Redazione - 06 marzo 201606 marzo 2016
Fra gli ambienti più vissuti della casa, la cucina necessita di punti luce ad hoc che agevolino lo svolgimento di tutte le attività quotidiane
Redazione - 06 marzo 201606 marzo 2016
Illuminazione cucina: una questione che deve essere affrontata partendo da un presupposto ben preciso. E cioè che la cucina non è soltanto uno dei luoghi più frequentati della casa, ma anche un ambiente che non può accontentarsi di una luce omogenea. In altre parole le luci devono adeguarsi alle diverse attività che vengono svolte, di conseguenza è opportuno dividere idealmente lo spazio in diverse zone funzionali. Essenzialmente tre: il piano lavoro, dove vengono preparati i cibi; il tavolo, dove la famiglia si riunisce per pranzare e/o cenare; l’area dedicata al relax. Il consiglio è quello di creare innanzi tutto un’illuminazione di base tramite lampade da soffitto oppure plafoniere a luce diffusa o, ancora, faretti da incasso fissi e distribuiti in modo regolare. Successivamente si può procedere con la creazione di punti luce adeguati alle diverse esigenze. La luce a zone, com’è facilmente comprensibile, è più importante di quella generale. E’ fondamentale scegliere bene i dispositivi e le modalità con cui costruirla, avendo soprattutto cura di evitare la formazione di fastidiose zona d’ombra (per esempio causate dalla sagoma delle persone o di qualche oggetto).
E veniamo al tavolo, anch’esso presenza determinante. L’illuminazione cucina moderna predilige le lampade a sospensione a luce diretta; quest’ultima non dev’essere troppo intensa bensì morbida, rilassante, in modo da permettere ai commensali di gustare il cibo e conversare nella più totale tranquillità. Per una collocazione ideale, la lampada a sospensione dovrebbe essere distante circa 160-170 cm dal pavimento: altrimenti la lampadina risulta troppo vicina agli occhi e può dar fastidio. La lampada a sospensione unica, centrata, è perfetta per i tavoli fissi. Ma ormai, sempre per quelle esigenze di spazio che in molti conoscono bene, si tende a scegliere un tavolo allungabile in modo da poter ospitare gente a pranzo o a cena senza difficoltà di sorta. In questi casi si consiglia una lampada a 2 o 3 elementi, che dunque copre una superficie più estesa. Bisogna anche dire che questo tipo di illuminazione è fonte di continua ispirazione per i designer di tutto il mondo, anche i più celebri e talentuosi. Che mettono in campo tutto il loro estro realizzando prodotti davvero notevoli. Un esempio? Le lampade a sospensione Chouchin di Foscarini, in vetro soffiato. La collezione è composta da 3 modelli, nei quali il colore è parte integrante della forma: arancione la versione 1, verde la versione 2 (più allungata) e grigia la versione 3 (nella foto). La laccatura del vetro ha un effetto completamente schermante, di conseguenza il corpo principale diffonde la luce solo dove non è colorato attraverso il colletto bianco. Una luce diretta, forte e concentrata.
Nel definire l’illuminazione cucina, particolare attenzione va prestata al piano lavoro. Ovvero tutta quella zona, comprendente anche il lavello, in cui i cibi vengono lavati, preparati, cucinati. E’ necessario vedere bene. Perché bisogna dosare, eventualmente leggere una ricetta, mescolare, badare alla cottura, condire e via dicendo. Tutte operazioni che richiedono la massima precisione, e la massima precisione deriva da un’immagine perfetta. Quasi tutte le cappe hanno una luce incassata, ma non è il caso di accontentarsi. Si tenga presente che la profondità del piano di lavoro in media è di 60 cm, l’altezza invece è di minimo 50 cm rispetto ai pensili: le luci, dunque, vanno inserite in questo spazio oppure sotto i pensili. Le luci sottopensile, essendo orientate direttamente sulla superficie di lavoro, oltre a semplificare la preparazione dei cibi riducono il rischio di infortuni. Generalmente si utilizzano barre fluorescenti sottili a luce bianca, faretti o luci a incasso a led o fluorescenti oppure strisce a led con un corretto grado di protezione. La tecnologia led ormai ha il primato assoluto: merito delle dimensioni compatte, della luce chiara e brillante (anche colorata, se si preferisce), dell’economicità e dell’eccezionale durata. Alcuni tipi di barre a led possono essere montati anche accanto ai fuochi oppure su bordi del lavandino: ciò è possibile grazie al trattamento con una speciale resine che li rende resistenti sia all’acqua che al calore, dunque non vi sono alterazioni di sorta a contatto con questi elementi.
Altre idee molto valide per l’illuminazione cucina? Posizionare fonti luminose all’interno di basi, pensili, cestoni scorrevoli, cassetti, colonne e armadiature affinché la visibilità del loro contenuto sia perfetta. E per creare qualche effetto scenografico che, in fondo, non gusta mai. Le luci inserite all’interno di un vano chiuso si accendono automatico al momento dell’apertura e si spengono al momento della chiusura. Cesar, per le sue cucine, punta molto anche su questo tipo di illuminazione. Per i cestoni, ad esempio, sceglie lampade che proiettano la luce verso l’esterno; per quanto riguarda le basi, i pensili e le colonne, invece, le lampade a led sono incassate in verticale nel fianco oppure in orizzontale nel cielo che chiude superiormente gli elementi. Cesar propone anche un’illuminazione a led inserita nel telaio dello scolapiatti.
La cucina, in quanto ambiente di coesione e convivialità, ma anche luogo di lavoro a tutti gli effetti, non può essere carente di luce. Al contrario, deve possedere un’illuminazione adeguata e ben calibrata in tutti i suoi punti strategici. In fase di progettazione, è bene non solo considerare l’idea di installare un sistema di illuminazione integrata a led o con faretti per garantire una luce omogenea, ma anche predisporre una serie di punti luce, come lampade a sospensione o barre led, che possano garantire una luce aggiuntiva in zone fondamentali come il tavolo da pranzo o il piano di lavoro. In una cucina con isola l’illuminazione è ancora più importante, dal momento che l’isola assolve a molteplici funzioni, diventando, a seconda dei casi, un tavolo per mangiare o un appoggio dove scambiare due chiacchiere con un’amica. Ma scopriamo come illuminare una cucina con isola e quali sono le diverse opzioni su cui puntare. La soluzione in assoluto più utilizzata è la lampada a sospensione, la cui forma va scelta sulla base della forma dell’isola: per un’isola piccola e squadrata va benissimo anche una sola lampada di grandi dimensioni, per un’isola stretta e lunga si può optare per due o tre lampade allineate nello stesso verso dell’isola (la quantità delle lampade dipende dal raggio della calotta e dall’ampiezza del fascio di luce). Nella foto, ad esempio, vediamo che l’isola è stata illuminata con due sospensioni capaci di garantire una luce intensa e omogenea: si tratta di Pirce Sospensione, lampada in alluminio verniciato bianco, prodotta da Artemide, che, con la sua forma di “disco volante”, fluttua e crea magici effetti di luce. Quando l’ambiente gode già di un’ottima esposizione alla luce naturale, si può optare per un’illuminazione con faretti incassati nel controsoffitto, mentre, quando sull’isola sono presenti i fuochi si potrebbe scegliere di abbinare una grande cappa con luce integrata ad una serie di faretti orientabili. Soluzioni di grande impatto scenografico sono, infine, i pannelli led a soffitto, da installare proprio sopra l’isola, e il soffitto retroilluminato, che garantisce
Altra questione importante riguarda l’illuminazione del piano di lavoro che, in una cucina lineare, comprende tutta la zona operativa relativa alla preparazione dei cibi: il piano cottura, la zona lavaggio e le basi di appoggio. Scopriamo, quindi, come illuminare il piano cucina tra le diverse possibilità presenti sul mercato. Anzitutto, per il piano cucina è necessario scegliere delle luci di supporto all’illuminazione principale dell’ambiente, puntando su modelli pensati ad hoc per illuminare una zona in cui normalmente si svolgono operazioni delicate e di precisione. Sotto i pensili, la soluzione migliore è l’utilizzo di strisce led che, seppur abbiano una minore intensità dei faretti alogeni, rispetto a quest’ultimi consumano molto meno e garantiscono una luce costante, omogenea e riposante (al contrario dei faretti che, a lungo andare, tendono a dar fastidio agli occhi). Nella foto vediamo un piano cucina perfettamente illuminato dal sistema Line Led Lighting prodotto da Santos, un’illuminazione led integrata alla base dei pensili che si fonde in maniera armoniosa con l’arredamento, non abbaglia e assicura una luce continua e uniforme.
Progettare dei corretti sistemi di illuminazione per cucina è ancora più importante quando la cucina convive, in un unico ambiente, con la zona living. In questo caso, occorre creare un’illuminazione che sia capace di conciliare le esigenze funzionali della cucina con quelle estetiche del soggiorno, in un perfetto equilibrio di stile e praticità. Per evitare disarmoniche commistioni di generi tra i due ambienti, il sistema di illuminazione della cucina dovrebbe mantenersi quanto più sobrio possibile, ai limiti dell’invisibilità, oppure riprendere quello del soggiorno, così da creare un continuum visivo armonico ed elegante. La soluzione perfetta potrebbe essere quella di disporre dei faretti a incasso direttamente sul soffitto, avendo cura di predisporne alcuni dello stesso modello anche nella zona attigua, così da creare una moltiplicazione dei punti luce che, oltre a fungere da raccordo di stile, garantisce una diffusione capillare e uniforme della luce in tutto l’ambiente. E’ esattamente la soluzione pensata da Hera per il suo sistema di illuminazione Dynamic FR 215-LED.
L’illuminazione a sospensione per cucina è perfetta in tutti i casi in cui si vuole focalizzare la luce su un punto preciso dell’ambiente ma, al contempo, si ha necessità di coniugare l’aspetto pratico con il design e l’estetica. La lampada a sospensione, infatti, trovandosi spesso ad illuminare elementi centrali della stanza, come un’isola o un tavolo da pranzo, si configura come la vera protagonista della stanza e, di conseguenza, non potrà che essere bella, elegante e di tendenza! Sbagliare l’illuminazione a sospensione significa penalizzare fortemente anche la più bella tra le cucine, pertanto la scelta deve essere fatta con un occhio di riguardo alla forma, al colore e al design della lampada, senza mai dimenticare, in tutto questo, lo stile della propria abitazione. Consente svariate combinazioni grazie a lunghi cavi di cui è provvista la lampada a sospensione Aim di Flos progettata dai designer francesi Bouroullec.