- 14 gennaio 2019

Retrofitting

Retrofitting: scopriamo insieme cos'è e che benefici può apportare l'impiego di retrofitting nelle nostre case

- 14 gennaio 2019

Cos’è il retrofitting?

Il retrofitting è il termine utilizzato oggi per indicare tutte le azioni che sono messe in atto su un edificio in termini strutturali ed energetici con lo scopo di implementare il risparmio energetico riducendo così i consumi di energia sulle nostre bollette e rispettando e tutelando maggiormente l’ambiente. In tema di risparmio energetico sono state avanzate proposte riguardo il retrofit energetico e la riduzione dei consumi riguardo all’involucro edilizio. Dopo una serie di prove si è giunti alla comprensione che la riduzione dei consumi del riscaldamento si può ottenere dopo 4 specifiche azioni di retrofitting: si parte dalla fase costruttiva per arrivare al fine ciclo di vita della casa o dell’edificio e quindi passando per il funzionamento, e i valori presi in considerazione sono i valori limite indicati nel D.Lgs. 311/2006, pari a 76 kWh/m2a. 

Gli interventi di retrofit eseguiti per la riduzione dei consumi

Gli interventi di retrofitting che sono studiati e presi in considerazione per la riduzione dei consumi sono: • Il caso as built, quindi la considerazione del consumo energetico anche in fase costruttiva; • I vetri: sostituiti da singolo a doppio vetro camera 4-12-4 mm; • Isolamento e ventilazione: saranno introdotti sottomanto una ventilazione e uno strato isolante di 10 cm di spessore da inserire sotto copertura; • Vespaio areato nel solaio al piano terra, realizzato in cemento armato e con isolante spesso 10 cm; • Superisolamento a cappotto per le pareti nord, est, ovest; • Sostituzione impianto termico e inserimento di caldaia a condensazione da 24 kW. Applicando questi accorgimenti alla casa è possibile ottenere degli ottimi benefici in termini igrometrici che comportano risparmio in termini energetici e di consumi. In questo modo la possibilità è di avere impianti spenti durante le stagioni intermedie poiché si vivrebbe di “rendita termica”, e in alcuni casi anche nel periodo estivo poiché si utilizzerebbe ventilazione naturale. 

Il comportamento dell’edificio e il comfort maggiore con il retrofitting

Ragionando in termini di confort si può capire l’utilità del retrofitting e fare un confronto tra due edifici di differente massa, uno massivo e uno leggero, considerati in situazione di impianto spento, considerando il confort interno. L’edificio con alta inerzia termica sarà quello più confortevole poiché la massa interna funziona da sistema di termoregolazione e permette così di stabilizzare le temperature interne. L’esatto opposto di questo, è il principio della casa passiva, che funziona come thermos e nel momento in cui vi è un cambiamento o variazione di aria dovuta all’apertura di una finestra, o quando una stanza si sovraffolla e cambiano i carichi, lo spazio si surriscalda. Se ragioniamo invece in termini di risparmio energetico favoriremo un edificio a bassa inerzia termica, che non deve spendere energia per raffreddare o riscaldare gli spessi muri per avere confort interno. Infatti, se mettiamo a paragone le due strutture con impianto sempre acceso a temperatura set point di circa 20°C per l’inverno e 26°C per l’esterno, favoriremo gli impianti a bassa inerzia termica, che risparmieranno sull’energia spesa per raffreddare o riscaldare la massa muraria. Quindi, questo ci dice che utilizzare il retrofit ci può portare ad avere grandi benefici, l’importante è solo capire dove e come usarlo. 

Leggi gli altri Articoli correlati:

Sfoglia i cataloghi: