La taverna in casa è un piccolo lusso e un grande piacere. Un ambiente che di solito si trova nel piano interrato e seminterrato, raggiungibile tramite una scala interna. Progettare una taverna significa innanzi tutto verificare la reale sussistenza delle condizioni di agibilità; devono cioè essere soddisfatti tutti i requisiti edilizio e igienico-sanitari fra cui l’esistenza dell’altezza minima interna utile, la presenza di un vespaio aerato di altezza minima indicata dal regolamento comunale con intercapedine, la protezione dei muri dalla risalita dell'umidità dal terreno. E’ inoltre necessario rispettare i rapporti aero-illuminati ovvero i rapporti tra la superficie del locale e quella delle finestre). La taverna deve essere dotata dell’impianto idrico, elettrico, del gas e di riscaldamento. A questo punto si definisce il progetto, valutando con attenzione la struttura del locale e anche la collocazione delle finestre e della scala; si scelgono i materiali, i colori, le finiture e gli elementi d’arredo. La taverna è un luogo di ritrovo, il luogo in cui si riunisce la famiglia e si invitano gli amici per trascorrere momenti di convivialità, dunque l’arredamento deve essere all’insegna del comfort e della funzionalità. Lo stile generalmente è rustico, anche se da qualche tempo a questa parte il mercato propone soluzioni moderne di grande fascino. Come Molène di Maisons du Monde, mobile bar bianco in legno patinato e anticato con 16 scomparti per le bottiglie e 4 cassetti. Caratterizzato da tonalità di blu e bianco, ha un’impronta retrò ed è lavorato con uno spirito “recupero”: ottimo compromesso fra tradizione e design. Della stessa collezione fanno parte anche il bancone, la colonna e lo sgabello.
Come arredare una tavernetta? La creatività è sempre la benvenuta, naturalmente; tuttavia ci sono degli elementi che non possono mancare. A cominciare dai mobili portabottiglie. Perché la taverna è anche il posto in cui i padroni di casa custodiscono orgogliosamente i loro vini migliori, da gustare e sorseggiare in compagnia e nei giorni speciali. Le soluzioni più classiche, quelle rettangolari a tutta parete o mezza parete, dotate di scomparti per riporre – appunto – le bottiglie, sono affiancati dai mobili bar come quello che vi abbiamo mostrato nel paragrafo precedente e anche da pezzi di design caratterizzati da grande personalità e forme originali. Pezzi che si fanno notare e contribuiscono a personalizzare l’ambiente. Ricca e interessante, a tal proposito, è la proposta di Esigo, azienda specializzate proprio in questo settore e completamente dedita al mondo del vino. Esigo realizza portabottiglie di vario tipo, di diverse dimensioni e nei più svariati materiali: legno, acciaio, alluminio, cartone, plexiglass. In foto ecco Esigo 3 Classic, espositore in legno massello. Bello e “tecnico”: il sistema brevettato di inclinazione delle bottiglie permette la conservazione ottimale del vino. Il pianetto superiore, inoltre, funge da pratica superficie per la degustazione.
Nell’arredare la taverna non è necessario tenere conto del resto della casa. Dal punto di vista stilistico c’è massima libertà anche se, come dicevamo, in genere quest’ambiente ha un’immagine rustica. Il che si traduce in colori caldi e nell’uso di materiali come il legno, il mattone, la pietra, il marmo. Il rivestimento più diffuso è il marmo, ma anche le maioliche sono piuttosto gettonate. Nelle taverne più grandi trova posto una vera e propria cucina componibile; più di frequente c’è spazio per un monoblocco di dimensioni contenute. Ma tutto sommato un piano cottura, un forno, un lavello e un piano da lavoro risultano più che sufficienti. Purché siano in legno. Lo stesso vale per gli altri mobili e soprattutto per il tavolo. Che deve essere solido, per certi versi grezzo, preferibilmente allungabile e sempre pronto ad accogliere almeno 8 persone. Il tavolo che vedete nella foto è prodotto da Scandola e pensato proprio per la taverna. Si estende ed è disponibile in diverse dimensioni: 190-290X95, 190-340X95, 190-390X95 cm. Da notare le basi ampie, quasi imponenti e la lavorazione finalizzata a valorizzare le naturali venature del legno.
Arredare la taverna in stile moderno: non è ancora la scelta più diffusa, ma bisogna dire che sta crescendo il numero di persone che decide di percorrere tale strada. Il nostro consiglio è quello di non esagerare, ovvero di fare comunque in modo che quest’ambiente non perda le sue peculiarità diventando una stanza completamente diversa rispetto alla concezione originaria. Alcuni pezzi di design sono perfetti, altri forse risulterebbero non molto adatti. In medio stat virtus, ancora una volta. E idee molto valide arrivano da Riflessi: l’assortimento di credenze e madie comprende elementi che possono davvero rivelarsi validi per una taverna moderna, perché conservano un’anima sotto certi aspetti tradizionale. Come la credenza P12 della nota collezione Picasso, 4 ante in rovere e zoccolo brunito. Finiture di base: coke, bianco, wengè. Finiture speciali: laccato bianco opaco; rovere tinto grigio, tabacco, ciliegio, cenere, naturale; laccato bianco lucido; rovere coke, noce canaletto; foglia oro, argento o rame.