Redazione - 25 giugno 201525 giugno 2015
La vendita a riscatto è stata recentemente definita possibile dalla camera dei deputati. Per gli italiani arriva la possibilità di riscattare l'alloggio sociale dopo sette anni dall'assegnazione.
Redazione - 25 giugno 201525 giugno 2015
Non è cosa nuova che l'attuale situazione economica e sociale italiana sia estremamente delicata. La cosiddetta crisi, ha generato una serie di reazioni a catena che hanno colpito le famiglie italiane da diverse angolazioni, tra cui, la casa. In questa precaria situazione, le banche si sono fatte reticenti nel dispensare mutui ed i contratti d'acquisto immobiliare si sono fatti sempre più rari. Ma nonostante tutto, sono nate nuove formule di acquisto di proprietà, conosciute con il nome "Rent to Buy" o vendita a riscatto, disciplinate con la nuova normativa Piano Casa 2014. Rent to Buy è una locuzione anglosassone con la quale si identifica gergalmente una tipologia d'acquisto, oggigiorno ancora poco utilizzata, ma in fase di sviluppo, complice anche la modesta situazione economica attualmente presente nel nostro paese. Sinteticamente, questa formula consente di prendere in affitto un'abitazione e, pagando in maniera puntuale la dovuta mensilità, si potrà in futuro riscattare la casa diventandone gli effettivi proprietari, utilizzando le rate come una sorta di pagamento dilazionato. La normativa Piano Casa 2014, estende questa tipologia di acquisto, agli alloggi sociali.
La proposta introdotta e disciplinata dal Piano Casa 2014, ha come protagonista l'alloggio sociale, conosciuto anche con il termine casa popolare. L'alloggio sociale è una struttura edilizia di proprietà statale, regionale o comunale, messa a disposizione di richiedenti affittuari rientranti in una determinata categoria e graduatoria. Queste case, hanno il gran pregio di essere estremamente economiche, ma per ottenere il beneficio di affitto, è necessario presentare all'ente affittuario la propria condizione economica e familiare. Per rientrare nelle graduatorie aventi diritto alle case popolari, è solitamente necessario presentare un reddito annuo medio-basso, questo per privilegiare parte della popolazione meno abbiente. Altri punti in graduatoria vengono eventualmente assegnati da altri criteri quali ad esempio la presenza di figli a carico. Per tutte queste persone che, avendo un reddito basso si vedono assegnate un alloggio sociale, dal 2014 grazie al Piano Casa promosso dalla Camera dei Deputati, si aprirà l'opportunità di acquistare un giorno la casa a loro assegnata attraverso quella che si chiama vendita a riscatto.