- 23 giugno 2015

Concetto di residenza anagrafica

Ognuno di noi ha una residenza anagrafica. Con questo termine si suole indicare il luogo in cui un individuo ha stabilito la sua abitazione, dove, cioè vive in maniera abituale (e non transitoria). Per questo motivo il luogo in cui si risiede abitualmente è di fondamentale importanza, al punto che è disciplinato da appositi articoli del Codice Civile, ovvero i numeri 43, 44, 46, dalla Legge 24/12/1954 n° 1228, dal Decreto del Presidente della Repubblica 30/05/1989 n°233 e dal Decreto Legge 09/12/2012 n°5. In tutti questi articoli si disciplina quello che rappresenta un concetto importantissimo, che ci accompagna sin dal momento in cui veniamo al mondo. La scelta del luogo in cui vivere è libera per tutti. Ognuno di noi, una volta maggiorenne, è in grado di decidere dove stabilire la propria abitazione e cambiare residenza. Tale affermazione, però, non è valida per alcune categorie di persone, quali ad esempio militari e coloro che sono legalmente dichiarati come "incapaci". Il luogo in cui si vive, una volta scelto, non è fisso, ma può essere trasferito nel momento in cui si cambia abitazione, in maniera abbastanza semplice ed immediata.

Come cambiare residenza

Sono in molti coloro che, all'atto pratico, si chiedono come cambiare residenza. È importante sapere che non è per niente un'operazione complicata. Tale operazione è fattibile sia dai cittadini già residenti in un Comune italiano, sia da quelli provenienti dall'estero. Il cambio di abitazione deve essere richiesto entro 20 giorni dal trasferimento, recandosi presso l'Ufficio Anagrafe del Comune interessato e presentando apposita dichiarazione. Dopo tale dichiarazione, nella quale si certificano anche eventuali mezzi mobili di cui si è in possesso, entro due giorni lavorativi avvengono tutte le trascrizioni. Nei 45 giorni successivi, un ufficiale dell'Anagrafe si recherà presso l'abitazione per verificare il cosiddetto requisito di abitabilità. In caso di qualsiasi tipologia di irregolarità avverrà la segnalazione agli organi di Pubblica Sicurezza. Effettuare un cambio di abitazione anagrafica è un'operazione che non ha alcun costo. Viene, quindi, effettuata in maniera del tutto gratuita.

Gli effetti della residenza anagrafica

Gli effetti dell'abitazione anagrafica sono svariati e sono di fondamentale importanza, proprio perché la residenza stessa è disciplinata legalmente in ogni suo aspetto. Una volta, infatti, stabilita in maniera fissa la propria dimora, si acquistano in maniera automatica alcuni diritti. Ad determina il luogo in cui avverrà in futuro un eventuale matrimonio e il Comune all'interno del quale avverranno le pubblicazioni di matrimonio, obbligatorie per legge. Anche nel caso in cui. Importantissima risulta essere l'abitazione anagrafica di un individuo per quanto riguarda gli Organi Giudiziali e tutti gli atti da essi provenienti. Si determina, infatti, con assoluta certezza a quale indirizzo notificare tutti gli atti giudiziari eventualmente a carico di quel determinato soggetto. Se vi siete trasferiti ricordatevi di cambiare residenza, tale omissione è reato.

Il certificato di residenza

Se si decide di cambiare residenza è obbligatorio fare un certificato, un documento ufficiale attraverso il quale si certifica il luogo in cui si vive. Tale procedura può essere effettuata presso l'Ufficio Anagrafe del Comune in cui si ha scelto di vivere. Questa tipologia di certificato può indicare anche quelle che sono state le abitazioni precedenti, andando a rappresentare il cosiddetto certificato storico. Può essere richiesto anche nei Comuni dove non si risiede più, ma all'interno dei quali si è vissuto in passato. All'interno del certificato, inoltre, sono contenute diverse informazioni sulla persona che lo richiede ed è contraddistinto dalla firma dell'incaricato che lo consegna con annesso timbro dell'ufficio comunale. Tale atto può essere utilizzato per tutti i fini consentiti dalla legge ed è a rilascio immediato, ovvero contestuale al momento della richiesta.

Sfoglia i cataloghi: