- 08 giugno 2015

Dia, scia e cila

La SCIA è una procedura che va necessariamente eseguita quando si dà l'avvio ad un'attività, a qualunque titolo: ad esempio, se si apre una nuova attività commerciale. Ma è anche necessaria nel caso in cui si dia l'avvio a dei lavori edilizi, di costruzione o ristrutturazione. In edilizia, infatti, sostituisce la precedente DIA, insieme alla CILA. Ma cosa vogliono dire queste sigle? La DIA stava per Denuncia Inizio Attività, e fino al 2010 andava presentata in comune, o all'ente preposto, nel momento, come dice il suo stesso nome, in cui si avviava un'attività a vario titolo. Poi, con la legge 122/2010 si è sostituita con la Segnalazione Certificata Inizio Attività, mentre per alcuni casi è necessaria la CILA, ovvero Comunicazione Inizio Lavori Asseverata.

Differenza tra i diversi documenti

La DIA era usata in edilizia per interventi strutturali sugli edifici, ad esempio ristrutturazioni, risanamento e consolidamento di edifici già esistenti; oppure per la costruzione ex novo, o per demolizioni. Adesso, per ognuna di queste attività si deve presentare la SCIA; ma in caso di interventi di manutenzione straordinaria che però non abbiano esiti strutturali è necessaria la CILA. Quindi, la SCIA è necessaria nei seguenti casi: - manutenzione straordinaria con interventi strutturali, in cui si preveda un aumento della costruzione o dei parametri urbanistici (ad esempio, la modifica di una scala) - restauro e risanamento di edifici danneggiati - ristrutturazione edilizia leggera, ovvero in caso di interventi che non modificano radicalmente l'assetto dell'edificio. In base poi alle varie normative locali, la SCIA può essere necessaria, ovviamente riferendosi sempre al settore edile, per altro genere di interventi, come la costruzione di un parcheggio. Ma la DIA non è stata cancellata in toto: essa è ancora necessaria quando si prevedono interventi massicci, in cui sia necessario pagare degli oneri aggiuntivi.

Presentazione documenti

Nel caso in cui quindi si desideri fare dei lavori di ristrutturazione in casa propria, o interventi che modifichino spazi e volumetrie, è necessario presentare in comune la SCIA. L'atto materiale della consegna può avvenire fisicamente, presso l'ufficio preposto, ma moltissimi comuni si sono dotati anche di una procedura telematica, oppure consentono l'invio della documentazione richiesta attraverso la posta elettronica certificata. Ovviamente ci vuole un tecnico abilitato, ingegnere o architetto, che presenti la documentazione e la sottoscriva, assumendosene la responsabilità civile e penale. Una volta presentata la SCIA, si può immediatamente partire con i lavori: il comune ha poi sessanta giorni di tempo per effettuare i controlli del caso ed eventualmente, se venissero riscontrate delle irregolarità, o delle discrepanze rispetto a quanto dichiarato, per bloccare i lavori. Successivamente, devono intervenire motivazioni molto gravi per poter fermare le lavorazione, come ad esempio la rilevata possibilità di danni ambientali o paesaggistici. Rivolgendosi presso l'ufficio tecnico del comune di riferimento si può reperire tutta la modulistica necessaria, da compilare accuratamente.

Documenti per la scia

Oltre a tale modulistica, i documenti che vanno presentati per una SCIA sono: - la relazione tecnica, che deve essere redatta ovviamente da una persona qualificata, un ingegnere o un architetto, e solo in alcuni casi specifici da periti edili o geometra, - il pagamento dei diritti di segreteria, - tutti gli elaborati grafici relativi all'intervento, planimetrie e quant'altro, - il DURC, ovvero il Documento Unico di Regolarità Contributiva, vale a dire la certificazione che l'impresa che eseguirà i lavori sia a posto con gli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. Oltre a questo, possono essere richieste altre documentazioni integrative, a seconda del tipo di intervento che si va ad effettuare; ad esempio, può essere necessaria una relazione paesaggistica, un'autorizzazione sanitaria da parte della ASL, o una certificazione energetica. Questa procedura va seguita scrupolosamente, ed è molto importante essere informati circa la necessità, ogni qual volta si decida di fare un intervento sulla propria abitazione. non importa di quale entità, di presentare sempre questa comunicazione in comune, al fine di non incorrere in denunce o problemi nelle lavorazioni successive. Naturalmente, per il disbrigo di tutte le pratiche ci si può rivolgere al direttore dei lavori, o comunque all'incaricato che se ne occuperà, perchè conoscerà alla perfezione la normativa e saprà quindi come confezionare la SCIA nel migliore dei modi possibile.

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