La guida completa alla porta blindata per mettere in sicurezza la tua casa

- 26 giugno 2024

Verifica sempre la classe antieffrazione della porta blindata

Per la sicurezza della porta blindata va prestata attenzione alla classe antieffrazione, ovvero la capacità di resistere a un’apertura forzata della porta e non lasciare entrare i malintenzionati.
A livello europeo è stato deciso di definire 6 classi antieffrazione: le caratteristiche di ciascuna si basano ad esempio su prove di carico statico, dinamico e soprattutto di attacco manuale, simulando cioè i reali tentativi che possono usare i ladri per attaccare e forzare le porte.
Le classi 1 e 2 hanno la protezione più bassa, una spallata e l’uso di semplici cacciaviti o tenaglie possono azzerarne le difese. Quindi bisogna concentrarsi sulle altre 4 classi.
Nel dettaglio.

  • Classe 3 – resiste una ventina di minuti a tentativi di scasso con materiali importanti, come martelli, piedi di porco, scalpelli. È indicata nei condomini che già sono protetti da un portone di ingresso.
  • Classe 4 – è in grado di respingere scassinatori esperti che possono usare strumenti di un certo livello, seghe, accette, trapani. Il tempo di resistenza è tra i 5 e i 30 minuti. Quindi qui la sicurezza è notevole.
  • Classe 5 – è indicata anche per ambienti come banche o gioielleria, quindi la protezione è davvero alto. Ladri molto esperti possono disattivarne la resistenza con attrezzi importanti, seghe, trapani, tra i 15 e i 40 minuti.
  • Classe 6 – massimo livello di sicurezza. Il malintenzionato professionista deve usare strumenti di altissima potenza per cercare di scassinarla. Il tempo di resistenza è tra i 20 e i 50 minuti.

Esiste anche una classe 7, super protetta, resiste alla forza distruttiva degli esplosivi.
La porta blindata filotelaio D180 Dierre racchiude in un design minimale una serratura a prova di scasso, isolamento termo-acustico e accessori hi-tech. Raggiunge di serie la Classe 3 antieffrazione ma può arrivare fino alla Classe 4.

Marcature delle blindate in base alle normative

Nell’acquistare una porta blindata va controllata la presenza di una serie di marcature che ne certificano efficienza, sicurezza, isolamento termoacustico.
È obbligatoria la marcatura CE, una sorta di patente per i prodotti dell’Unione Europea, poiché risponde esattamente ai requisiti tecnici previsti dagli stati membri.
Poi ci sono altre marcature facoltative che però se presenti garantiscono prestazioni ancora migliori.
Il Marchio SCCQ, cioè Sicurezza e qualità certificata e controllata, significa che la porta è prodotta in Italia, ha una classe antieffrazione 3, una protezione acustica di 32 Db, non contiene sostanze nocive, la sua produzione è controllata periodicamente da un ente notificato esterno.
Utile inoltre l’altro marchio volontario Icim, cioè l'Istituto di certificazione industriale per la meccanica garantisce la massima efficacia contro la duplicazione abusiva della chiave.
I parametri per l’efficienza energetica e l’isolamento termoacustico sono invece individuati dalla norma del decreto legislativo “192/2005”, la norma “Uni En 1303:05”, controlla l’efficienza della durata e della resistenza dei cilindri sottoposti agli attacchi esterni, mentre le caratteristiche delle classi antieffrazione sono identificate dalla norma “Uni Env 1627”.
Di cui è dotata la porta d’ingresso blindata classe antieffrazione 4 Gold Plus di Torterolo & Re. Nella gamma ci sono anche modelli con serratura motorizzata a gestione elettronica azionabile con chiavi transponder, tastiera, app o impronta digitale.

Valuta il grado di isolamento acustico

Sicura e dalle performance di alta efficienza: la porta blindata deve anche assicurare un buon isolamento acustico.
Questo perché protegge dai rumori esterni e dunque permette di stare in pieno relax tra le mura domestiche.
Il modo migliore per valutare il grado di isolamento acustico è, naturalmente rivolgersi ai professionisti delle porte blindate.
Bisogna però dare un occhio all’unità che lo misura, il decibel.
Minore è il valore di questa misura, minore è anche l’isolamento e viceversa.
Meglio dunque non selezionare porte che presentano decibel tra i 20 e i 30, sicuramente vanno preferite quelle il cui isolamento è superiore ai 31 Db.
Ottimali le prestazioni comprese tra 36 e 39 Db.
Il top a livello di isolamento acustico è costituito da 40 Db.
È certificato così il modello Perseo 3T di Silvelox, classe antieffrazione 4, equipaggiato con Secur Therm, un sistema a 3 battute con piega tripla che garantisce maggior sicurezza allo scasso e inoltre elevate performance termiche fino ad un indice di trasmittanza termica U = 0.7 W/m2K. La cerniera a scomparsa di cui è dotata la porta consente l’apertura dell’anta a 135 gradi, per un effetto complanare tra pannello interno e telaio incorniciato, in un design minimalista.

L'importante della trasmittanza termica

Grande importanza va riposta alla trasmittanza termica per le porte blindate. Si tratta di un indice che misura la quantità di calore che viene lasciato passare da un ambiente caldo a uno freddo.
Questo significa che se il calore in casa va via, anche attraverso infissi e una porta blindata dalle basse performance, negli interni si sta male, l’isolamento termico non c’è e l’abitazione risulta più fredda in inverno e più calda d’estate. Il che vuol dire ricorrere a riscaldamento e condizionatore di aria fresca  a palla, a seconda della stagione.

  • Se il coefficiente di trasmittanza termica (Ud) che si misura in Watt per metri quadrati e gradi Kelvin (W/m²K), è basso, l’efficienza energetica c’è e il benessere domestico è abbastanza assicurato.
  • Se la misura dà un valore alto, allora l’efficienza è minore.

La trasmittanza termica varia in base alla zona climatica in cui va installata la porta per cui i valori di riferimento devono essere inferiori o uguali a 1,6 W/ m²K o 1,3 W/ m²K, soprattutto per poter usufruire degli incentivi fiscali previsti dallo Stato.
Ci sono 6 zone climatiche, individuate in base alla rigidità del clima.
La porta blindata Cosmo in pvc per esterni di Oknoplastgrazie all'uso di pannelli di HPL, materiale composto da fibre e resine indurenti, assicura valori di trasmittanza termica Ud=0,89 W/m²K., perfetti per le regioni più fredde.

Assicurati della posa in opera a regola d'arte

Posare una porta blindata a regola d’arte significa che il suo funzionamento è al meglio.
Quindi, sempre rivolgersi ai professionisti del settore che sanno come agire affinché la porta possa permettere tutte le prestazioni per cui è stata comprata, sicurezza, isolamento termoacustico, durata nel tempo.
Gli errori, soprattutto se grossolani, non sono ammessi.
Ad esempio, bisogna evitare che ci siano infiltrazioni d’acqua, soprattutto nel caso della presenza di un vecchio controtelaio che non viene trattato con competenza. Questo quando si vengono a creare spazi non voluti che diventano facile preda dell’acqua, portando a un deterioramento dei materiali.
Anche le infiltrazioni d’aria, cioè una coibentazione fatta male, è uno dei problemi con una installazione superficiale. Lo stesso discorso riguarda una sigillatura non perfetta che non garantisce l’isolamento termoacustico.
Insomma, una messa in posa non adeguata, sminuisce anzi, azzera i motivi per cui la porta è stata scelta.
La porta blindata Tekno di Oikos ha tra l’altro elevata resistenza al fuoco e maniglieria cromosatinata di serie. Permette l’apertura della porta a 100 gradi, grazie a un’esclusiva cerniera invisibile quando la porta è chiusa, è dotata di elevato isolamento termico e disponibile a doppia anta.

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