Portavasi, decorazione e funzionalità in un unico oggetto per la casa

- 28 febbraio 2018

Portavasi decorativi

I portavasi, come è facilmente intuibile dal nome, sono dei contenitori dentro i quali riporre i vasi. Questi ultimi solitamente non presentano una grande varietà cromatica, di forma o di design. Per questo motivo ricorrere a un portavaso serve soprattutto a vivacizzare la composizione di più vasi messi uno a fianco all’altro o di un singolo vaso posto però in un punto focale di un ambiente, che sia interno o esterno. Esistono infinite soluzioni per quel che riguarda i portavasi, sia da un punto di vista dei materiali compositivi (legno, alluminio, cemento, ecc…) sia per quel che riguarda la loro possibile collocazione: la maggior parte dei portavasi viene solitamente appoggiata a terra o su qualche supporto, ma ne esistono anche versioni sospese che portano con sé una grande carica decorativa e vivacizzante (perfetti sia per interno che per esterni) senza eguali. Alcune strutture svolgono semplicemente la funzione di ricoprire il vaso e contenerlo al proprio interno (stiamo parlando dei classici supporti che ricalcano la forma del vaso stesso all’interno dei quali esso viene inserito), altri sono più elaborati e oltre a ricoprire il ruolo primario sono disegnati e progettati in modo da apparire come veri e propri elementi di design, in grado di conferire un tocco di stile aggiuntivo all’ambiente: è questo ad esempio il caso del portavaso alto in acciaio MOKA di Barel, (in tondino di ferro pieno lavorato a mano); le sue misure sono di 60 centimetri di diametro per un altezza di 142 centimetri.

Portavasi in legno

Abbiamo dunque visto come, oltre alla funzione primaria contenitiva, ciascun portavaso si caratterizzi per un’identità propria e sia capace di donare una sfumatura in più all’ambiente all’interno del quale venga collocato. Oltre alla forma, l’elemento principale che differenzia a livello stilistico un portavaso da un altro è senza dubbio quello del materiale di composizione. Se un metallo come il ferro – visto nel paragrafo precedente – diventa sinonimo di eleganza e semplicità di forme, uno come il legno – materia privilegiata quanto si parla di rimando diretto alla natura – è in grado di creare un vero e proprio fil rouge che unisce in maniera fluida e piacevole la componente naturale dei fiori o delle piante che crescono nel vaso con quella umana e artificiale della casa arredata. Caldi, vivi e caratterizzati dall’unicità delle venature, i portavasi in legno sono un elemento perfetto per regalare all’ambiente un tocco rustico – ma sempre elegante – e una sensazione di ritorno alla natura. È questo ad esempio il caso della collezione GO di Vitamin Design, caratterizzata da una forma rettangolare e completamente in legno massello; le dimensioni sono notevoli (220 centimetri di lunghezza, 45 centimetri di profondità, 110 centimetri di altezza) e caratterizzano il portavaso in questione come un elemento forte all’interno dell’ambiente in cui verrà collocato.

Portavasi in alluminio

Un elemento più leggero, meno legato al mondo della natura ma di certo non meno elegante del legno è l’alluminio, altro materiale molto quotato quando si parla di portavasi. Come in altri elementi di arredamento, anche in questo caso l’alluminio diventa sinonimo di semplicità di forme, pulizia ed estrema raffinatezza, perfetto per composizioni meno monolitiche di quelle esplorate in precedenza con legno e ferro, ma se possibile ancora più vicine e attinenti al mondo del design. Con Green Cloud di Systmatronic il portavaso è caratterizzato da una struttura che pone la pianta in una posizione che ricorda la cima di un piedistallo. Il nome Green Cloud del resto non è casuale: non siamo forse di fronte a una vera e propria “nuvola verde”, che si solleva dal terreno e ed è supportata e circondata dal bianco del portavaso-nuvola? La struttura richiama peraltro quella di una lampada: in questo caso però non è la luce ad essere diffusa, bensì la vegetazione. Esistono tre diverse dimensioni per il prodotto: diametro di 38 centimetri per 66,7 centimetri d’altezza, diametro di 44 centimetri per 114 centimetri d’altezza e diametro di 51,5 centimetri per 150 centimetri d’altezza.

Portavasi in cemento

Passiamo dalla leggerezza delle “nuvole” in alluminio alla solida mole dei portavasi in cemento e calcestruzzo. In questo caso non è tanto a raffinate linee di design che ci stiamo rivolgendo, quando alla sicurezza e all’affidabilità di una struttura ben piantata a terra e capace di resistere come nessun’altra a intemperie e rovesci atmosferici. I portavasi in cemento sono - se vogliamo – più semplici e basici nelle loro forme rispetto ai modelli visti fin qui, ma rappresentano una soluzione ideale se la preoccupazione è semplicemente quella di dare ai propri vasi un contenitore indistruttibile che non li faccia muovere di un millimetro in caso di precipitazioni, temporali e forti venti. I portavasi in cemento sono perfetti per essere posizionati a terra (provare ad appendere un supporto così pesante potrebbe essere un bel problema) soprattutto in situazioni di esterno, come ad esempio balconi e terrazzi (ma nulla vi vieta ovviamente di utilizzarli per gli interni). Un prodotto esemplificativo di questa sottocategoria è Potpot di Konstantin Slawinski (design by Fries & Zumbühl): le piante possono crescere direttamente nel cemento, oppure essere poste in vasi da fiori in plastica che si adattano al supporto Potpot. Con una soluzione, simile stabilità ed equilibrio sono assicurate e non dovrete più temere di ritrovare i vostri vasi rovesciati alla rinfusa nei vostri balconi o terrazzi in caso di intemperie o forti venti. Viste le dimensioni non particolarmente grandi questi vasi sono perfetti per piante aromatiche di uso quotidiano come basilico, erba cipollina, erba salvia, rosmarino e così via, che potrete coltivare e crescere comodamente sul vostro balcone in condizione di totale sicurezza.

Portavasi sospesi

Una variante che guarda con più decisione alla componente decorativa è invece quella dei portavasi sospesi. Si tratta di strutture più o meno grandi, che funzionano molto bene in verande, terrazzi e spazi aperti. Non è da escludere un loro uso anche in ambienti chiusi, a patto di disporre di uno spazio sufficiente per evitare che la struttura sospesa finisca per essere fin troppo ingombrante e soffocare lo spazio anziché abbellirlo e renderlo più piacevole. Trattandosi di varianti che vengono appese al soffitto tramite cavi e supporti che ne devono reggere il peso, i materiali compositivi dovranno essere per forza di cose selezionati fra quelli più leggeri: il cemento e il calcestruzzo sono ovviamente esclusi, mentre a farla da padrone sono alluminio, metalli leggeri e terracotta. Ad esempio, con Saturno di Car-Met la collezione Estensione di portavasi sospesi prende vita muovendosi sulla linea di confine che separa – o dovrebbe separare – l’oggetto e il suo essere estensione di idee, prolungamento fisico ed espansione dell’immaginario. Il processo di creazione è ravvisabile in ogni dettaglio e rende tangibile questa tensione concettuale che esula dalla forma fisica del portavaso. Le potenzialità elencate si ritrovano in forme semplici, fatte di pieghe, geometrie, colori e variazioni prospettiche. Tutta la collezione rappresenta il risultato di una collaborazione fra diversi designer che hanno lavorato su progetti che, partendo da idee, sensazioni, percezioni spaziali si sarebbero dovuti abbinare all’artigianalità della lavorazione tutta italiana di Car-Met. Nel caso di Saturno un cerchio fustellato e piegato dà vita ad una struttura tridimensionale che sostiene un vaso in ceramica bianca: siamo di fronte a una composizione unica, che ci regala un risultato fortemente mosso, vivo e tridimensionale. Il portavaso è disponibile in tre varianti di grandezza e diversi colori; è sostenuto da una solida corda nautica, cosicché il rischio che si spezzi sia prossimo allo zero; i materiali di composizione sono acciaio e terracotta.

Portavasi moderni

Restiamo nell’ottica di portavasi in cui la componente decorativa sia preponderante (partendo ovviamente dal presupposto che le fondamenta di ogni prodotto sono quelle di soddisfare i compiti primari in fatto di funzionalità) e diamo un’occhiata a tipologie di portavasi talmente moderni per forme e composizione da risultare quasi avveniristici. È il caso del portavaso basso Top di Hobby Flower, in acciaio inox. Il design è squadrato, ma alleggerito dall’effetto a nido d’ape della struttura che la rende perfetta tanto per gli interni quanto per gli esterni e che ne fa un prodotto perfetto per ambienti che virano sul moderno in fatto di pulizia ed essenzialità di arredamenti. Un fattore estremamente interessante, in fatto di optional futuristici, è la dotazione di un impianto interno di irrigazione automatica. I colori disponibili sono corten, piombo e bianco (è inoltre possibile dotare il portavaso di quattro ruote nella parte inferiore). Le dimensioni sono di 38 centimetri per 38 centimetri in lunghezza e profondità e 35 centimetri in altezza.

Portavasi creativi

Se siete amanti del fai-da-te, anziché rivolgervi a casa produttrici specializzate nella progettazione di portavasi classici o all’ultimo grido, potrete decidere di dare vita al vostro portavaso personale. Creare un portavaso da soli non è difficile, basta un minimo di manualità, un po’ di fantasia e la possibilità di avere sottomano oggetti attualmente inutilizzati che si sposino bene per essere riciclati e ritrasformati in originali strutture adatte a contenere le vostre piante. Come è facile immaginare, questo lavoro è molto più semplice a farsi nel caso di piccole piantine, che avranno bisogno di portavasi altrettanto piccoli, coerentemente con le loro dimensioni. Imbarcarsi nella costruzione di portavasi di grandi dimensioni, che dovranno essere in grado di sostenere e proteggere vasi o quantità di terra più ingenti, diventa invece un lavoro molto più complesso per cui è richiesta senza dubbio una manualità e un’esperienza maggiori. Ad esempio, nel caso di piccole piante grasse il lavoro è invece molto semplice e alla portata di tutti: in questo frangente, anche delle semplici tazzine da caffè che avete deciso di non usare più possono svolgere perfettamente il ruolo di portavasi. Basta agganciarle a un supporto verticale saldamente fissato al muro e avrete creato una simpatica e vivace composizione per abbellire con pochi gesti (e una spesa davvero minima) il vostro ambiente.

Portavasi libreria

Esistono anche vere e proprie composizioni di portavasi. In questo caso non è tanto il portavaso in sé ad essere meritevole di attenzione, quando la struttura complessa ed elaborata all’interno del quale esso viene posizionato. Mr. Green rappresenta ad esempio una proposta in pieno stile pollice verde dalla libreria InUNO di Studio T, adatta ad inserire il verde in maniera preponderante anche in spazi che inizialmente non erano pensati per esso. Il design è minimale e rende la struttura estremamente versatile per ogni tipologia di ambiente, nonché accostabile a qualsiasi tipi di arredamento, dal moderno al contemporaneo, conferendogli quel tocco di classe green in più. Siamo di fronte a quello che si può definire senza timore di essere smentiti come un simpatico giardino verticale con fissaggio a parete, adatto a tutti gli ambienti, molto facile da montare e comodo all’utilizzo. I ripiani misurano 22 centimetri in lunghezza per 16 centimetri di profondità e possono essere posti all’altezza desiderata del montante, così da creare un effetto sfalsato o lineare a seconda di quanto movimento e calcolato disordine si voglia dare alla struttura nel suo complesso. La portata massima dei ripiani è di 10 chili, il che vi permette tranquillamente di poggiarvi sopra ogni tipologia di piccola pianta (i singoli vasetti di piante grasse sono ad esempio perfetti per l’utilizzo di questa struttura), ma anche di alternare la presenza di piantine o piccole composizioni floreali a libri e altri piccoli oggetti decorativi. La vernice è resistente agli agenti atmosferici, rendendo Mr. Green adatto anche ad essere sistemato in esterni. A livello di materiali compositivi, la parete è composta da un profilo in alluminio con piani in lamiera d’acciaio, che rendono la struttura riciclabile al 100%. Le finiture disponibili sono bianca, nera o moka.

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