Materassi, come scegliere quello giusto

- 12 marzo 2018

Materasso e benessere

Materasso. Questo sconosciuto. In fin dei conti si tratta di un’enorme cuscino sul quale dormire. Tutti sanno cos’è. Sin dalla preistoria, probabilmente dal neolitico, l’uomo ha cercato di crearsi giacigli confortevoli. Dapprincipio con foglie secche, pelli di animali, baccelli di pisello, paglia, piume e ancora cotone, lana, fibra di cocco o crine. Gli Egizi, ad esempio, riposavano su rami di palma. Nell’antica Roma si cucivano fieno, lana o piume di uccelli all’interno di sacchi di stoffa. Ai tempi delle crociate gli europei fecero propria l’usanza orientale di utilizzare cuscini poggiati sul terreno. Dalla lingua araba, in particolare dal termine matrah, ha quindi origine la parola materasso. Nel 1824 fu inventato il materasso ad aria, poi a molle e successivamente ad acqua per passare al lattice di gomma, al poliuretano e al memory foam. Basta un breve excursus tra passato presente e futuro per rendersi conto dell’interesse nei confronti di questo oggetto e, soprattutto, dell’estrema importanza attribuita al riposo, o meglio al buon riposo.

Non sorprende quindi che sia stata persino istituita la Giornata Mondiale del Sonno. Il prossimo 16 marzo 2018, ovvero il venerdì che precede l’equinozio di primavera, ricorre il World Sleep Day quest’anno alla sua undicesima edizione. Nato nel 2008 per volontà della World Association of Sleep Medicine per sensibilizzare i più sul rispetto dei ritmi circadiani e sull’influenza che il sonno ha nella vita quotidiana, celebrandolo come la prima “medicina” in assoluto. Dormire bene, infatti, migliora indiscutibilmente la qualità della vita psichica e fisica influendo su umore, memoria, concentrazione, crescita, apparato cardiocircolatorio, sistema immunitario, metabolismo: funzionalità fondamentali per l’organismo in generale. A questa filosofia rispondono appieno i materassi Doimo Armonie del Sonno, realizzati con materie prime e processi produttivi in linea con altissimi standard di qualità il cui fine ultimo è il benessere e la rigenerazione del corpo che avviene durante il riposo. Perché un materasso che si rispetti, abbinato a semplici regole come coricarsi alla medesima ora, arieggiare il locale, eliminare luci e rumori, mangiare leggero e, magari, concedersi un bel bagno caldo, può davvero fare molto. Non serve andare lontano per ricaricarsi, basta staccare la spina e andare a dormire!

Materasso: come scegliere

Come fare a scegliere il materasso giusto? Considerato l'investimento a lungo termine, una riflessione ponderata è più che opportuna. Prima ancora di leggere la scheda tecnica del prodotto, meglio porsi qualche domanda. Da quanto tempo lo abbiamo? Sono passati più di 10 anni? Se la risposta fosse positiva, allora sarebbe proprio ora di sostituirlo. Il corpo cambia con il passare degli anni e così le sue esigenze. Inoltre il materasso è, chi più chi meno, ricettacolo di acari, germi, funghi e polveri che creano problemi alla salute. E ancora. La mattina avvertiamo mal di schiena per 15-30 minuti dal risveglio? Significa che il materasso sul quale dormiamo non è adatto alle nostre esigenze. Come fare? Gli esperti consigliano di provarlo di persona! Sedersi non è sufficiente. Occorre sdraiarsi almeno 10-15 assumendo la posizione abituale nel sonno per osservarne effetti e conseguenze. Un breve test che consente di valutare con più accuratezza un articolo che resterà in casa per almeno un decennio. Nel giudizio finale, in ogni caso, concorrono molteplici fattori, la cui combinazione assolutamente personalizzata crea la soluzione ideale per ciascuno. Analizziamo nel dettaglio quali sono i requisiti per un materasso “come si deve”.

Innanzitutto l’ergonomia e il comfort. Il corpo va sostenuto correttamente: la spina dorsale non deve essere sollecitata, ma mantenere la sua naturale postura allineandosi con le altre parti del corpo, come spalle, testa e piedi. Una rigidità media è sufficiente ad assicurare il giusto sostegno. Chiaramente differenti livelli di rigidità rispondono a diverse richieste: ad anziani e bambini, ad esempio, è consigliabile una versione morbida. La stessa cosa è suggerita a chi dorme sul fianco, mentre chi dorme supino dovrebbe preferire una rigidità maggiore. Un piccolo trucco? Se c’è spazio per far scorrere la mano tra zona lombare e materasso, è troppo duro. La portanza differenziata a 3, 5, 7 o più zone, garantisce il sostegno ottimale per ogni parte del corpo. Anche la struttura del letto e la rete sono caratteristiche da tenere in conto. Se si tratta di letto contenitore ove il ricircolo d’aria è minore e più facile la formazione di muffe, è preferibile evitare il materasso in lattice. Rivestimento e capacità termica assicurano la perfetta traspirabilità, assorbendo l’umidità e distribuendo il calore corporeo. Come Tammy, la sua combinazione di 4 componenti - Microclima System, Dynamic Memory Foam, Waterform a cellule aperte, Polyfoam - regola autonomamente la temperatura per un prodotto igienico e durevole. Vi sono poi varietà con proprietà anallergiche, antibatteriche, anti acaro che ostacolano la proliferazione dei germi. Un ultimo aspetto è il tipo di riposo: per un sonno agitato è preferibile il lattice che consente maggior liberta di movimento, per un sonno più calmo è più indicato invece il memory foam. Ma ricordate. Non c’è materasso che tenga se non si sta comodi e non si dorme abbastanza!

Materassi a molle

Il materasso per eccellenza e più comunemente diffuso è quello a molle. Ma non è certo il più banale. Non siamo in presenza di semplici telai provvisti di molle, ma di prodotti più complessi e articolati che si adattano a ogni esigenza offrendo un sostegno studiato in ogni minimo dettaglio. Ideali per chi è in sovrappeso o soffre di lombalgia, sono in realtà comodi per chiunque, consentendo una buona distribuzione del peso ed evitando accumuli di pressione. Hanno inoltre elevata traspirabilità: l’aria circola liberamente prevenendo la formazione di muffe o il diffondersi di germi e batteri. Perfetto quindi per chi non tollera la sensazione di calore, ad esempio, del materasso in lattice o l’effetto affossamento del materasso in memory foam. Da segnalare che non vi è esatta corrispondenza tra il numero di molle e la prestazione in sé. La variabile assoluta è la qualità dei materiali.

Nel sistema di molleggio tradizionale, le molle utilizzate sono le cosiddette Bonnel, con forma a clessidra, disposte in file parallele collegate da un cavo a spirale. Il risultato è un appoggio con affondo progressivo e una maggiore resistenza: tendono a cedere solo con l’andare del tempo, riuscendo a garantire, grazie all’intelaiatura compatta e robusta, una durata di circa 15/20 anni. Le molle LFK, a forma cilindrica, più leggere e con diametro inferiore, danno un sostegno più morbido e diversificato ma, in cambio della maggiore adattabilità, hanno minor resistenza e durata. In entrambi i casi le molle devono essere almeno 700. Infine le molle indipendenti, insacchettate a una ad una, ovvero avvolte singolarmente nel tessuto, si adeguano facilmente alle differenti richieste del corpo offrendo risposte personalizzate alle sollecitazioni. L’autonomia di movimento si riflette perciò in un limitato disturbo reciproco del sonno. Esistono anche sistemi ibridi che coniugano molle insacchettate e struttura a file di molle parallele. Imbottitura e rivestimento sono di primaria importanza. Alle molle sono abbinati lana, seta, crine di cavallo, lino o anche memory, lattice, polipropilene o fibra anallergica. Mentre il rivestimento è preferibile sia naturale e sfoderabile, per assorbire l’umidità in eccesso e per una totale lavabilità. Magniflex Sonno memo spring a molle insacchettate singolarmente, con box indeformabile di contenimento, è dotato di lastra in memory foam dello spessore di 2 cm, imbottitura in eliosoft e rivestimento in tessuto antibatterico: un concentrato di benessere e solidità.

Materassi in memory foam

Un altro particolare e innovativo tipo di materasso realizzato in schiuma è il memory foam. Frutto della ricerca tecnologica di questo settore, rappresenta oggi il top di gamma. Ma di cosa si tratta? Senza inoltrarsi in incomprensibili formule chimiche, si tratta di una molecola poliuretanica viscoelastica di sorgente sintetica, ma assolutamente sicura per l’uomo e rispettosa per l’ambiente perché priva di sostanze nocive. Brevettata nel 1938, si presenta con una struttura a cellule aperte o chiuse. Maggiore è l’apertura, maggiore è la circolazione d’aria al suo interno. Al di là degli aspetti chimico tecnici, ciò che conta è il prodotto altamente flessibile che fa della resilienza il proprio punto di forza. Resistente agli urti ed estremamente adattabile alle deformazioni, ha una notevole elasticità che lo riporta in breve tempo alla forma originaria. Il fattore base su cui fonda tutto questo non è il peso, ma il calore. Il memory foam accoglie il corpo sostenendolo efficacemente, avvolgendolo morbidamente e distribuendo il carico e la pressione sull’intera superficie. Il che lo rende senz’ombra di dubbio un materasso ortopedico a tutti gli effetti. Isolando i movimenti fa si che le sollecitazioni che si manifestano da un lato non siano percepite dall’altro, ma vengano attutite fino a divenire impercettibili. Un gran sollievo se il partner ha sonni “agitati”. Ha inoltre proprietà termosensibili: ritiene il calore corporeo per poi rilasciarlo gradualmente durante la notte. È perciò apprezzato anche da chi mal sopporta il freddo. Anti acaro, antibatterico e traspirante, l’aria fuoriesce liberamente garantendo un buon riposo. Per ovviare all’estrema morbidezza, al memory foam, il cui spessore minimo è 5 cm, sono aggiunti altri strati di poliuretano o altre molecole a diversa densità, per ottenere una maggiore rigidità. Uno fra tutti è Emma Memory, materasso traspirante e autoregolante con affondamento progressivo localizzato e con un unico grado di rigidità, perfetto per ogni corpo.

Negli ultimi anni si è assistito sempre più alla combinazione di diversi materiali per ottenere il meglio da ciascuno. Nell’abbinamento, infatti, gli uni sopperiscono le mancanze degli altri, ottimizzandone le qualità. Così, ad esempio, materassi con un’anima in lattice e una lastra superficiale in memory; oppure con struttura a molle ed inserti in lattice,… Tecnologie integrate al servizio del buon riposo per raggiungere livelli di comfort mai raggiunti prima.

Materassi ad acqua

La materia prima del materasso ad acqua è appunto l’acqua. Di per sé stessa ecologica e naturale. Dimentichiamo le versioni classiche con effetto galleggiamento. Si tratta di prodotti tecnologici e innovativi dalle caratteristiche specifiche. Innanzitutto sono oltremodo igienici e resistenti agli acari. Il rivestimento esterno si può rimuovere consentendo il passaggio in lavatrice e anche il suo interno è lavabile con panno e spray detergente. Una pulizia accurata anche dell’acqua contenuta, che non va mai sostituita, ma igienizzata una volta l'anno aggiungendo apposito liquido disinfettante. E non si consuma mai, il che garantisce una durata nel tempo e un comfort immutabile. Inoltre, non assorbendo l’umidità corporea, fa si che acari e batteri non si depositino. E chi nutre qualche dubbio sulla resistenza, è presto smentito. La vasca di sicurezza è costruita in modo tale che l’acqua può fuoriuscire solo in presenza di un taglio profondo. Anche in questo caso riparare il danno è facile e tempestivo.

Due aspetti che giocano a favore sono il controllo della temperatura e l’adattabilità al corpo. L’acqua ha proprietà termoregolatrici, ciò significa che il materasso sarà fresco d’estate e caldo d’inverno, senza necessità di capovolgerlo. Inoltre spesso la temperatura è regolabile tramite un termostato impostato a piacere da 25° a 35°, regalando piacevoli sensazioni di benessere e rilassando l’intera muscolatura. Togliendo o aggiungendo acqua è inoltre possibile regolare la rigidità del materasso, che comunque offre un sostegno ottimale. L’ergonomia dovuta alla distribuzione uniforme della pressione, fa si che sia la soluzione più idonea anche a lunghe degenze. Il peso del corpo è bilanciato e in sostanza annullato, facilitando così un riposo profondo e ristoratore. Una sottospecie è il materasso ad acqua è l’acquagel® come Bio duetto new di Facondini: lastra interna in schiumatura ad acqua composta da 2 strati caratterizzati da 7 zone a portanza differenziata per un sostegno medio – rigido o morbido a seconda del lato scelto. Un prodotto naturalmente straordinario che supera la prova anche dei sonni più esigenti.