Redazione - 09 marzo 201609 marzo 2016
Posare il parquet in cucina è abitudine ormai diffusa. Quale essenza di parquet scegliere in cucina e come trattarlo?
Redazione - 09 marzo 201609 marzo 2016
Che in cucina il parquet non sia adatto, è un luogo comune da sfatare. Quale materiale migliore per vivere il centro della casa con tutto il suo calore e la sua durevolezza? Il legno in tutte le sue tipologie di posa è un materiale che si adatta alla perfezione a ogni tipo di spazio e di stile: infatti, assolve ogni desiderio di atmosfera, da quella più rustica a quella più contemporanea e moderna. Un noce, un mogano, o un rovere, completano alla perfezione il pavimento di cucine rustiche o in stile classico, mentre un frassino, un wengè, un iroko, oppure un teak tengono testa in tendenza ai più minimali piastrelloni in gres porcellanato. Versatile e semplice da mantenere il parquet in cucina, ci può donare magiche sensazioni al solo camminare a piedi nudi: caldo e gradevole al tatto, discreto e naturale, attutisce i rumori e crea piacevoli atmosfere di casa vissuta.
Il parquet in cucina è una splendida soluzione di rivestimento a pavimento, ma non tutte le tipologie sono adatte a questo spazio in cui si lavora, ci si sporca, dove può cadere materiale liquido a terra oppure caricare lo spazio di vapore: la scelta deve essere ben ponderata al fine di preferire quella più corretta dal punto di vista materico e funzionale. Partiamo dai legni: è fondamentale che la scelta ricada su di un legno duro e resistente, che al cadere di oggetti pesanti, come pentole o coltelli, non si segni o comunque lo faccia nel modo minore possibile. Inoltre, è importante preferire un legno prefinito, poiché più stabile alle dilatazioni date dall’umidità, dal caldo e dal freddo: infatti, a differenza del legno massello questa tipologia è caratterizzata da un supporto di legno meno nobile a pannelli intrecciati nel senso delle venature, affinchè il materiale si stabilizzi, infine uno strato di qualche millimetro di essenza completa l’asse nobilitandolo e dandogli l’aspetto che avrà poi a posa avvenuta.
Il parquet in cucina può essere trattato a cera e oli naturali come i classici rivestimenti che si posano nelle abitazioni, ma è consigliabile che sia verniciato con trattamenti specifici per acqua che rendano il legno idrofugo; così esso risulterà facilmente pulibile anche da altre possibili macchie, che senza dubbio capiteranno in uno spazio come la cucina: olio, frutta e verdure, sughi e molto altro in questo modo non s’infiltreranno nei pori del materiale ma resteranno in superficie facilmente pulibili senza alcun danno. Questi tipi di trattamento non richiedono manutenzione ma è necessario ogni 3 – 4 anni eliminare con appositi solventi la vernice vecchia e riverniciarla con i materiali adatti a renderlo lucente, pratico e funzionale, mantenendo la bellezza e naturalezza del legno ma soprattutto, rendendolo resistente ad acqua e macchie.