Redazione - 13 novembre 201413 novembre 2014
Massello o prefinito? Esistono diversi tipi di parquet, c'è chi punta al pregio del legno massiccio, chi alla comodità di quello stratificato. Alcuni suggerimenti per la scelta
Redazione - 13 novembre 201413 novembre 2014
Il parquet per antonomasia, duraturo e resistente è una pavimentazione composta di elementi singoli e assemblati dallo spessore non inferiore ai 2,5 mm, necessariamente in legno nobile. Tuttavia esistono vari tipi di parquet, incluso quello prefinito. Il cosiddetto parquet tradizionale è detto anche massello ed è composto esclusivamente da legno nobile: qui le singole tavole sono ricavate da un unico blocco di legno spesse. Si tratta del parquet più costoso, ma anche il più affidabile e in grado d’isolare maggiormente. Una seconda tipologia include i parquet stratificati o prefiniti, dove solo lo strato superficiale è di legno nobile incollato su supporti di legno dolce: ovviamente è più economico e meno resistente del precedente, ma anche questo tipo di materiale presenta alcuni vantaggi, poiché si acquista già verniciato e non richiede successivi trattamenti. Infine è immediatamente pronto da calpestare, pratico e funzionale. Il parquet multilayer Morado di alta tecnologia di Listone Giordano nell’immagine, è disponibile sia con speciali finiture a vernice sia con finiture a base di oli naturali, dotato di incastri maschio/femmina per una posa rapida e precisa. La collezione Classica, composta da legni di svariate specie (dalle candide sfumature dell’Acero Canadese alla pura eleganza del Wenge, al calore del più prezioso Rovere francese), è prevista in numerosi formati con larghezze, lunghezze e spessori differenti. In foto è presentato il parquet Corona 70 in essenza Morado disponibile in listelli da 70 mm di larghezza e lunghezza da 350 a 600 mm.
Per quello che riguarda le essenze che caratterizzano i vari tipi di parquet, ossia, il tipo di legno utilizzato per i tasselli, importante è sottolineare che al variare di queste ultime, cambiano le caratteristiche dell’intera superficie. Le più diffuse sono: faggio, rovere, noce, olivo, ciliegio, larice, doussiè, wengè, teak, iroko, aformosia, merbau, panga panga. Il faggio, per esempio, presenta striature a specchio, colore bruno-roseo chiaro ed è facilmente lavorabile; l’asiatico teak ha un colore più scuro ed è particolarmente stabile, l’olivo invece è difficile da lavorare ma molto resistente così come il ciliegio che presenta striature piuttosto marcate. Non dimenticate che le diverse qualità dei legni reagiscono differentemente alle varie caratteristiche degli ambienti dove vengono posati: si spazia dalla capacità di resistere all’umidità, qualità di teak e doussiè, al trattenere o restituire il calore, tipico di altre essenze. La collezione Antico di Berti è disponibile nelle versioni a 2 strati o a 3 strati con venatura rigata-fiammata o natura. In foto è presentato il parquet a 2 strati in essenza rovere natura, composto da uno strato superiore di legno pregiato di spessore 4,5 mm e da uno strato inferiore di supporto in betulla finlandese di 6 mm. Disponibile in tre formati.
Per quanto concerne i prezzi del parquet tradizionale, questi dipendono dai tipi di parquet che si scelgono, come pure dal formato e infine dall’area in cui avviene la posa in opera. Sono tutti comunque riferiti a soluzioni al mq, sempre comprensive di posa, e spaziano dai 55 ai 110 euro in media. Il parquet prefinito costa ovviamente un po’ meno. In foto: collezione Olivo di Original Parquet, composta da un elemento stratificato prefinito con supporto di pannello multistrato e 4 mm di strato di legno nobile di olivo con micro bisellature sui 4 lati. È disponibile nei formati listoncino (larghezza 70 mm e lunghezza da 450 a 600 mm), listone (larghezza 90 mm e lunghezza da 700 a 900 mm) e plancia unica (larghezza 120/160 e lunghezza da 800 a 1600 mm).