- 26 febbraio 2018

Come risparmiare ristrutturando casa

Con il passare del tempo un immobile si deteriora o semplicemente non risponde più alle esigenze del vivere contemporaneo di chi lo abita. In entrambe i casi occorre una ristrutturazione che spesso comporta un esborso di denaro significativo poiché, di solito, i lavori da eseguire sono piuttosto impegnativi; ad esempio: la demolizione o la creazione di pareti; il rifacimento del pavimento oppure di un intero locale, come il bagno o la cucina; la sostituzione degli impianti, dei sanitari o dei serramenti. Chi dispone di un budget piuttosto contenuto dovrebbe, se possibile, evitare di intervenire sui muri. L’abbattimento di un tramezzo non solo richiede un’attenta valutazione di fattibilità da parte di personale specializzato, ma potrebbe implicare anche il rifacimento di eventuali tubature mentre l’innalzamento di una parete, inevitabilmente riduce la superficie calpestabile e toglie luce alla casa. Per creare nuovi ambienti contenendo le spese si possono utilizzare pareti in cartongesso, mobili, librerie bifacciali, pannelli girevoli, porte scorrevoli a filo muro. Tra le soluzioni più economiche le tende che, se di buona manifattura, sono in grado di creare un certo effetto scenico. Per evitare di demolire una pavimentazione si può pensare ad una nuova posa su quella già esistente utilizzando il gres porcellanato, un materiale molto resistente, di facile manutenzione, adatto ad ogni ambiente. Disponibile con effetto legno, pietra, marmo, cotto e cemento, permette di ottenere risultati eccezionali a prezzi estremamente vantaggiosi. Gli infissi in pvc sono robusti, resistenti, impermeabili, isolanti, richiedono poca manutenzione e garantiscono un ottimo rapporto qualità prezzo. Anche per il 2018 contribuiscono al risparmio casa diverse detrazioni fiscali che permettono, in linea di massima, di recuperare parte della spesa sostenuta per gli interventi o i lavori eseguiti. Tra l’altro resta lo sconto fiscale del 50% sulle ristrutturazioni.

Come risparmiare sul riscaldamento casa

L’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, ossia A, B, C, D, E, F. Per ogni zona, che comprende diverse province, la legge stabilisce le date di accensione e di spegnimento del riscaldamento nonché le ore giornaliere di erogazione calore; solo Cuneo, Belluno e Trento, che rientrano nella zona F, non subiscono alcuna limitazione, né in termini di periodo, né per numero di ore. Quando la temperatura esterna diminuisce, in casa, anche in presenza di bambini, dovrebbero esserci tra i 19 e i 20 gradi e comunque non si possono superare i 24 gradi; la precisazione è importante, poiché un solo grado oltre i 20 fa aumentare i consumi del 7/8%. Semplificando, gli impianti di riscaldamento ad uso domestico variano in base al tipo di combustibile usato, alle dimensioni, all'efficienza; producono benefici economici, ad esempio, le caldaie a condensazione, che fanno risparmiare sino al 25%, e i climatizzatori a pompa di calore, utilizzabili anche durante i mesi invernali. In linea generale per non sprecare combustibile un impianto deve essere efficiente, sottoposto a regolare manutenzione e soprattutto dimensionato al reale fabbisogno termico di un’abitazione; va spento durante le ore notturne e riacceso un’ora o due prima del risveglio. Le valvole termostatiche, obbligatorie per legge, permettono di impostare temperature differenti per ogni stanza in base alle diverse necessità; ciò consente di riscaldare l’immobile solo quando è abitato evitando inutili sprechi. Naturalmente i termosifoni non devono essere coperti da tende o da mobili e non devono essere utilizzati per far asciugare panni. Anche se uno stabile è ben coibentato, occorre fare attenzione agli infissi; per evitare dispersioni di calore, le finestre e le porte vetrate dovrebbero essere dotate di doppi vetri. Per isolare le pareti si possono utilizzare pannelli in polistirene, detto anche polistirolo; particolarmente economici; non marciscono, non ammuffiscono e non favoriscono la creazione di batteri. Sul risparmio casa incidono anche le abitudini; quando si arieggia la casa, ad esempio, per evitare che l’ambiente si raffreddi, meglio aspettare le ore più calde e aprire bene tutte le finestre, ma solo per pochi minuti.

Risparmio casa elettrodomestici

Una famiglia media spende, secondo le statistiche, circa 600 euro all’anno per l’energia elettrica. Per risparmiare devono essere valutate attentamente le tariffe proposte dai diversi operatori e scegliere gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica, ossia di classe A o superiore. Tra l’altro, lasciare gli apparecchi in stand-by potrebbe costare più di 50/100 euro l’anno. Persino il caricabatterie dello smartphone, usato correttamente, contribuisce al risparmio casa; in pratica va staccato quando il cellulare non è in carica. Il frigorifero, praticamente sempre in funzione, deve essere collocato lontano da fonti di calore e ad almeno dieci centimetri di distanza dalle pareti e dai mobili. Scegliere la dimensione adeguata alle esigenze di chi lo utilizza è fondamentale visto che per ogni cento litri di capacità in più, i consumi aumentano di 80-90 kWh. In linea generale per una famiglia composta da 2/4 persone può andare bene una capacità di 220-280 litri. In linea generale la temperatura interna deve rimanere tra i 4 e i 6° per il frigo, -18 e -15° per il freezer. Per non diminuire l’efficienza di questo apparecchio, non bisogna aprire spesso lo sportello, riempire eccessivamente il vano, riporre cibi caldi o tiepidi. La lavatrice, come la lavastoviglie, va sempre utilizzata a pieno carico, preferibilmente nelle ore notturne, nei week end e comunque nelle fasce orarie che prevedono tariffe più economiche; in entrambe i casi meglio evitare i prelavaggi. Le temperature sono molto importanti; lavare la biancheria a 90°, ad esempio, costa il doppio rispetto ad un lavaggio a 40°. Pulire i piatti a mano vuol dire consumare il doppio dell’elettricità utilizzata dalla lavastoviglie e fino al 70% in più di acqua. Un forno a gas o un microonde consumano, in linea generale, meno di un forno elettrico. La potenza elettrica di un’aspirapolvere non corrisponde alla sua capacità di aspirazione che invece varia in funzione del tubo aspirante, del sistema di filtraggio, delle spazzole. L’apparecchio non va tenuto acceso più del necessario e i filtri devono essere periodicamente cambiati. Stendere i panni in modo corretto, fa risparmiare sui tempi di stiratura e quindi sull’energia impiegata. La potenza di un asciugacapelli può arrivare sino a 2300 watt quindi, anche per evitare di rovinare i capelli, meglio utilizzarlo a bassa velocità. I boiler sono particolarmente energivori, per questo motivo andrebbero sempre dotati di timer per programmarne l’accensione. Anche i condizionatori consumano molta energia; evitare sprechi è possibile mantenendo la differenza tra la temperatura interna e quella esterna tra i 3/4 gradi e utilizzando un termostato per regolare automaticamente la temperatura. Durante il funzionamento dell’apparecchio non si devono aprire porte e finestre Computer e monitor a basso consumo consentono di risparmiare; le stampanti, le casse acustiche e altre periferiche dovrebbero essere collegate alla rete elettrica solo quando vengono utilizzate. Tv, hi-fi, lettori dvd e decoder richiedono energia elettrica; chi trascorre diverse ore al giorno davanti al televisore può arrivare a spendere dai 50 ai 200 euro all’anno tenendo presente che più ampio è lo schermo, maggiori sono i consumi. Anche in questo caso evitare di lasciare l’apparecchio in stand by.

Casa, idee per risparmiare

L’energia elettrica utilizzata per l’illuminazione domestica può avere una notevole incidenza sul budget familiare, ma risparmiare è possibile, innanzi tutto usando la luce solo quando serve o utilizzando le lampadine a led o a risparmio energetico. Tra l’altro contribuisce al risparmio casa anche la detrazione del 65%, confermata sino alla fine del 2018, sugli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica; per l’acquisto di infissi si potrà scaricare solo il 50%. Sembra strano, ma chi vuole semplicemente creare un po’ di atmosfera senza consumare energia, può dotarsi di una pianta luminescente come la Starlight Avatar che emette una luce molto tenue, visibile solo al buio. Durante il giorno non deve essere esposta alla luce diretta e la temperatura del locale in cui si trova non deve superare i 26°. Un altro piccolo espediente per risparmiare energia elettrica sono le pareti chiare poiché riflettono la luce illuminando l’ambiente. Ci sono degli accorgimenti anche per risparmiare sulla bolletta del gas: usare la cottura a vapore, salutare, poiché evita la dispersione delle sostanze nutritive, ed economica. Le pentole di buona qualità dotate di coperchi aiutano a mantenere il calore diminuiscono i tempi di cottura che addirittura vengono dimezzati dalla pentola a pressione. Un fornello non correttamente dimensionato alle pignatte utilizzate e l’apertura continua del forno fanno disperdere inutilmente calore. Tra l’altro, per scaldare l’acqua si possono anche usare i bollitori elettrici. Il consumo pro capite di acqua è compreso, mediamente, tra i 100 ai 150 litri al giorno. Anche in questo caso si possono evitare sprechi e quindi diminuire le spese, innanzi tutto controllando che non ci siano perdite, che possono far perdere sino a 20 litri di acqua al giorno, oppure applicando ai singoli rubinetti dei riduttori di flusso che abbattono i consumi di circa i 30%. Si risparmia facendo la doccia anziché il bagno, evitando temperature troppo calde, non lasciando aperto il rubinetto quando ci si lava i denti, non pulendo frutta e verdura sotto il getto. Lo sciacquone del bagno incide notevolmente sui consumi, dal 30 al 50%; ogni volta che viene fatto funzionare si perdono, in media, circa 10 – 12 litri di acqua. Una buona soluzione può essere rappresentata da sistemi scarico dotati di con due pulsanti che permettono di scegliere tra uno scarico completo o uno parziale, da 3- 4 litri. Purtroppo, in caso di sostituzione, l’intervento di ristrutturazione è piuttosto complesso e costoso; anche le eventuali manutenzioni sono impegnative. I sistemi di scarico cosiddetti start-and-stop, ossia con un unico pulsante che, una volta rilasciato arresta lo scorrimento dell’acqua, e quelli a manovella che permettono di regolare sia l’intensità, sia la durata del flusso, rappresentano una soluzione per contenere, anche in modo significativo, i consumi legati allo scarico del wc.

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