- 30 maggio 2017

Una villa da sogno

Sorge sulle colline di Pescara, è una villa da sogno progettata dall’architetto Sonia Ferretto. Un’abitazione privata, imponente ma al contempo perfettamente integrata con il paesaggio circostante. Tutti i materiali che la costituiscono sono stati scelti con gusto ed estrema attenzione; la modularità è frutto di un accurato studio che ha dato vita a un gioco di linee e spazi, un perfetto mix di solidità e leggerezza. Il volume compatto è caratterizzato da vetri che specchiano prati e cieli, marmi e legno che diventano un tutt’uno con la natura circostante. Un lussuoso progetto residenziale che si completa con le porte blindate di Oikos Venezia. La costruzione della villa è stata avviata nel 2011 e si è conclusa nel 2013; la facciata principale, arretrata rispetto allo spazio perimetrale, è anticipata da un’ampia e lunga terrazza che funge da porticato e si estende al piano superiore. I pilastri sono collocati asimmetricamente e, insieme alle scelte di arredo, scandiscono armoniosamente la ritmicità.

Villa dei sogni

Fra le caratteristiche di questa villa da sogno c’è l’importante terrazza che ne costituisce anche la facciata panoramica. La struttura pare volersi sporgere per aprirsi verso l’esterno, l’esposizione è infatti accentuata proprio all’altezza della piscina. Anche le vetrate sono protagoniste, installate per catturare la luce e donare agli interni della villa una visuale strategica, che consente cioè di godere a 360 gradi del benessere e della tranquillità derivanti dalla presenza delle colline di Pescara. E’ un’abitazione in perfetta comunione con il contesto in cui sorge, che dialoga costantemente con gli spazi naturali circostanti e allo stesso tempo è resa solida e sicura pure grazie alle porte Oikos. E a proposito di porte: l’ingresso principale è impreziosito da Synua, la blindata a bilico per grandi dimensioni che consente numerose possibilità di personalizzazione. Qui è stata scelta la versione a otto settori nell’elegante rivestimento in rovere wengé, ulteriormente valorizzato dalla presenza di un settore in acciaio. Il doppio fianco luce contribuisce a conferire luce e spaziosità all’ambiente, creando anche continuità con le enormi vetrate laterali.

Ville da sogno

Quest’abitazione situata sulle colline di Pescara entra a pieno diritto nell’elenco delle ville da sogno italiane. I proprietari hanno scelto di far installare le porte blindate Oikos, per sentirsi più sicuri nel loro lussuoso “nido”. La porta di ingresso Synua, come tutte le altre firmate Oikos, consente un diverso rivestimento tra interno ed esterno così da assecondare qualsiasi esigenza in termini di materiali e colori. Al rovere wengè dell’esterno qui si contrappone il laccato bianco dell’interno, in perfetta armonia con la scelta degli arredi e degli allestimenti, ma anche con la luminosità del panorama esterno. Oltre a quello principale che dà sulla terrazza del primo piano, vi è un secondo accesso blindato al piano terra. E’ ancora il rovere wengè il rivestimento prescelto, ma questa volta la funzione di arredo e protezione viene affidata a una Tekno in dieci settori, di cui uno in acciaio. Stessa scelta di porta di sicurezza e rivestimento anche in camera da letto, con un’identica Tekno in rovere wengè.

Villa da sogno a Bari

Un’altra villa da sogno si trova in Puglia. Questa regione, oltre a essere caratterizzata da paesaggi splendidi e da un turismo sempre più florido, negli ultimi anni ha visto moltiplicarsi realtà imprenditoriali che sono diventate competitive a livello internazionale; fra queste figura Menoventi, azienda specializzata nella distribuzione di alimenti surgelati di alta qualità nel canale commerciale di pasticceria, bar e panificazione. Un grande capannone industriale situato a Bari è stato trasformato nella sede di Menoventi allo scopo di accogliere clienti e fornitori e rispecchiare standard qualitativi d’eccellenza. I proprietari hanno affidato il delicato compito allo studio m12 AD e il progetto, sviluppato dall’architetto Michelangelo Olivieri, si ispira all’elemento del ghiaccio, alla sua purezza e trasparenza. L’architetto ha quindi ridefinito gli spazi interni del capannone immaginando una sorta di “scatola nella scatola”: lasciando inalterato il fabbricato originario, ha realizzato una struttura autoportante in acciaio che si estende nel senso dell’altezza. Questa scatola trasparente oggi ospita la sala riunioni, gli uffici e la reception. La superficie, che presenta una pavimentazione in rovere, è divisa da pareti in cartongesso altamente riflettenti, mentre il perimetro degli stessi uffici, così come le porte, sono del tutto trasparenti. Lo sguardo, così, si muove liberamente dall’interno all’esterno. Attraverso l’elemento vetro, l’architetto Olivieri ha sapientemente abbinato a precise esigenze tecniche un’estetica di grande impatto. Il capannone infatti, sprovvisto di affacci e aperture verso l’esterno, non avrebbe fornito la giusta illuminazione alla zona uffici. Il vetro, unito al candore dei muri invece, dona abbondante luce e freschezza agli ambienti e pone in contatto visivo le differenti zone, dando la possibilità di monitorare costantemente i processi produttivi.

Ville bellissime

Al magnifico edificio in vetro situato nella periferia di Bari, ex capannone industriale e oggi sede dell’azienda Menoventi, si accede tramite un ingresso che funge anche da front office. Sempre sul livello zero si trovano anche i servizi igienici e gli spogliatoi destinati al personale. Un pavimento in resina si contrappone alle pareti bianche e ai rivestimenti in teak delle boiseries. La scala a sbalzo, realizzata in lamiera presso-piegata e successivamente rivestita in rovere, collega i due livelli della struttura e si abbina alla pavimentazione. La scelta del legno è l’elemento ossimorico del progetto: il calore del teak e del rovere si pone in netta contrapposizione con il rigore e la pulizia del vetro e del bianco e a ciò si aggiunge il richiamo simbolico all’attività svolta dall’azienda, ovvero la fornitura di prodotti sottozero. Le superfici vetrate, insieme al bianco e alla lucentezza del metallo, completano il quadro del sito, offrendo lo stesso tipo di riflessi che si creano sulla superficie di un ghiacciaio. Il progetto è stato ideato da Olivieri nel rispetto dei principi relativi all’ecosostenibilità: soluzioni illuminotecniche a LED garantiscono infatti un forte impatto visivo ma anche un notevole risparmio energetico. Caratteristiche dei progetti m12 AD sono l’estrema cura per i dettagli e il ricorso all’ebanisteria per trasformare nicchie, rientranze e spazi altrimenti inutilizzabili in elementi contenitori o arredativi. I corpi illuminanti e l’arredo sono stati commissionati su disegno e realizzati rispettivamente in opera e a mano.

Villa in Puglia

Grazie al progetto sviluppato dall’architetto Michelangelo Olivieri dello studio m12 AD, un capannone industriale situato alla periferia di Bari è stato trasformato nel quartier generale di Menoventi, azienda che distribuisce surgelati di alta qualità presso pasticcerie, bar e attività operanti nel settore della panificazione. Il risultato finale è un’elegante “scatola nella scatola” realizzata principalmente in vetro e con una struttura autoportante in acciaio. Visto sia da fuori che da dentro, l’edificio appare come una villa ultramoderna: i giochi di trasparenze e riflessi donano luminosità e trasmettono un senso di eleganza, ma mai di freddezza e proprio qua sta il talento di Olivieri. Il trend seguito è indubbiamente quello minimalista, l’essenzialità risulta imperante eppure tutti gli ambienti sono accoglienti, dinamici, ambasciatori di positività. Il collegamento diretto e costante con l’esterno, reso possibile dall’abbondante utilizzo del vetro, amplia visivamente gli spazi già notevoli e viene a crearsi una sorta di microcosmo perfettamente calato nel contesto cittadino e allo stesso tempo autonomo e indipendente, anche dal punto di vista stilistico. La sala riunioni, gli uffici, gli spogliatoi del personale, i bagni: tutto è stato realizzato con un’estrema attenzione per i dettagli che innalza ulteriormente il livello qualitativo dell’intervento.

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