Redazione - 23 febbraio 201523 febbraio 2015
Come eliminare il calcare in generale o più specificatamente da elettrodomestici come lavastoviglie e lavatrice? Ve lo spieghiamo qui di seguito: bastano semplici accorgimenti.
Redazione - 23 febbraio 201523 febbraio 2015
Chi predilige metodi naturali per combattere il calcare può contare su alcuni imbattibili alleati: limone e acido citrico, aceto, bicarbonato, pomodoro. Ecologici ed economici, i limoni sono una valida alternativa ai prodotti chimici contro il calcare e si possono utilizzare per rimuovere le incrostazioni da casalinghi e utensili di cucina senza il rischio di residui tossici. Anche il limone acido citrico, acquistabile in farmacia e il bicarbonato consentono di ottenere ottimi risultati. Utilizzando dieci gradi di acido citrico disciolti in 1 litro d’ acqua, si ottiene una valida alternativa naturale al brillantante per lavastoviglie. Invece una soluzione di acqua calda e succo di limone è indicata per rimuovere le incrostazioni di calcare dalle superfici del bagno e della cucina. Lavelli e sanitari possono tornare all’originale lucentezza anche sfruttando l’azione combinata di limone e bicarbonato: è sufficiente strofinare mezzo limone sulle superfici incrostate, lasciare riposare un quarto d’ora e pulire con una spugna su cui è stato versato un po’ di bicarbonato in polvere, risciacquare abbondantemente e asciugare accuratamente. Per eliminare le incrostazioni più resistenti dai piani di lavoro si può utilizzare il pomodoro tagliato a pezzi: le sostanze contenute nella sua polpa vantano una comprovata capacità solvente verso il calcare.
Nelle lavastoviglie, una delle ragioni principali per cui s’interrompe la resistenza, la quale è il componente che scalda l’acqua, è la formazione di calcare attorno ad essa. In effetti il calcare tende a depositarsi soprattutto dove maggiore è il calore e la resistenza, di conseguenza è la parte più esposta. Dopo che il calcare si è depositato sulla resistenza, funge da isolante e all’acqua occorre più tempo per riscaldarsi. Ma come rallentare la formazione di calcare? Dimenticarsi di mettere il sale nel decalcificatore è uno gli errori più frequenti nella manutenzione della lavastoviglie: mancando il sale il processo di decalcificazione dell’acqua non funziona e la formazione di calcare è superiore. Altro frequente errore è usare pastiglie tre in uno o similari, che hanno già il sale al loro interno e pensare che essendoci già il sale non ci sia bisogno di aggiungerne nel decalcificatore. Occorre invece aggiungerlo: le pastiglie con il sale possono addirittura rovinare il processo di decalcificazione che la lavastoviglie compie da se. Infine sostituire il classico “curalavastoviglie” inquinante con alternative più economiche e a basso impatto ambientale: si consiglia ad esempio di usare l’acido citrico che ha un buon effetto brillantante, oltre che essere un ottimo anticalcare e disincrostante, come pure aceto di vino o di mele, che sgrassa e aiuta ad eliminare il calcare.
Un toccasana contro il calcare è nella lavatrice è rappresentato dall’aceto, il quale oltre ad avere un’azione disinfettante ha il potere di scioglierlo. Lo si può usare una volta al mese, mettendo 250 ml nell’oblò e fare un lavaggio a vuoto. Ma l’aceto può anche essere utilizzato al posto dell’ammorbidente per prevenire l’infeltrimento dei maglioni: ne bastano 100 ml a ogni lavaggio nella vaschetta specifica, oppure come anti macchia sui vestiti prima del lavaggio. Oltre che per eliminare il calcare, l’aceto è molto indicato anche per pulire le vaschette e le gomme dell’apertura dell’oblò, in caso si siano già sviluppate delle muffe: con una miscela di acqua e aceto oltretutto, gli odori cattivi scompariranno. In foto: cestello di lavatrice Bosch