È innegabile: il pavimento in cotto rappresenta il perfetto complemento degli ambienti in stile rustico. Ma gli orizzonti si sono allargati, e questo tipo di pavimento si è rivelato un’ottima scelta anche per le case connotate da un arredamento moderno. Vediamo 3 esempi concreti.
Nella prima immagine vedete un’ampia cucina con isola caratterizzata da tonalità chiare: grigio e bianco. Proprio i colori chiari si abbinano in modo egregio al cotto, perché creano un armonioso contrasto cromatico e danno luminosità all’insieme. Notate, però, il top nero e il tavolo vintage in legno: dettagli che donano dinamismo (anche dal punto di vista stilistico) e sono anche ambasciatori di originalità.
La seconda foto mostra un soggiorno caratterizzato invece da tonalità scure: le sedie sono nere, la poltrona è blu acqua, il pouf-tavolino è grigio. Qui, quindi, la situazione si ribalta, nel senso che è proprio il marrone del cotto a portare luminosità, insieme alle pareti e alle porte candide. Guardate il tavolo: anche in questo caso, è stato inserito un pezzo vintage/classico.
Infine, una camera da letto dove trionfa la regola del less in more: pochi arredi, massimo effetto. Il letto è ispirato ai futon giapponesi, la consolle è minimalista e lo stesso dicasi per la panca posizionata ai piedi del letto. Tutti i mobili sono in legno. Perché il legno, e la conferma è arrivata anche dalle altre due foto, con il cotto forma un sodalizio vincente.
In commercio è facile reperire detergenti specifici per il pavimento in cotto, ma esistono anche ottime alternative fai da te. Suggeriamo, per esempio, di versare in un secchio 3 litri di acqua, 2 bicchieri di alcol, un bicchiere e mezzo di aceto e qualche goccia di detersivo per i piatti. Oppure potete sciogliere nell’acqua del sapone di Marsiglia in scaglie.
Importante è spazzare per bene il pavimento, ogni giorno. Al posto della scopa si può usare l’aspirapolvere. Sempre ogni giorno, buona norma è lavarlo solo con acqua, e una volta alla settimana procedere come spiegato prima.
Una volta all’anno è invece necessaria una vera e propria manutenzione, che consiste nel togliere lo strato di cera con un solvente ad hoc, per poi eliminare eventuali residui di stucco o salnitro con un prodotto anch’esso specifico e stendere la nuova cera con l’aiuto di uno spazzolone.
Il cotto viene utilizzato per realizzare pavimenti sia interni che esterni. Nel primo caso, le mattonelle vengono trattate in modo da risultare non più porose e anzi idro-oleorepellenti: in sostanza si utilizzano prodotti che creano un reticolo chimico nei primi micron di superficie di cotto, per evitare che i liquidi (oleosi e non) vengano assorbiti e che l’umidità di risalita fuoriesca.
Poi si conclude la lavorazione con uno strato di cera di base o cera in pasta d’api e uno di cera di finitura. Nel caso dei pavimenti in cotto per esterni, quest’ultimo step non c’è, perché non necessario. A dirla tutta, i mattoni in cotto fatti a mano, essendo di per sé ingelivi, se destinati all’outdoor non sempre vengono trattati.
Si tratta, in molti casi, di una scelta presa insieme dall’azienda e dall’utente, anche considerando dove i mattoni saranno posati: se si tratta di un cortile o un patio, ovvero di un’area in cui si è soliti anche pranzare o cenare, allora il trattamento repellente può rivelarsi utile. Nel caso di una zona meno frequentata o un vialetto, se ne può anche fare a meno.
Il pavimento in cotto è tornato prepotentemente di moda. Piace a tanti, sempre di più. Perché è resistente, solido, trasmette un grande senso di calore. E se è vero che si colloca fra i perfetti rappresentanti dello stile rustico, è anche vero che grazie alle moderne tecniche di lavorazione ha rivelato una versatilità senza precedenti e ormai di frequente viene scelto per ambienti connotati da un gusto moderno, addirittura minimalista.
Precisiamo che il miglior cotto per interni viene trattato con prodotti impermeabilizzanti che ne tutelano la naturale bellezza ostacolando la formazione di muffe. Più in generale, questo tipo di pavimento è anche molto durevole, non teme l’azione degli agenti atmosferici e delle sostanze aggressive, si lavora con facilità e di conseguenza si sceglie fra mattonelle quadrate, rettangolari, romboidali, esagonali.
Difetti? La superficie è porosa, di conseguenza tende ad assorbire liquidi; ma le aziende hanno eliminato il problema applicando in fase di produzione prodotti idrorepellenti e antimacchia.