Redazione - 16 gennaio 201216 gennaio 2012
Lampadari al Murrina: organica, solaris, e moony. Il design, l'handmade e la passione la Murrina
Redazione - 16 gennaio 201216 gennaio 2012
La collezione de La Murrina insiste su temi da sempre cari all’azienda: unicità dei pezzi, fatto in Italia, fatto a mano, con passione, abilità, tempo e pazienza, attraverso la conservazione giornaliera delle più antiche tecniche artigianali di lavorazione del vetro, per produrre non solo oggetti, ma anche cultura. Più che made in Italy, handmade in la murrina.
Organica coniuga in un oggetto di design l’utilizzo del vetro, che caratterizza da sempre la produzione de La Murrina, con le nuove tecnologie illuminanti, in particolare i LED. Il nome prende spunto dalla sua forma, che nasce dalla stilizzazione del petalo allungato di un fiore. I corpi illuminanti sono nascosti al suo interno e rispondono a differenti funzioni: di illuminazione diretta verso il basso, di illuminazione indiretta verso il soffitto e di illuminazione emozionale. Un sistema di LED RGB, infatti, consente alla lampada di assumere il colore desiderato, che viene diffuso dalle venature bianche del vetro. Proposta in due diverse dimensioni (75cm oppure 100cm), Organica può vivere da sola, come unica protagonista all’interno di uno spazio, oppure ripetuta a formare più complesse composizioni.
Solaris prende vita dalla volontà di realizzare un prodotto classico e contemporaneo insieme. Le sue forme sono morbide e sinuose: due elementi in vetro modellato a mano che si sovrappongono con leggerezza ed eleganza, quasi a formare un abito di luce. La lampada è composta dalla base, realizzata in vetro modellato a mano con venature bianche, e dal diffusore, in vetro con le stesse finiture o in materiale tecnico. Base e diffusore sono dotati di due fonti d’illuminazione diverse con accensioni separate: nella prima, un sistema LED consente una luce emozionale colorata; una fonte tradizionale a incandescenza permette invece di illuminare l’ambiente attraverso il diffusore. In questo modo, spegnendo e accendendo i diversi elementi si ottengono effetti luminosi molto differenti, in un ricercato equilibrio tra funzione ed emozione.