Legno per case in legno

#1
Buongiorno a tutti...
sto per acquistare un terreno edificabile con la prospettiva di costruire una casa in bioedilizia affidandomi ad una impresa di costruzione di "case in legno".
Ho fatto diversi preventivi con diverse aziende costruttrici...e la loro richiesta è molto differente sul costo/mq a seconda del legno utilizzato.
La maggior parte delle aziende utilizzano legno austriaco o norvegese, i più economici si affidano a legno di provenienza rumena.
Nell'immaginario collettivo, spesso attribuiamo alla merce rumena un valore inferiore da un punto di vista qualitativo, ma ciò è corretto anche per quanto riguarda il legname?
perchè il legname rumeno costa meno?
qualcuno ha risposte al riguardo?...è affidabile?

Re: Legno per case in legno

#2
devo premettere di non essere particolarmente addentro al mercato del legno nello specifico, ma posso provare ad immaginare i motivi della differenza di prezzo: anzitutto la manodopera per la cura del bosco di accrescimento e le operazioni di taglio e lavorazione saranno più a buon mercato in Romania che non le maestranze austriache o norvegesi, e fin qui potrebbe non esserci una grossa differenza qualitativa tra il legno rumeno o quello di altre origini; secondo tema potrebbe essere quello delle (eventuali?) normative su come gestire il bosco per ottenere non solo un legno di maggiore qualità ma anche un minore impatto ambientale delle opere di disboscamento/rimboscamento, e la Romania è nota per avere una burocrazia (farraginosa) ed una normativa (vaga e poco rispettata) molto "all'italiana", e anche questo potrebbe incidere favorevolmente sul costo finale. Considera che in Austria, per esempio, essendo un paese civilizzato, ogni disboscamento deve essere eseguito secondo rigidissime norme che obbligano al successivo rapido rimboscamento, oltre a seguire una serie di prassi esecutive abbastanza delicate e complesse che alla fine incidono sul prezzo del prodotto finale: in questo caso, pagare qualcosa di più significa investire nella qualità del pianeta, che non è poco. Non posso comunque dire - perché non lo so - che altrove ciò non avvenga: so solo che lì ci sono norme particolarmente severe... :) La differenza di costo nella manodopera potrebbe essere ancora più giustificato se le tavole arrivano già "semilavorate" dal paese d'origine. Considera anche i costi di trasporto verso l'Italia: l'Austria è il paese più vicino, ma dalla Norvegia credo che il semilavorato arrivi via nave, e per una piccola casetta si necessita comunque qualche tonnellata di prodotto. Anche questo necessariamente incide. Altro parametro di differenza di prezzo potrebbe essere il tempo ed il modo di stagionatura: il legno per costruzioni deve stagionare in un certo modo e per un certo tempo: se uno o più dei legni che ti propongono ha processi di stagionatura "artificiali" evita, ma è nello stesso interesse del costruttore che il legno sia di qualità per garantire la bontà della costruzione (credo anche che il rispetto di alcuni di questi parametri sia obbligatorio per la legge sulle costruzioni civili).

Per quanto riguarda il legno, questo dove cresce cresce è sempre lo stesso legno. Possono esserci comunque dei microclimi in cui l'albero cresce meglio od in migliore salute, incidendo in qualche modo anche sulla qualità del prodotto finito.
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Re: Legno per case in legno

#3
Chiarissimo!!
non avevo mai ragionato in questi termini!...cosniderando questi aspetti...penso che sia un punto di vista assoluitamente corretto.
Non posso pensare ad una bioedilizia che vada contro il benessere del pianeta...sarebbe un controsenso e non ne vorrei assolutamente fare parte, considerando poi la mia volontà nell'investire in tecnologie ecocompatibili e naturali per il riscaldamento della mia abitazione (penso al geotermico).

E' altresì vero che probabilmente si sfrutta l'immaginario collettivo di legno genuino, che immediatamente porta con la mente alle foreste scandinave.

Re: Legno per case in legno

#4
pintale ha scritto:Chiarissimo!!
non avevo mai ragionato in questi termini!...cosniderando questi aspetti...penso che sia un punto di vista assoluitamente corretto.
Non posso pensare ad una bioedilizia che vada contro il benessere del pianeta...sarebbe un controsenso e non ne vorrei assolutamente fare parte, considerando poi la mia volontà nell'investire in tecnologie ecocompatibili e naturali per il riscaldamento della mia abitazione (penso al geotermico).

E' altresì vero che probabilmente si sfrutta l'immaginario collettivo di legno genuino, che immediatamente porta con la mente alle foreste scandinave.
per carità, non è mia intenzione indirizzarti da una parte piuttosto che verso un'altra: ho voluto solo condividere con te alcune considerazioni da "passante per la strada" ;)
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Re: Legno per case in legno

#5
ho dei conoscenti rumeni che per alcuni anni hanno vissuto appunto tagliando alberi...a parte appunto il fatto della manodopera che da quanto ho capito non c'è...per meglio dire gli alberi vengono acquistati a peso...quindi uno se ci sta 1 giorno o una settimana a tagliare un albero sempre quello guadagna...il tutto viene svolto da persone comuni cioè senza partita iva o altro...non ci sono ditte imprese niente...si taglia l'albero e poi si contratta con chi se lo viene a prendere...il tutto viene fatto seguendo una sola logica...quell'albero è grande quindi lo tiro giu...mi parlavano di alberi secolari che si dovevano tenere per mano 3 persone per fare la circonferenza...tagliati senza scrupoli pensando solo ai soldi...da quanto ho capito hanno raso al suolo ettari di foreste secolari senza che nessuno li fermasse...ora c'è qualche legge a tenerli un po a bada ma serve a poco perche se nessuno li vede tagliano senza problemi...chiunque ha un albero sulla propia terra una volta diventato abbastanza grande lo taglia e lo vende
Cartongesso????
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