Pentole in alluminio, leggere e maneggevoli

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- 05 marzo 2018

Pentole alluminio

Molti italiani utilizzano le pentole in alluminio per cucinare e sorge spontaneo chiedersi perché? Innanzitutto l’alluminio ha numerosissime qualità, tra cui la versatilità che gli consente di adattarsi a diverse tecniche di cottura. Quindi l'ottima conduttività di calore costante su tutta la sua superficie, la maneggevolezza - è molto leggero - la resistenza agli urti, agli schock termici, alle abrasioni, alla corrosione e il fatto che non necessiti di manutenzione. Fatto non secondario, è riciclabile al 100%. Svariati test hanno verificato che anche dal punto di vista della salute non comporta alcun rischio per quanto concerne il contatto con gli alimenti come indica il Decreto Legge del 18 aprile 2007 recante la disciplina igienica dei materiali e degli oggetti di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti pubblicato dal Ministero della Salute. La condizione sine qua non è che la pentola di cui ci si serve sia in alluminio per alimenti e di purezza non inferiore al 99%. Ma come mantenere al meglio le pentole in alluminio? Al primo utilizzo pulite attentamente le pentole, sciacquatele con acqua bollente e asciugatele; successivamente ungete l'interno con un poco di olio o burro e lasciate riposare per qualche ora. Occorre non dimenticare che gli alimenti cuocciono meglio e mantengono più sapore a fuoco moderato, proprio perché le pentole in alluminio extra puro presentano un’alta conducibilità termica non occorre mai utilizzare fiamme alte; evitate dunque il surriscaldamento: non scaldate mai la pentola vuota su un fuoco sia esso alto o basso. Evitate di lavare le pentole in alluminio con purezza superiore al 99% in lavastoviglie e ricordate che i cibi fortemente acidi e salati come marinate o salamoia, possono essere perfettamente cucinati in contenitori di alluminio con purezza superiore al 99%. Infine, la patina scura che si forma all'interno di queste pentole è dovuta all'ossidazione del metallo: si tratta di una vera propria barriera protettiva inerte che non va tolta. In foto: pentole Agnelli in alluminio con purezza superiore al 99%

Pentola alluminio

Le pentole in alluminio possono non essere in puro metallo, ma rivestite all’interno con uno strato antiaderente. Si uniscono in tal modo tutte le preziose caratteristiche dell’alluminio descritte nel primo paragrafo con la possibilità….di distrarsi poiché il fondo antiaderente non fa appiccicare il cibo in cottura. Molto apprezzate sono le pentole della linea “Platinum” della collezione Baldassare Agnelli, in materiale resistente e scivoloso, le quali esaltano i pregi dell’alluminio, ossia maneggevolezza e capacità di condurre il calore, ma impediscono ai cibi cucinati di attaccarsi sul fondo.S ono appunto antiaderenti: più facili da pulire, non bruciano il cibo e, se usate per scottare, permettono di utilizzare meno olio, burro o altri grassi. La collezione di pentole “Platinum” di Baldassare Agnelli sono prodotte con l’antiaderente “Dupont” azienda storica, leader nella produzione di rivestimenti antiaderenti sicuri per l’uso in cucina. Le pentole con rivestimento antiaderente “Platinum” Baldassare Agnelli possono arrivare a temperature fino a 260°C senza danneggiare il rivestimento, (temperatura di molto superiore a quella necessaria per bollire, friggere o cuocere in forno), ma vanno sostituite quando troppo graffiate perché terminano di assolvere alla specifica funzione In foto: pentole in alluminio antiaderente “Platinum” della collezione Baldassare Agnelli

Pentole di alluminio vantaggi

I principali vantaggi relativi alle pentole di alluminio sono la leggerezza e l’elevata conducibilità termica. Quest’ultimo requisito si traduce nell’efficace regolazione della temperatura nelle varie fasi di cottura; in una distribuzione uniforme del calore su tutte le superfici, sia sul fondo che sulle pareti; nella riduzione del rischio di surriscaldamenti locali e bruciature. In altre parole, migliore conduttività significa maggiore rendimento termico, maggiore velocità di innalzamento e uniformità di distribuzione della temperatura. La qualità di una pentola è strettamente collegata al suo spessore. Un elevato spessore, infatti, oltre ad esaltare ulteriormente i pregi di questo materiale garantisce la planarità dei fondi, che devono essere sempre calibrati per impedire che il fondo diventi convesso durante la cottura, cioè dilatandosi con il calore. Importante è tener presente che le pentole in alluminio non possono essere utilizzate sui piani a induzione; per diventare idonee a questa tipologia di piano cottura è necessario che vengano cobinate con un metallo ferromagnetico. In genere si applicano piattelli in acciaio inossidabile ferritico ai fondi degli utensili in alluminio tramite tecniche di graffatura meccanica, saldo brasatura o deposizione. L’alluminio crudo ha un difetto: i cibi si attaccano. Il problema però è stato risolto da tempo grazie ai rivestimenti antiaderente, che possono essere di vario tipo. Quello più diffuso è a base di PTFE, noto anche con il nome di Teflon; si tratta di un polimero inerte dotato di elevata resistenza termica e chimica. In foto la collezione di pentole in alluminio antiaderenti Original Series realizzata da Ballarini for MasterChef. La linea si compone di padelle di sei diverse dimensioni (20/24/26/28/30/32 cm), una casseruola con manico da 16 cm, 2 casseruole con maniglie da cm.20 e 24, due tegami con maniglie da cm.24 e 28, una bistecchiera da 28 cm e un wok saltapasta da 28 cm.

Come usare pentole alluminio

Appena acquistata una pentola in alluminio, prima di utilizzarla per cucinare gli alimenti occorre lavarla con cura, sciacquarla con acqua bollente, asciugarla, ungere l’interno con un po’ di olio o burro e lasciare riposare per qualche ora, quindi sciacquarla nuovamente. Gli alimenti cuociono meglio e mantengono un maggiore sapore a fuoco moderato; poiché le pentole in alluminio hanno un’alta conducibilità termica, non occorre mai utilizzare fiamme alte. E’ inoltre importante evitare il surriscaldamento: non scaldare mai la pentola vuota su un fuoco sia esso alto o basso. Se si lava la pentola nella lavastoviglie, c’è il rischio che si macchi a causa del detergente utilizzato; si tratta però di semplici inestetismi, che non pregiudicano in alcun modo l’integrità e l’efficienza della pentola stessa. L’eventuale fuoriuscita di acqua dalle maniglie o dal manico è causata dai lunghi cicli di lavaggio delle lavastoviglie casalinghe che facilitano il riempimento degli stessi essendo queste parti in tubolare inox vuoto all’interno. Di conseguenza sarebbe opportuno non fare lunghi cicli di lavaggio. I cibi molto acidi e salati possono essere tranquillamente cucinati in contenitori di alluminio per alimenti a patto di non conservarli a lungo a temperature non refrigerate. La patina scura che si forma all’interno delle pentole di alluminio per alimenti è dovuta all’ossidazione del metallo: una vera propria barriera protettiva inerte che non va tolta. Per mantenere le pentole brillanti si consiglia di usare soltanto prodotti specifici. In foto la pentola della collezione Inducta 1993 di Pensofal.

Pentole alluminio consigli

Nella maggior parte dei casi, ormai, si acquistano pentole in alluminio antiaderenti, in quanto scongiurano il rischio che il cibo si attacchi sul fondo durante la cottura. Il rivestimento più diffuso è quello in teflon, l’alternativa è la ceramica che però ha un potere antiaderente inferiore e rende quindi necessaria l’aggiunta di grassi. A prescindere dalla scelta, il consiglio è quello di non utilizzare coltelli o utensili con bordi taglienti per tagliare gli alimenti sulla superficie antiaderente. E’ opportuno inoltre posizionare sempre la base del tegame in modo che la fiamma del fornello si trovi perfettamente al centro; le fiamme di gas devono cioè essere sempre limitate alla zona della base e mai estendersi intorno alle pareti del tegame. Sui fornelli con piano di cottura in vetro occorre posizionare e togliere il tegame sempre sollevandolo, evitando cioè di farlo scorrere per non causare danni alla base del tegame stesso e anche al vetro. In foto una pentola della linea Bella Blu di Accademia Mugnano in alluminio puro e adatta a tutte le fonti di calore (tranne l’induzione). Tutti i prodotti Bella Blu hanno 5 strati di rivestimento antiaderente AM Salus Hard System, che si caratterizza per la particola antiaderenza e durezza che lo rendono resistente all’usura quotidiana di graffi e abrasioni.

Pulire pentole alluminio

Pulire le pentole in alluminio e mantenerle in uno stato ottimale non è difficile come qualcuno potrebbe pensare. Importante è innanzi tutto la “prevenzione”: per ridurre la probabilità che si formino antiestetiche macchie, buona norma è non lasciare i cibi cotti nella pentola e non tenere quest’ultima ammollo per molto tempo nell’acqua prima di lavarla. E proprio per quanto riguarda il lavaggio, si scelgano prodotti specifici e non aggressivi. Se la pentola ha un rivestimento antiaderente, bandire rigorosamente le pagliette in metallo, le spugnette e le spazzole abrasive (o molto dure) e i saponi dotati del medesimo potere. Con l’uso, il fondo della pentola tende ad annerirsi: la soluzione più efficace consiste nel lavarla con acqua calda e bicarbonato oppure con una miscela di cenere (due cucchiai) e olio di lino oppure di oliva. In entrambi i casi, si passa il composto sulla superficie esterna della pentola con un panno morbido e poi si asciuga con carta di giornale. In foto la linea Silicon Pro Alluminio di Barazzoni con rivestimento sicuro privo di PFOA. Il corpo in alluminio a spessore differenziato garantisce un’ottima distribuzione e diffusione del calore. Il manico in silicone assicura una presa morbida ed ergonomica ed è utilizzabile anche in forno.

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