Redazione - 20 ottobre 201420 ottobre 2014
Le normative in merito alla sicurezza del consumatore sono di fondamentale importanza. Non di meno conto quelle che concernono il famigerato e altrettanto imitato Marchio CE.
Redazione - 20 ottobre 201420 ottobre 2014
Il marchio CE contraffatto è una realtà sempre più diffusa in tutto il mondo, a partire dalle realtà orientali, sempre più diffuse in tutta Europa. A primo impatto, riconoscere un marchio CE contraffatto da uno, invece, originale non è cosa immediata in quanto sembrano proprio identici. Tra i due, invece, la prima cosa da osservare è la distanza che intercorre tra la lettera C e la lettera E. Tutti i prodotti che recano un marchio in cui le lettere sono troppo ravvicinate tra loro, sono semplicemente "Made in China" o similari e, comunque, nulla hanno a che vedere con il reale marchio di Conformità Europea. Tutto questo rappresenta, innanzitutto, un grave problema per la nostra salute, in quanto tali prodotti non sarebbero nemmeno commercializzabili, proprio perché non conformi e, quindi, non adatti per essere utilizzati. Nell'immagini il marchio CE originale.
Per tutti i consumatori europei, l'unica garanzia di acquistare un prodotto conforme agli standard richiesti e previsti dalla Comunità Europea, è rappresentata proprio dal marchio CE, a patto, naturalmente, che questo sia originale al 100% e non risulti contraffatto in alcuna maniera. Riconoscere subito il marchio CE originale è possibile e risulta immediato dopo un brevissimo allenamento visivo. Infatti, sia la C che la E sono ricavate da due figure geometriche di dimensioni identiche, ovvero due cerchi. Tali cerchi si intersecano leggermente tra loro. Per essere certi dell'originalità del prodotto è necessario che la distanza tra la lettera C e la lettera E sia uguale almeno a quella che è la larghezza della prima lettera. Magari le prime volte sarà necessaria un po' di attenzione in più, ma dopo pochissimi tentativi, l'individuazione risulterà già molto semplice ed immediata. Ec.europa.eu
Le sanzioni, a norma di legge, per chi produce e, quindi, commercializza uno o più prodotti con un marchio CE falso sono molto pesanti, proprio perché il Decreto Legge 6/11/2007 numero 194 afferma nel suo testo che è vietato apporre sugli apparecchi e sui loro imballaggi e istruzioni per l'uso segni che possano indurre in errore terze persone in relazione sia al significato che alla forma grafica della marcatura CE. Tali sanzioni, di tipo amministrativo, prevedono l'obbligo per il contravventore di provvedere al pagamento di somme in denaro che vanno da un minimo di 1000 ad un massimo di 6000 euro. Tale provvedimento, però, non è stato sufficiente a vincere la lotta contro la contraffazione che risulta essere, ad oggi uno tra i reati più denunciati in Italia dalle forze dell'ordine, a seguito di sequestri in diverse regioni del nostro Paese.Romagnaoggi.it
A prima vista anche il marchio CE cinese sembra uguale a quello europeo. Peccato che non sia propriamente così. Il logo CE che è visibile sui prodotti cinesi non sta per "Conformità Europea" ma per "China Export", anche se è ben chiaro che si sarebbe creata una grande confusione tra i consumatori proprio su questo aspetto. Il problema è che tale marchio CE cinese è talmente identico a livello grafico che, appunto, molti consumatori vengono tratti in inganno. Il riconoscimento di un marchio CE cinese (o comunque non originale) passa attraverso l'attenta osservazione del logo stesso. Lettere troppo ravvicinate, e che non rispettano le proporzioni di due cerchi che si intersecano tra di loro e che le contengono al proprio interno, non rappresentano assolutamente un marchio originale, e di conseguenza non identificano un prodotto conforme a quanto disposto dalla Comunità Europea. Ilpuntoamezzogiorno.it