Il regio decreto n°652 del 13 Aprile 1939 ha istituito il catasto italiano degli immobili; quel giorno vennero create le classi catastali; si tratta della suddivisione di tutte le strutture presenti sul territorio nazionale, effettuata secondo la destinazione d'uso di una costruzione e le caratteristiche con cui è stata costruita. Le categorie sono indicate con una lettera maiuscola, dove A indica le abitazioni, B indica le costruzioni adibite ad utilizzo collettivo (come Chiese, scuole, uffici pubblici, magazzini), C indica negozi, stalle, laboratori. Vi sono poi le categorie catastali speciali, che sono adibite a censire le costruzioni in cui si svolgono particolari attività: D per ospedali, centri sportivi, fabbriche, per poi proseguire con tutte le costruzioni non comprensibili nelle precedenti. Le categorie sono state suddivise ulteriormente, in classi, per meglio indicare le caratteristiche di ogni abitazione; Per fare un esempio, A1 è la classe che comprende le abitazioni signorili; D8 i centri commerciali.
La destinazione d'uso indica la categoria di utilizzo di un immobile, ovvero come tale immobile può essere sfruttato. Questa caratteristica di un immobile viene indicata per ogni immobile nel catasto, ed è fissa. La categorie catastale indica la destinazione d'uso: per fare un esempio, la categoria A comprende tutte le abitazioni; non è possibile utilizzare una abitazione come scuola o come negozio. O meglio, per poter utilizzare un'immobile diversamente da quello che indica la categoria catastale, è necessario richiedere una variazione. I piani urbanistici delle città vincolano il territorio e gli immobili in esso presenti: nelle zone adibite all'industria, non è possibile costruire un immobile di categoria A3, adibito ad abitazione civile. In Italia per poter modificare la destinazione d'uso di un immobile è necessario rivolgersi al Comune in cui è ubicato, per richiedere una autorizzazione alla variazione di destinazione d'uso; in seguito sarà necessario presentare tale richiesta anche al catasto. I regolamenti costruttivi sono diversi da categoria a categoria, e per le classi catastali e quindi sarà necessario adeguare l'immobile anche da questo punto di vista.
Le classi catastali degli immobili indicano in maniera precisa la destinazione d'uso di tali immobili e anche la qualità delle costruzioni. Le classi vengono attribuite considerando vari parametri; per quanto riguarda le categorie B, C, D e seguenti, la classe catastale è una precisazione della attività svolta nell'immobile: per fare un esempio, C6 indica le stalle e le rimesse, mentre C2 indica i magazzini ed i depositi. Per quanto riguarda invece la categoria A, quella che indica le abitazioni civili, queste individuano anche il reddito di ogni singola unità, le dimensioni e il prestigio di ogni singola unità immobiliare. Quindi troviamo le ville con giardino in una classe diversa rispetto ai condomini di edilizia popolare. L'attribuzione di un immobile ad una o ad un'altra classe è anche legata alla zona in cui l'abitazione viene costruita: la presenza di un giardino, anche comune, o di una piscina; la vicinanza con i servizi, e con i mezzi di trasporto pubblico; le dimensioni dei vani o dell'intera struttura.
La Classe catastale A2 identifica le abitazioni di tipo civile; vengono comprese in questa classe tutte le abitazioni di dimensioni comprese tra i 90 ed i 200 m², dotate di doppi servizi, finiture di pregio, finestre ampie e soffitti alti. Comprese anche le case a schiera, con entrata indipendente. Vengono comprese in questa classe anche le abitazioni di metratura inferiore, che possano godere di finiture di pregio, o di una zona adibita a giardino. Nelle zone turistiche si considera appartenenti a queste classi anche le abitazioni prive di riscaldamento. Le abitazioni civili della classe A2, pur presentando una serie di caratteristiche pregevoli, non possono essere considerate abitazioni di lusso, e tale caratteristica è fondamentale. Lo Stato italiano garantisce una serie di vantaggi per chi acquista la prima casa, primo fra tutti un forte sconto sulle tasse per l'acquisto, che scendono al 4% del valore totale dell'immobile; oltre a questo, le tasse sugli immobili godono di sconti per le abitazioni di classe A2. Questi sconti non sono validi se l'abitazione appartiene ad una classe più elevata e viene quindi considerata una abitazione di lusso o una villa.