettiva efficacia nel mio caso specifico, dal momento che esco la mattina e rientro la sera, tenere sempre acceso il riscaldamento seppur a bassa temperatura è davvero conveniente? Non è che finisco per riscaldare l'appartamento sopra al mio?
Ho scartato i pannelli a parete, non puoi accostarci i mobili!

#15
Se si chiamano radianti è perchè appunto usano come forma di trasmissione del calore non la conduzione a contatto, non la convezione, ma l'irraggiamento che è il fenomeno di trasferimento di calore tra due corpi a temperature diverse per mezzo della radiazione elettromagnetica... di conseguenza non ha bisogno di alcun mezzo interposto e non provoca alcun movimento d'aria.

I soffitti radianti sono d'altra parte meno efficienti del pavimento per 2 motivi:

- il calore tende a salire e quindi quella parte di calore che viene trasmessa all'aria per convezione non andrà a scaldare il volume della stanza ma rimarrà a stazionare nella parte alta del soffitto. Meno efficienza e benessere termico.


- per avere una temperatura di benessere ad altezza spalle si dovrà cmq avere una temperatura maggiore nel pannello radiante, questo creerà prima di tutto una sacca di aria calda nello strato alto del volume abitativo che difficilmente scenderà, aria anche umida che andrà deumidificata e secondo si accentuerà l'effetto testa calda e piedi freddi, cosa che invece non avviene con il pavimento radiante, nel quale, al contrario, il contatto con una superficie più calda dell'ambiente permette alle estremità di avere quel poco più di calore che spesso in inverno è apprezzato.


Economicamente conviene solo se si deve controsoffittare già di suo, in quanto i pannelli sono di un materiale che non potrà poi essere rivestito in alcun modo.
Vantaggi ce ne sono cmq, più resa a seguito della minor inerzia termica, più rapida messa a regima e possibilità di un funzionamento, quantomeno più, intermittente, cosa che nel pavimento radiante è impossibile da realizzare.

Tuttavia è una forma di riscaldamento diverso da quanto si è abituati e andrebbe provato se il confort termico che si viene ad ottenere è cmq soddisfaciente per i propri gusti o necessità.

Si tratta cmq di un "si fa quel che si può". Al contrario il raffrescamento a soffitto è molto più consigliabile di un raffrescamento a pavimento per le ovvie ragioni sopra esposte, ma a parti invertite.
Cerco venditore Camere Alf, zona Romagna-Marche.