- 16 dicembre 2015

Servomuto Kartell

Riporre gli abiti appena smessi o preparare con cura meticolosa l'outfit del giorno dopo: operazioni quotidiane, rese facili da un complemento che, a dispetto dell'origine antica, continua a ispirare la fantasia dei designer. Chiamatelo indossatore o servomuto, comunque non deluderà le vostre aspettative, consentendovi di sistemare su appositi supporti i vestiti, gli accessori e perfino le calzature, mantenendoli ordinati come in un armadio, ma a portata di mano. Il servomuto per lungo tempo ha mantenuto un imprintimg, per così dire “maschile”: i due sostegni principali erano la trasposizione della gruccia per giacche con staffa per i pantaloni.; l'unico vezzo, al massimo, un gancio per cravatte o cinture. Fintanto che sono stati soprattutto gli uomini a lavorare fuori casa, il pensiero di predisporre il completo da indossare in ufficio non è stata considerata una peculiarità femminile. La comparsa delle prime donne in carriera ha cambiato le carte in tavola, introducendo una serie di nuove esigenze rivolte ai creatori di abbigliamento e, di conseguenza, ai produttori di guardaroba e appendiabiti. Non può trattarsi solo di una piacevole coincidenza che proprio alla meta degli anni Ottanta del ventesimo secolo – forse il culmine della aspirazione delle donne a una presenza consolidata nel mondo aziendale – la Kartell lanci il suo Servomuto (1986), concepito peraltro da una designer, Anna Castelli Ferrieri. In foto: Servomuto © Kartell

Servomuto design

L'arredo in questione innova il concept alla base del protitpo di indossatore, liberandolo dai riferimenti troppo rigidi all'accoppiata capospalla-calzoni e sintetizzando la funzione di supporto in un unico sinuoso elemento di metallo. Il “corpo” in resina ABS, sormontato da un originale portaoggetti, fa rientrare Servomuto nell'ambito della più classica produzione Kartell. Il filone più creativo nella ideazione di nuovi modelli di servomuto continua a evolversi, portando alla ribalta complementi dal forte carattere che si affiancano a quelli contraddistinti da un look-and-feel tradizionale. L'innovazione – come del resto il legame con i canoni più consolidati - viene portata avanti dai marchi del design e diffusa attraverso i vasti canali della grande distribuzione. Memorabilia di Calligaris sembra incorporare entrambi gli aspetti: la solidità del legno massello, sagomato alla base in un caratteristico treppiede, sposa la forma di un segno essenziale e netto, con cui si evoca il profilo di un tipico servomuto. I componenti base ci sono tutti, compresi la barra porta pantaloni in tondino di metallo e il pratico svuotatasche. In foto: servomuto Memorabilia © Calligaris

Servomuto Foppapedretti

Il servomuto L'indossatore, proposto nel catalogo Casa di Foppapedretti, interpreta i valori del marchio, associando qualità dei materiali e impronta classica. Compatto, leggero (pesa 3 Kg) e facilmente spostabile grazie alle ruote piroettanti, consiste in un sostegno per gli abiti (spalla per giacche e camice, pinza appendigonna, staffa porta pantaloni), integrato dal comodo svuotatasche e dalla base portascarpe. Viene prodotto in legno massiccio di faggio, con sei possibili colorazioni: Naturale, Bianco, Canaletto, Nero, Noce, Wengè. La variante con due spalle, IlMettinsieme (4,3 Kg), comprende anche ganci per cravatte e cinture. E per i super ordinati che inorridiscono all'idea di false pieghe e stoffe segnate? Niente paura, Foppapedretti ha pensato anche a loro, con IlMettimpiega (9,2 kg), che riprende le dotazioni del modello base e aggiunge un pannello imbottito per fermare e mantenere dritti i pantaloni. Il Mettimpiega, reso disponibile con colore naturale o noce, può avere il pannello piegapantaloni riscaldante, alimentato dalla corrente ( IlMettimpiega elettrico) . Sempre nel catalogo Casa, troviamo Suite (5,6 Kg), ovvero come riunire in un solo oggetto la praticità della seduta pieghevole e l'utilità dell'indossatore: il servomuto, in questo caso, si compone di spalla per giacche, doppia staffa porta pantaloni e... una sedia. I piedini antisdrucciolo garantiscono la stabilità dell'insieme, che ripiegato occupa solo 10 centimetri. Unico colore previsto: noce.

Servomuto Maisons du Monde

Il Porta abiti pieghevole in metallo nero e legno di Maisons du Monde è contraddistinto da una silohuette stilizzata, che accenna i tratti salienti del servomuto, adattandosi alle più diverse composizioni di arredamento. Le dimensioni molto contenute (112 x 49 x 15 cm) consentono di riporlo con facilità - anche perché pesa solo 2 Kg. Punta tutto sulla luminosità del bianco il portabiti Monségur, realizzato sempre in metallo ma caratterizzato più nettamente per ambienti dal mood classico. I due elementi che corrispondono al sostegno per capispalla e al porta pantaloni sono incrociati, e irrigiditi alla base dal ripiano per le scarpe. Maisons du Monde propone anche Chrome (130 x L 42 cm), ideale in una camera da letto moderna, ma a suo agio anche in altre stanza della casa. Se vogliamo aggiungere un tocco in più, interpretando con una certa libertà il concetto di servomuto, possiamo scegliere di delegarne la funzione a un altro complemento d'arredo, dotato di una “personalità” prorompente quanto basta a rompere la monotonia estetica. Il Manichino Eleganza di Maisons du Monde risponde in maniera convincente all'esigenza di trasfigurare l'indossatore tradizionale in un oggetto che faciliti il guizzo creativo: sul piede, costruito in legno dell'albero della gomma, poggia un busto da sarto rivestito in lino, con stampe ispirate alla grafica dei figurinisti. In foto: porta abiti pieghevole © Maisons du Monde

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